Servizi sociali
Profughi nella Bat, Ugl: «Problemi di sicurezza e ordine pubblico»
«Troppa superficialità sulla gestione dei migranti» afferma Biancolillo
BAT - domenica 19 giugno 2016
16.59 Comunicato Stampa
«A chi preferisce la via del silenzio o dell'effetto sorpresa, noi diciamo che non intendiamo abbassare la testa poiché è in gioco il rispetto degli uomini e delle donne della Polizia di Stato ed il rispetto dei cittadini». Ad affermarlo è il segretario regionale del sindacato di Polizia LES (Libertà e Sicurezza) la nuova voce dell'UGL nella Polizia di Stato, Claudio Biancolillo.
«Mi riferisco - prosegue Biancolillo - all'arrivo di numerosi profughi nella BAT (100 persone da smistare tra Trani, Canosa e San Ferdinando di Puglia), una situazione non facile da gestire, che renderà ancora più ardue le condizioni di lavoro delle Forze dell'Ordine».
«E' inconcepibile che non ci si renda conto della reale situazione locale: il territorio non è pronto per gestire tale emergenza - spiega il sindacalista - vi è stato per caso un sopralluogo per verificare la situazione reale? Ed inoltre, ci si è resi conto delle possibili conseguenze negative data la difficoltà di garantire una sorveglianza adeguata nell'arco delle 24 ore? Una decisione incomprensibile. Non è così che si aiutano queste persone, così si mette solo a rischio la sicurezza del territorio. Rispetto per chi soffre e sceglie di abbandonare la propria terra per cercare di garantirsi un futuro migliore, ma bisogna pensare anche alla sicurezza dei nostri cittadini».
«Mi riferisco - prosegue Biancolillo - all'arrivo di numerosi profughi nella BAT (100 persone da smistare tra Trani, Canosa e San Ferdinando di Puglia), una situazione non facile da gestire, che renderà ancora più ardue le condizioni di lavoro delle Forze dell'Ordine».
«E' inconcepibile che non ci si renda conto della reale situazione locale: il territorio non è pronto per gestire tale emergenza - spiega il sindacalista - vi è stato per caso un sopralluogo per verificare la situazione reale? Ed inoltre, ci si è resi conto delle possibili conseguenze negative data la difficoltà di garantire una sorveglianza adeguata nell'arco delle 24 ore? Una decisione incomprensibile. Non è così che si aiutano queste persone, così si mette solo a rischio la sicurezza del territorio. Rispetto per chi soffre e sceglie di abbandonare la propria terra per cercare di garantirsi un futuro migliore, ma bisogna pensare anche alla sicurezza dei nostri cittadini».