Primavera Botticelli
Primavera Botticelli
Viva

È primavera, svegliatevi bambine

Le celebrazioni dell’equinozio di primavera

Alberto Rabagliati ha dedicato un'intera canzone al risveglio primaverile e quest'anno l'equinozio di primavera è stato più caldo degli altri a Barletta. La primavera mette di buon umore, oltre che a salutare le famose (e scomode) maglie "della salute". La parola "equinozio" deriva dal latino e significa "notte uguale" [al dì].

Ma l'equinozio di primavera è una delle festività più interessanti perché è festeggiata e ricordate in quasi tutte le culture e tradizioni più antiche del mondo. A partire dall'antico Egitto, qui si festeggiava Sham El Nessim, festività di cui le tracce risalgono a quasi 4700 anni fa e tutt'oggi festeggiata durante l'equinozio di primavera. Per il Cristianesimo l'equinozio di primavera, viste le date degli equinozi di 2000 anni fa, corrisponde alla festività liturgica del concepimento di Gesù, oltre che essere la fonte per il calcolo del giorno di Pasqua (la prima domenica dopo la prima luna piena contemporanea o successiva all'equinozio di marzo). L'equinozio di marzo segna anche il primo giorno dell'anno per una varietà di calendari, come ad esempio quello Iraniano. Nell'antica mitologia persiana, Jamshid, il re mitico della Persia, ascese al trono in questo giorno e ogni anno questo evento viene commemorato con feste per due settimane. Queste feste rievocano la storia della creazione e l'antica cosmologia del popolo Persiano. È un giorno di festa anche per l'Azarbaijan, l'Afganistan, l'India, la Turchia, Zanzibar, l'Albania e diversi paesi dell'Asia Centrale. È anche un giorno sacro per i seguaci della Fede Bahá'í e per i musulmani Ismaili Nizari comunemente chiamati come gli Aga Khanis.

In Giappone il giorno dell'equinozio di primavera è una festa nazionale ufficiale che si trascorre visitando le tombe di famiglia e celebrando le riunioni di famiglia. In molti paesi arabi il Giorno della Madre viene celebrato nell'equinozio di marzo. La Giornata Mondiale della Narrazione è una celebrazione globale dell'arte orale della narrazione che viene celebrata ogni anno durante l'equinozio di primavera nell'emisfero nord, mentre il primo giorno dell'equinozio di autunno nell'emisfero sud.

Una celebrazione dunque, quella della Primavera, ben più antica di quanto non si possa credere ed è sempre buono ricordarla come Botticelli la rappresenta, ossia ricordando di festeggiare la Primavera con danze, con la presenza di Cupido pronto a scoccare la propria freccia, in un'apoteosi floreale alla presenza della dea della bellezza, Venere.
Non mi meraviglia che Ester abbia scritto un articolo sulla bella stagione, ma mi meraviglia che conosca Alberto Rabagliati e la famosa canzone sulla primavera, perché il suddetto è un cantante degli anni 30-40, lei è nata nell' 89,ma mi ha detto che la canzone le è sempre piaciuta, e questo mi ha lasciato di stucco.

Il suo articolo sulla primavera riesce ad essere i un bignami esauriente sull'origine religiosa e pagana di questa ricorrenza, che adesso è passata in secondo piano, perdendo i significati mistico- religiosi, tanto che se non ci fosse il calendario a ricordarcelo o la televisione, forse non ce ne accorgeremmo. Credo che per compensare questa nostra smemoratezza o ignoranza, Ester si sia spesa per ricercare i vari significati che il 21 marzo ha presso i vari popoli, ma anche per dirci che, sia che si tratti di giapponesi , persiani, afgani , italiani, egiziani, alla fine abbiamo la stessa ricorrenza in comune e legata ad essa, le stesse speranze.

Inoltre la primavera rappresenta la fecondità, quindi rappresenta la donna, ed Ester ha scritto su una ricorrenza, a mio parere, tutta al femminile, mettendo in guardia noi uomini.

Ester ha voluto scrivere della primavera, perché la primavera porterà cambiamenti e quindi nuove speranze.

Tommaso Francavilla
redattore
  • Primavera
  • Storia
Altri contenuti a tema
Presentato il volume "Il guanto di sfida del re nel castello di Barletta", Palmitessa: «Amministrazione assente» Presentato il volume "Il guanto di sfida del re nel castello di Barletta", Palmitessa: «Amministrazione assente» «Non si tratta solo di celebrare il passato, ma di costruire il futuro di Barletta su basi solide, valorizzando ciò che ci rende unici»
"Giacomo Matteotti e Giuseppe Di Vagno: gli uomini che sfidarono il regime" "Giacomo Matteotti e Giuseppe Di Vagno: gli uomini che sfidarono il regime" Domani mattina incontro a Palazzo San Domenico
Centenario dalla morte di Giacomo Matteotti, le iniziative a Barletta Centenario dalla morte di Giacomo Matteotti, le iniziative a Barletta Il via domani alle 11
La 50^ quercia della "libertà" si trova a Barletta La 50^ quercia della "libertà" si trova a Barletta Si tratta dell'albero-simbolo della Rivoluzione francese: è stata dedicata a Romeo Tuosto
Cavalieri, granduchi e artisti: ritratti antichi e moderni nelle collezioni del Museo Civico di Barletta Cavalieri, granduchi e artisti: ritratti antichi e moderni nelle collezioni del Museo Civico di Barletta Un approfondimento in occasione delle "Giornate Europee del Patrimonio 2024"
Eccidio del 14 marzo 1956, il racconto di Michele Grimaldi Eccidio del 14 marzo 1956, il racconto di Michele Grimaldi La nota dello storico e archivista di Stato
L'80° anniversario della resistenza all’occupazione tedesca di Barletta  L'80° anniversario della resistenza all’occupazione tedesca di Barletta  La città ricorda domani l'eccidio dei vigili urbani e dei netturbini
80 anni dall'Eccidio di Barletta 80 anni dall'Eccidio di Barletta Il prossimo 12 settembre l'importante anniversario. «E cosa fa il Comune di Barletta?»
© 2001-2024 BarlettaViva è un portale gestito da InnovaNews srl. Partita iva 08059640725. Testata giornalistica telematica registrata presso il Tribunale di Trani. Tutti i diritti riservati.
BarlettaViva funziona grazie ai messaggi pubblicitari che stai bloccandoPer mantenere questo sito gratuito ti chiediamo disattivare il tuo AdBlock. Grazie.