Cronaca
Quasi 70kg di pesce sequestrati nel porto di Barletta
La merce adatta al consumo è stata donata alla Caritas
Barletta - domenica 2 luglio 2023
13.55 Comunicato Stampa
Personale della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Barletta, nell'ambito di una più ampia attività di vigilanza finalizzata al controllo della filiera e tracciabilità dei prodotti della pesca, nella giornata di ieri ha sequestrato 67,5 kg di prodotto ittico di varie specie.
È stato accertato che il prodotto ittico, rinvenuto a bordo di un veicolo non idoneo al trasporto di prodotti alimentari che sostava all'interno dell'area portuale di Barletta, veniva illecitamente detenuto e trasportato per la successiva distribuzione al dettaglio, configurando violazione amministrativa sanzionata con la pena pecuniaria pari alla somma di € 1.500, subito contesta al trasgressore, ed il sequestro del prodotto stesso.
È stata inoltre contestata al soggetto ulteriore sanzione amministrativa per l'accesso non autorizzato in area portuale.
Buona parte del prodotto sequestrato, dichiarato non idoneo al consumo umano per dubbia provenienza e poiché sottoposto a procedura di scongelamento irregolare, è stato avviato a distruzione mentre la rimanente parte di cui è stata verificata l'idoneità al consumo umano da parte del Servizio Veterinario, è stato devoluto in beneficienza ad Associazione benefica locale.
È stato accertato che il prodotto ittico, rinvenuto a bordo di un veicolo non idoneo al trasporto di prodotti alimentari che sostava all'interno dell'area portuale di Barletta, veniva illecitamente detenuto e trasportato per la successiva distribuzione al dettaglio, configurando violazione amministrativa sanzionata con la pena pecuniaria pari alla somma di € 1.500, subito contesta al trasgressore, ed il sequestro del prodotto stesso.
È stata inoltre contestata al soggetto ulteriore sanzione amministrativa per l'accesso non autorizzato in area portuale.
Buona parte del prodotto sequestrato, dichiarato non idoneo al consumo umano per dubbia provenienza e poiché sottoposto a procedura di scongelamento irregolare, è stato avviato a distruzione mentre la rimanente parte di cui è stata verificata l'idoneità al consumo umano da parte del Servizio Veterinario, è stato devoluto in beneficienza ad Associazione benefica locale.