Servizi sociali
Questione disabili: interviene il consigliere Ruggiero Mennea
Dopo l’inchiesta di Barlettalife il risveglio del mondo politico. La Asl BT ancora non si pronuncia
Barletta - martedì 2 agosto 2011
A più riprese la redazione di Barlettalife si è occupata del caso dei 60 pazienti barlettani rimasti repentinamente senza assistenza fisioterapica domiciliare. Abbiamo per primi pubblicato la loro lettera di denuncia, piena di rabbia e amarezza, abbiamo raccolto le loro testimonianze dirette attraverso diverse interviste e finalmente sembra esserci un minimo di attenzione per lo meno da parte del mondo politico. Ad intervenire è il consigliere regionale Ruggiero Mennea attraverso un comunicato stampa nel quale chiede espressamente alla Asl BT spiegazioni sullo stato dei fatti.
"Una sessantina di famiglie di pazienti affetti da gravi malattie invalidanti lamentano l'interruzione del servizio domiciliare di fisioterapia, finora assicurato da un centro di Cerignola in convenzione con la Asl Bt. Da quasi un mese queste persone sono senza assistenza, con gravi ripercussioni sul loro stato di salute. In tanti sono dovuti ricorrere a interventi privati, con pesanti ricadute sul bilancio familiare. Chiedo ufficialmente alla Asl BT di sapere cosa sta accadendo e le ragioni per cui il centro di Cerignola ha interrotto le sue prestazioni".
"Vorrei", continua Mennea "che la direzione generale della Asl fornisse una spiegazione su quanto accaduto, ma ancor prima che in qualche modo ripristinasse il servizio di fisioterapia ai 60 pazienti in questione. Quando ci sono di mezzo i deboli, a prescindere da chi abbia ragione, bisogna mettere in campo ogni sforzo utile ad assicurare quei servizi minimi in grado di garantire loro una sufficiente qualità della vita. Non si può tollerare che le famiglie restino sole ad affrontare problemi che molte volte non sono superabili. Per questo faccio appello alla sensibilità del direttore generale della Asl BT Giovanni Gorgoni, affinché verifichi personalmente quanto accaduto e ripristini rapidamente il servizio a favore dei disabili barlettani".
Un semplice intervento, seppur rilevante vista la personalità politica, di sicuro non risolve l'intera situazione, che ormai si protrae da più di un mese nel totale silenzio e disinteressamento. Nel frattempo attraverso il suo ufficio stampa il direttore sanitario ha reso noto il suo interessamento al caso e il suo impegno. Nell'attesa di decisioni concrete la redazione continuerà a puntare i riflettori su una questione che non può essere oscurata dall'indifferenza.
"Una sessantina di famiglie di pazienti affetti da gravi malattie invalidanti lamentano l'interruzione del servizio domiciliare di fisioterapia, finora assicurato da un centro di Cerignola in convenzione con la Asl Bt. Da quasi un mese queste persone sono senza assistenza, con gravi ripercussioni sul loro stato di salute. In tanti sono dovuti ricorrere a interventi privati, con pesanti ricadute sul bilancio familiare. Chiedo ufficialmente alla Asl BT di sapere cosa sta accadendo e le ragioni per cui il centro di Cerignola ha interrotto le sue prestazioni".
"Vorrei", continua Mennea "che la direzione generale della Asl fornisse una spiegazione su quanto accaduto, ma ancor prima che in qualche modo ripristinasse il servizio di fisioterapia ai 60 pazienti in questione. Quando ci sono di mezzo i deboli, a prescindere da chi abbia ragione, bisogna mettere in campo ogni sforzo utile ad assicurare quei servizi minimi in grado di garantire loro una sufficiente qualità della vita. Non si può tollerare che le famiglie restino sole ad affrontare problemi che molte volte non sono superabili. Per questo faccio appello alla sensibilità del direttore generale della Asl BT Giovanni Gorgoni, affinché verifichi personalmente quanto accaduto e ripristini rapidamente il servizio a favore dei disabili barlettani".
Un semplice intervento, seppur rilevante vista la personalità politica, di sicuro non risolve l'intera situazione, che ormai si protrae da più di un mese nel totale silenzio e disinteressamento. Nel frattempo attraverso il suo ufficio stampa il direttore sanitario ha reso noto il suo interessamento al caso e il suo impegno. Nell'attesa di decisioni concrete la redazione continuerà a puntare i riflettori su una questione che non può essere oscurata dall'indifferenza.