Cronaca
Quattro pluripregiudicati arrestati a Barletta
Armi clandestine e arnesi per scasso, scoperti della Polizia. I malviventi subito portati in carcere a Trani
Barletta - mercoledì 14 settembre 2011
11.54
Nel pomeriggio di ieri a Barletta, il personale del Reparto Prevenzione Crimine di Bari, ha tratto in arresto quattro pluripregiudicati di cui due originari di Melfi, Blasucci Vincenzo, di anni 27 e Monticelli Daniele Rosario di anni 24, e due originari di Canosa di Puglia, ovvero Moscaritolo Massimo Sabino e Caccavo Lorenzo, entrambi trentanovenni, resisi responsabili in concorso tra loro dei reati di detenzione illegale e porto abusivo di arma clandestina, munita di relativo munizionamento e possesso ingiustificato di arnesi atti allo scasso. I poliziotti impegnati in straordinari servizi anticrimine sopratutto atti a contrastare il fenomeno delle rapine a danno di esercizi commerciali, hanno intercettato in via Vecchia Minervino, all'altezza del noto locale di Bowling e nelle vicinanze di numerosi negozi, un'Alfa Romeo 147 con a bordo quattro persone, che viaggiava verso il centro di Barletta. Gli agenti hanno subito fermato il veicolo e proceduto al controllo degli occupanti, ingiungendo ai quattro di scendere dall'auto. Uno di questi, risultato poi essere Caccavo Lorenzo, seduto sul sedile posteriore lato conducente, prima di scendere, con un movimento veloce della mano si disfaceva di un oggetto, rivelatosi precisamente uno spadino della lunghezza di 7 cm, solitamente utilizzato per forzare i congegni di chiusura delle autovetture. Gli operanti procedevano ai controlli di rito nei confronti degli occupanti dell'Alfa ed appuravano trattarsi di quattro pluripregiudicati.
I fermati sono stati subito sottoposti a perquisizione personale che veniva estesa altresì alla suddetta Alfa Romeo 147, con esito positivo. Infatti, all'interno dell'abitacolo e precisamente sotto il volante, a portata di mano sia del conducente, sia del passeggero anteriore, venivano rinvenute due pistole semi-automatiche di cui una di marca Beretta Mod. 70 calibro 7.65, avente matricola abrasa, completa di un caricatore rifornito con nr. 6 cartucce dello stesso calibro ed una scacciacani semi-automatica, priva di tappo rosso, con canna modificata e parzialmente occlusa, completa di caricatore privo di cartucce. Nel frattempo una pattuglia del Commissariato di Polizia di Stato di Barletta si univa ai colleghi. Sotto il sedile posteriore destro si rinveniva una busta di cellophane di colore celeste, avente fessure strappate in corrispondenza di occhi e bocca, come se la medesima potesse essere utilizzata per occultare parzialmente il viso. Inoltre, nel portabagagli dell'auto, si rinvenivano due passamontagna di colore nero. I quattro sono stati accompagnati in Commissariato e dopo l'espletamento delle formalità di rito portati al carcere di Trani. Giova precisare che al Caccavo Lorenzo, oltre ad i reati in concorso sopra descritti, venivano contestati anche i reati di false attestazioni sulla propria identità, nonché inosservanza delle prescrizioni relative alla misura dell'affidamento ai Servizi Sociali a cui in atto è sottoposto.
I fermati sono stati subito sottoposti a perquisizione personale che veniva estesa altresì alla suddetta Alfa Romeo 147, con esito positivo. Infatti, all'interno dell'abitacolo e precisamente sotto il volante, a portata di mano sia del conducente, sia del passeggero anteriore, venivano rinvenute due pistole semi-automatiche di cui una di marca Beretta Mod. 70 calibro 7.65, avente matricola abrasa, completa di un caricatore rifornito con nr. 6 cartucce dello stesso calibro ed una scacciacani semi-automatica, priva di tappo rosso, con canna modificata e parzialmente occlusa, completa di caricatore privo di cartucce. Nel frattempo una pattuglia del Commissariato di Polizia di Stato di Barletta si univa ai colleghi. Sotto il sedile posteriore destro si rinveniva una busta di cellophane di colore celeste, avente fessure strappate in corrispondenza di occhi e bocca, come se la medesima potesse essere utilizzata per occultare parzialmente il viso. Inoltre, nel portabagagli dell'auto, si rinvenivano due passamontagna di colore nero. I quattro sono stati accompagnati in Commissariato e dopo l'espletamento delle formalità di rito portati al carcere di Trani. Giova precisare che al Caccavo Lorenzo, oltre ad i reati in concorso sopra descritti, venivano contestati anche i reati di false attestazioni sulla propria identità, nonché inosservanza delle prescrizioni relative alla misura dell'affidamento ai Servizi Sociali a cui in atto è sottoposto.