"Quel giorno che ho detto no", da Barletta al premio internazionale di poesia di Tropea
Savino Sarno si è piazzato al secondo posto del concorso
La sua lirica "QUEL GIORNO CHE HO DETTO NO!" ha ricevuto dalla commissione esaminatrice la seguente motivazione: "Un inno alla vita ed all'amore. Il coraggio di sentirsi uomini capaci di amare. Il rifiuto della violenza che porta sorriso, colore e speranza." Il poeta racconta che l'intento della sua scrittura è stato quello di sensibilizzare le coscienze dei lettori sulle scelte primarie di vita che portano l'uomo alla pace e a vivere in pace.
Solo se si è in pace con se stessi si può promuovere la pace in tutte le sue forme. "Quel giorno che ho detto no!" nasce da una forte convinzione personale spiegata nel testo. Questa lirica è stata scritta nel dicembre 2021 in un momento di riflessione e considerazione tra i rapporti umani che a causa della superbia e ambizione dell'uomo non si fa scrupoli nel privare altri esseri umani pensanti e con un cuore pulsante della dignità e della libertà. "Mi rendo conto di quanto oggi più che mai siano attuali e vere le parole di questo racconto", spiega Savino.
"QUEL GIORNO CHE HO DETTO NO!"
Chiedono di prepararmi per andare in pace
mi chiedono di farlo abbracciando un fucile.
Mi punta lo sguardo, dovrei imparare la pace, dovrei imparare ad amare.
Un rumore assordante, solo paura, solo buio niente luce.
Com'è possibile che un pezzo di ferro possa farmi vivere in pace?
Ferro che pone fine alla vita.
Ferro che spegne i sorrisi.
Ferro che rende orfani.
Ferro che acceca gli orizzonti.
Ferro che brucia e neutralizza i colori.
Niente più verde,
niente più azzurro nel cielo,
niente più giallo nel sole,
solo il niente che annulla il niente.
Mi hanno chiesto di prepararmi alla pace
ho deciso di non abbracciare quel fucile
ho deciso di abbracciare un essere umano per fargli sentire il mio calore.
Dico no alla paura,
dico sì alla vita
al sorriso che ogni giorno colora il viso di chi spera.
La pace si ottiene stando in pace.
Donare amore per ricevere esplosioni di gioia, bagliori di vita e pioggia di stelle.
di Savino Sarno