Politica
Puglia ente virtuoso, inutile ingessarlo. Vendola ha ragione
Intervento del consigliere Ruggiero Mennea (PD). La Commissione Europea deve raggiungere un accordo
Puglia - venerdì 15 ottobre 2010
«Le regole del patto di stabilità vanno assolutamente riviste, bene ha fatto il presidente Vendola a chiamare a raccolta gli esponenti del Governo nazionale, i capigruppo della Regione e i presidenti di provincia». A sostenerlo è Ruggiero Mennea, consigliere regionale del Partito Democratico, barlettano.
«Su questo tema c'è bisogno di una battaglia che vada oltre i colori politici. Non è un giusto che un ente, tra l'altro virtuoso come la Regione Puglia, venga letteralmente ingessato dal punto di vista della spesa pubblica per una legge iniqua. E' necessario che il Governo italiano alzi la voce in sede comunitaria per ottenere una revisione dei vincoli contraddittori imposti dal patto di stabilità – continua Mennea –, altrimenti si rischia di bloccare il comparto economico e di penalizzare oltremodo la nostra piccola e media impresa, già vicina al collasso per i pagamenti che non vengono erogati dagli enti pubblici. Sotto questo punto di vista è auspicabile, inoltre, che venga approvata al più presto la direttiva europea contro i ritardi nei pagamenti da parte della pubblica amministrazione, che prevede un tempo massimo di sessanta giorni per le corresponsioni. La Commissione Europea ha raggiunto l'accordo con l'Europarlamento e con il Consiglio dei ministri Ue – conclude il consigliere regionale del Partito Democratico –. Nelle prossime sedute il consiglio della Comunità europea dovrebbe votare il provvedimento e successivamente i singoli Stati avrebbero due anni per recepirlo. Mi auguro che l'Italia sia in prima fila visto che siamo agli ultimi posti nella classifica della tempistica dei pagamenti delle pubbliche amministrazioni. Questo potrebbe essere già un primo passo per allentare il cappio del patto di stabilità».
«Su questo tema c'è bisogno di una battaglia che vada oltre i colori politici. Non è un giusto che un ente, tra l'altro virtuoso come la Regione Puglia, venga letteralmente ingessato dal punto di vista della spesa pubblica per una legge iniqua. E' necessario che il Governo italiano alzi la voce in sede comunitaria per ottenere una revisione dei vincoli contraddittori imposti dal patto di stabilità – continua Mennea –, altrimenti si rischia di bloccare il comparto economico e di penalizzare oltremodo la nostra piccola e media impresa, già vicina al collasso per i pagamenti che non vengono erogati dagli enti pubblici. Sotto questo punto di vista è auspicabile, inoltre, che venga approvata al più presto la direttiva europea contro i ritardi nei pagamenti da parte della pubblica amministrazione, che prevede un tempo massimo di sessanta giorni per le corresponsioni. La Commissione Europea ha raggiunto l'accordo con l'Europarlamento e con il Consiglio dei ministri Ue – conclude il consigliere regionale del Partito Democratico –. Nelle prossime sedute il consiglio della Comunità europea dovrebbe votare il provvedimento e successivamente i singoli Stati avrebbero due anni per recepirlo. Mi auguro che l'Italia sia in prima fila visto che siamo agli ultimi posti nella classifica della tempistica dei pagamenti delle pubbliche amministrazioni. Questo potrebbe essere già un primo passo per allentare il cappio del patto di stabilità».