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Politica

«Quando la buona educazione diventa un optional»

Intervento di Rosa Cascella sulla polemica Cannito-Mele. La provocazione di Facebook ha turbato molti animi

Anche Rosa Cascella, dell'area Modem del Pd, è intervenuta nella polemica scaturita sulle pagine multimediali di Facebook, fra il vicesindaco Cannito e Stella Mele. Così scrive la Cascella: «Venerdi 24 agosto 2012, Antonio Cannito scrive su Facebook: "Ho trascorso la giornata lavorando fianco a fianco con gli operatori della Barsa, a loro i più sentiti ringraziamenti. Questa giornata è stata dedicata alla pulizia delle vie del centro storico e parte della periferia, abbiamo risolto il problema dei cattivi odori di via Enrico Fermi. I lavori proseguiranno questa notte con la pulizia delle vasche dei giardini della stazione e ancora trattamenti di lavaggio cassonetti. Sto cercando in tutti i modi di elevare la mia città ad una delle più belle del meridione, purtroppo devo combattere contro chi pensa che Barletta debba essere una discarica a cielo aperto. A questi porci e maiali di concittadini che non amano la propria città l'invito è quello di andarsene da qui. Non abbiamo bisogno di gente balorda come voi. Animali!".

Sabato 25 agosto 2012, Antonio Cannito continua sul social network "..e se aggiungessimo l'inciviltà dei Barlettani? fatevi un giro per la litoranea di ponente! Barlettani balordi a cinque stelle!" E poi continua "Definire 'animali' quelle persone che non amano il proprio territorio é fin troppo gentile per quanto mi riguarda. lo dico da uomo di amministrazione e da cittadino!". Balordi, animali, porci, incivili, tutte definizioni che fanno rabbrividire.

Secondo la definizione del Vocabolario della Lingua Italiana Treccani, il "balordo" è uno "tardo di mente, tonto, melenso". Sempre secondo il vocabolario Treccani, "Animale, riferito all'uomo", indica "abbassamento del livello di vita, come epiteto offensivo". "Porco", è una "persona sudicia, ingorda, indolente, volgare, rozza…" e infine "Incivile", colui "che possiede un grado di civiltà, materiale e spirituale, molto basso, grossolano, screanzato, villano". Così vengono definiti i cittadini di Barletta. Un vice Sindaco, Assessore all'Ambiente che utilizza un linguaggio così sgradevole e di basso profilo che risultati pensa di ottenere nella sua tanto amata città? Può mai essere considerato un esempio positivo da seguire?

Caro Sig. Cannito, piuttosto che insultare i nostri cittadini ed esortarli ad abbandonare la nostra città, si faccia promotore di iniziative di sensibilizzazione in materia di salute pubblica ed educazione ambientale, indìca assemblee collettive in cui i cittadini di Barletta possano portare idee e proposte per migliorare non la gestione, ma la cura collettiva di ciò che, in quanto pubblico, è di tutti (e non di nessuno, come spesso avviene). Così potrà evitare che la democrazia, che è il primo ed essenziale bene collettivo, subisca deludenti declassamenti. Passando, poi, al contenuto del post, il risultato non cambia. Elevare la Sua città ad una delle più belle del meridione significa: - Pulire le vie del centro storico e parte della periferia? -Risolvere (che significa che i problemi non si presenteranno più) il problema dei cattivi odori di Via Enrico Fermi? – Lavare i cassonetti?? Tutto ciò, le sembra un atto così straordinario? A me, pare un atto di ordinaria amministrazione. Quasi scontato, direi! La Città è sporca, alcune zone è una discarica a cielo aperto. E' sotto gli occhi di tutti.

La Città sembra vivere, da tempo ormai, uno stato di degrado e di incuria: la scarsa pulizia della litoranea, di strade, giardini, la trascuratezza nella cura del verde pubblico, nessun intervento per il decoro. L'aria è irrespirabile in molte zone della città. I cattivi odori nelle zone di Via Trani e Via Foggia minano seriamente le condizioni igieniche dei quartieri sopra citati. La città dal punto di vista igienico e ambientale sembra essere completamente abbandonata a se stessa, e chi dovrebbe intervenire sembra non accorgersene. Il fiume Ofanto è diventato una cloaca a cielo aperto così come il canale Ciappetta-Camaggio. Il nostro depuratore di acque reflue è ancora sotto sequestro, dopo aver verificato che finivano in mare anche fanghi di depurazione e acque con concentrazioni elevate di azoto, fosforo e idrocarburi. Di tutto questo, il nostro mare paga il il conto più salato. Allontanando anche quei pochi turisti rimasti.

Basta con i proclami insulti e le parole al vento. Con l'assalto alla Bar.S.A. chi ha la responsabilità di questo delicato settore proponga con la massima urgenza un piano straordinario di interventi per rendere Barletta almeno sufficientemente vivibile. Solo cosi tutti potremmo trarne dei benefici».
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