Istituzionale
Province, continua il riordino e la ricollocazione del personale
Approvato un nuovo ddl in VII Commissione: molte funzioni passeranno ai Comuni
Puglia - giovedì 5 maggio 2016
Comunicato Stampa
La Commissione alle riforme istituzionali presieduta da Erio Congedo ha approvato a maggioranza, con l'astensione del presidente, il disegno di legge contenente le disposizioni per il completamento del processo di riordino previsto dalla legge regionale di riforma delle funzioni delle ex Province. Con questo provvedimento continua la ricollocazione del personale dichiarato soprannumerario dalle Province a completamento del processo di riordino delle funzioni non fondamentali degli Enti provinciali. Si stabilisce che la restante capacità assunzionale dell'Ente venga utilizzata per ricollocare nell'organico della Regione il personale delle biblioteche e dei musei provinciali, nonché gli addetti alla funzione del turismo. Nel testo si rileva che le funzioni relative al trasporto e all'assistenza scolastica agli studenti disabili delle scuole superiori vengono esercitate dalla Regione, mediante forme di avvalimento e convenzione.
Secondo quanto prevede il provvedimento, saranno oggetto di trasferimento ai Comuni, in forma singola o associata, le funzioni amministrative attribuite, conferite o comunque esercitate dalle Province in materia di servizi sociali, di sport e politiche giovanili, di attività culturali; di agricoltura di attività produttive; di protezione civile; di difesa del suolo e delle coste. Queste funzioni verranno esercitate dai Comuni, trasferendo nei propri organici il personale allocato nelle medesime funzioni e dichiarato soprannumerario dalle Province o, comunque, inserito nell'apposito Portale ministeriale, a valere sulla loro capacità assunzionale relativa alle annualità 2015 e 2016.
Al fine di condividere le modalità di collaborazione e di definire azioni di interesse comune, è prevista l'istituzione senza oneri a carico della finanza pubblica, della conferenza permanente Regione - Città Metropolitana. Sarà, questa, la sede istituzionale di concertazione degli obiettivi strategici di interesse comune, la cui composizione e modalità organizzative sono stabilite con deliberazione di Giunta regionale previo accordo interistituzionale sottoscritto tra il presidente della Regione e il sindaco della Città Metropolitana. Le Funzioni non fondamentali che saranno invece attribuite alla Città Metropolitana di Bari riguardano le attività culturali e, in particolare, la gestione dei servizi relativi alla pinacoteca "Corrado Giaquinto", alla biblioteca "Santa Teresa dei Maschi - De Gemmis"; quelle in materia di protezione civile e, in particolare, la gestione di emergenze ed eventi calamitosi; in materia ambientale, già oggetto di delega come rilascio delle autorizzazioni per l'importazione ed esportazione di rifiuti, per la realizzazione e per la gestione di impianti di smaltimento o recupero dei rifiuti, anche pericolosi; in materia di attività produttive (industria, commercio e artigianato); in materia di sport e politiche giovanili. Tutte queste funzioni saranno conferite alla Città Metropolitana di Bari senza alcun trasferimento di personale e di beni.
Ai fini del trasferimento delle funzioni, nel dispositivo legislativo è previsto che la Regione, l'A.N.C.I. e l'U.P.I., dovranno stipulare, nell'ambito dell'Osservatorio regionale, specifici accordi per disciplinare l'effettiva decorrenza del trasferimento, le modalità operative, l'entità dei beni, delle risorse umane, finanziarie, strumentali e organizzative destinate dalle Province e dalla Città Metropolitana all'esercizio della singola funzione ed individuare le eventuali risorse aggiuntive rinvenibili a carico del bilancio regionale con la relativa copertura finanziaria.
Nel corso dell'esame dell'articolato sono stati approvati sei emendamenti, con il voto favorevole della maggioranza e l'astensione del M5S e FI. Le modifiche proposte dal governo regionale hanno riguardato in modo particolare la ricollocazione del personale non dirigenziale nell'organico regionale e l'espletamento da parte della Regione dell'esercizio delle competenze amministrative relative alle attività professionali turistiche. Il ciclo di ascolto delle osservazioni in merito al disegno di legge si è chiuso con l'audizione del Sindaco della Città Metropolitana di Bari Antonio Decaro che ha rivolto l'invito ad eliminare le funzioni in materia ambientale da attribuire alla Città Metropolitana, chiedendo che tornino nelle competenze della Regione, nell'ottica di semplificare le procedure burocratiche.
Secondo quanto prevede il provvedimento, saranno oggetto di trasferimento ai Comuni, in forma singola o associata, le funzioni amministrative attribuite, conferite o comunque esercitate dalle Province in materia di servizi sociali, di sport e politiche giovanili, di attività culturali; di agricoltura di attività produttive; di protezione civile; di difesa del suolo e delle coste. Queste funzioni verranno esercitate dai Comuni, trasferendo nei propri organici il personale allocato nelle medesime funzioni e dichiarato soprannumerario dalle Province o, comunque, inserito nell'apposito Portale ministeriale, a valere sulla loro capacità assunzionale relativa alle annualità 2015 e 2016.
Al fine di condividere le modalità di collaborazione e di definire azioni di interesse comune, è prevista l'istituzione senza oneri a carico della finanza pubblica, della conferenza permanente Regione - Città Metropolitana. Sarà, questa, la sede istituzionale di concertazione degli obiettivi strategici di interesse comune, la cui composizione e modalità organizzative sono stabilite con deliberazione di Giunta regionale previo accordo interistituzionale sottoscritto tra il presidente della Regione e il sindaco della Città Metropolitana. Le Funzioni non fondamentali che saranno invece attribuite alla Città Metropolitana di Bari riguardano le attività culturali e, in particolare, la gestione dei servizi relativi alla pinacoteca "Corrado Giaquinto", alla biblioteca "Santa Teresa dei Maschi - De Gemmis"; quelle in materia di protezione civile e, in particolare, la gestione di emergenze ed eventi calamitosi; in materia ambientale, già oggetto di delega come rilascio delle autorizzazioni per l'importazione ed esportazione di rifiuti, per la realizzazione e per la gestione di impianti di smaltimento o recupero dei rifiuti, anche pericolosi; in materia di attività produttive (industria, commercio e artigianato); in materia di sport e politiche giovanili. Tutte queste funzioni saranno conferite alla Città Metropolitana di Bari senza alcun trasferimento di personale e di beni.
Ai fini del trasferimento delle funzioni, nel dispositivo legislativo è previsto che la Regione, l'A.N.C.I. e l'U.P.I., dovranno stipulare, nell'ambito dell'Osservatorio regionale, specifici accordi per disciplinare l'effettiva decorrenza del trasferimento, le modalità operative, l'entità dei beni, delle risorse umane, finanziarie, strumentali e organizzative destinate dalle Province e dalla Città Metropolitana all'esercizio della singola funzione ed individuare le eventuali risorse aggiuntive rinvenibili a carico del bilancio regionale con la relativa copertura finanziaria.
Nel corso dell'esame dell'articolato sono stati approvati sei emendamenti, con il voto favorevole della maggioranza e l'astensione del M5S e FI. Le modifiche proposte dal governo regionale hanno riguardato in modo particolare la ricollocazione del personale non dirigenziale nell'organico regionale e l'espletamento da parte della Regione dell'esercizio delle competenze amministrative relative alle attività professionali turistiche. Il ciclo di ascolto delle osservazioni in merito al disegno di legge si è chiuso con l'audizione del Sindaco della Città Metropolitana di Bari Antonio Decaro che ha rivolto l'invito ad eliminare le funzioni in materia ambientale da attribuire alla Città Metropolitana, chiedendo che tornino nelle competenze della Regione, nell'ottica di semplificare le procedure burocratiche.