
Attualità
Quando la sanità funziona, la bella storia di Giulia Barone
La 18enne barlettana combatte con una malattia genetica ed è stata operata al cuore al Policlinico di Bari. Da lei il ringraziamento ai medici
Barletta - mercoledì 23 luglio 2025
17.57
Una storia a lieto fine, una testimonianza di sanità che funziona. Giulia Barone è una neo-diciottenne barlettana che sta combattendo una malattia genetica al cuore, una situazione delicata e di non facile risoluzione. Qualche settimana fa, Giulia è stata operata al cuore al Policlinico di Bari dal professor Massimo Padalino che, che con il supporto della dottoressa Manuela Conte, si è assunto la responsabilità di affrontare una situazione delicatissima. L'operazione è perfettamente riuscita, Giulia sta bene e ci ha tenuto a ringraziare chi ha custodito con attenzione il suo giovane cuore.
Al prof. Massimo Padalino
Caro prof.,
non so nemmeno da dove iniziare, perché le parole spesso sembrano piccole
quando si cerca di esprimere una gratitudine così grande. Ma ci provo, col
CUORE in mano.
Lei non è stato solo un medico, lei è stato per me una guida, una forza
silenziosa ma costante, e, soprattutto la mano sicura che mi ha
accompagnata nel momento più fragile e delicato della mia vita. Mi ha
letteralmente curata, non solo nel corpo, ma nell'anima.
Ha riparato una parte di me-una valvola mitrale- , si, ma anche tutto quello
che intorno a quella valvola si era spezzato nel tempo: la paura, la
stanchezza, il senso di smarrimento e lo ha fatto con una professionalità
immensa, ma anche un'umanità rara, preziosa.
Dal primo momento dopo l'intervento ho sentito che qualcosa era cambiato,
finalmente stavo meglio, e non era solo il battito più regolare e il respiro più
profondo ma era come se finalmente potessi tornare a vivere davvero, come
donna, come ragazza, come me stessa.
E anche quando le cose non sono andate lisce, anche quando è successo
"altro", Lei non si è mai arreso, e grazie a questo nemmeno io l'ho fatto. La
sua presenza è stata una certezza in mezzo alla tempesta. Ogni parola, ogni
sguardo, ogni gesto pieno di attenzione e cura è stato un punto fermo a cui
aggrapparmi.
Lei ha fatto qualcosa che va oltre la medicina: mi ha restituito la vita e me l'ha
restituita in una forma che non credevo più possibile. Mi ha fatto rinascere.
Non è una frase fatta ma è quello che sento davvero.
GRAZIE
Alla Dottoressa Manuela Conte
Cara dottoressa
Le scrivo con il CUORE pieno di gratitudine e con la
consapevolezza che certe persone arrivano nella nostra vita per un
motivo ben preciso. Lei è una di quelle.
E si, lo ammetto con il sorriso, all'inizio mi stava un po' antipatica,
forse perché avevo paura, forse perché non volevo capire davvero
cosa mi stesse succedendo, o forse perché la verità, detta in faccia
con tanta chiarezza, a volte fa male. Ma poi ho capito.
Ho capito che dietro quel modo diretto, deciso, sicuro, c'era una
persona che si stava prendendo cura di me molto più di quanto io
riuscissi a vedere in quel momento. Ho capito che lei non si è mai
fermata a guardare solo il problema medico, ma ha visto me, una
ragazza con le sue paure, la sua fragilità, il suo bisogno di sentirsi
capita e protetta.
Mi ha spiegato tutto, passo dopo passo, anche quando io non
avevo voglia di ascoltare. Mi ha fatto sentire parte del mio percorso
di guarigione, senza mai farmi sentire sola o sbagliata.
GRAZIE
Al prof. Massimo Padalino
Caro prof.,
non so nemmeno da dove iniziare, perché le parole spesso sembrano piccole
quando si cerca di esprimere una gratitudine così grande. Ma ci provo, col
CUORE in mano.
Lei non è stato solo un medico, lei è stato per me una guida, una forza
silenziosa ma costante, e, soprattutto la mano sicura che mi ha
accompagnata nel momento più fragile e delicato della mia vita. Mi ha
letteralmente curata, non solo nel corpo, ma nell'anima.
Ha riparato una parte di me-una valvola mitrale- , si, ma anche tutto quello
che intorno a quella valvola si era spezzato nel tempo: la paura, la
stanchezza, il senso di smarrimento e lo ha fatto con una professionalità
immensa, ma anche un'umanità rara, preziosa.
Dal primo momento dopo l'intervento ho sentito che qualcosa era cambiato,
finalmente stavo meglio, e non era solo il battito più regolare e il respiro più
profondo ma era come se finalmente potessi tornare a vivere davvero, come
donna, come ragazza, come me stessa.
E anche quando le cose non sono andate lisce, anche quando è successo
"altro", Lei non si è mai arreso, e grazie a questo nemmeno io l'ho fatto. La
sua presenza è stata una certezza in mezzo alla tempesta. Ogni parola, ogni
sguardo, ogni gesto pieno di attenzione e cura è stato un punto fermo a cui
aggrapparmi.
Lei ha fatto qualcosa che va oltre la medicina: mi ha restituito la vita e me l'ha
restituita in una forma che non credevo più possibile. Mi ha fatto rinascere.
Non è una frase fatta ma è quello che sento davvero.
GRAZIE
Alla Dottoressa Manuela Conte
Cara dottoressa
Le scrivo con il CUORE pieno di gratitudine e con la
consapevolezza che certe persone arrivano nella nostra vita per un
motivo ben preciso. Lei è una di quelle.
E si, lo ammetto con il sorriso, all'inizio mi stava un po' antipatica,
forse perché avevo paura, forse perché non volevo capire davvero
cosa mi stesse succedendo, o forse perché la verità, detta in faccia
con tanta chiarezza, a volte fa male. Ma poi ho capito.
Ho capito che dietro quel modo diretto, deciso, sicuro, c'era una
persona che si stava prendendo cura di me molto più di quanto io
riuscissi a vedere in quel momento. Ho capito che lei non si è mai
fermata a guardare solo il problema medico, ma ha visto me, una
ragazza con le sue paure, la sua fragilità, il suo bisogno di sentirsi
capita e protetta.
Mi ha spiegato tutto, passo dopo passo, anche quando io non
avevo voglia di ascoltare. Mi ha fatto sentire parte del mio percorso
di guarigione, senza mai farmi sentire sola o sbagliata.
GRAZIE
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