Presentato il volume
Presentato il volume "Il guanto di sfida del re nel castello di Barletta"
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Presentato il volume "Il guanto di sfida del re nel castello di Barletta", Palmitessa: «Amministrazione assente»

«Non si tratta solo di celebrare il passato, ma di costruire il futuro di Barletta su basi solide, valorizzando ciò che ci rende unici»

«In occasione della presentazione del volume Il guanto di sfida del re nel castello di Barletta. Grandi sfide nella città marinara e nel regno di Napoli, svoltasi sabato 14 dicembre presso l'Auditorium Sala della Comunità S. Antonio, si esprime rammarico per l'assenza del sindaco e dell'assessore alla cultura di Barletta, ma anche per una fiduciosa e reciproca collaborazione» scrive così Nicola Palmitessa, Centro studi: La Cittadella Innova, che riassume di seguito l'evento.

«L'evento avrebbe meritato una ulteriore partecipazione istituzionale di rilievo, offrendo l'opportunità di riportare alla luce una pagina di storia poco conosciuta ma di grande significato per la famosa Disfida del 1503 come sospinta, appunto, da quella sfida del Trecento. In questo secolo il popolo di Barletta vincerà per ben due volte (maggio e giugno del 1350) contro i furiosi saccheggi ingiustificati della compagnia di quattromila mercenari Lombardi, ormai fuori dal controllo dell'esercito ungherese. Questa vicenda, meno celebre della Disfida del 1503, costituisce un prezioso tassello della memoria collettiva (del regno di Napoli, del reame di Puglia, degli Stati italici, della grande potenza europea di Ungheria-Polonia) capace di rafforzare l'identità culturale della città di Barletta come incipit ed epilogo finale (insieme ad altre città del reame di Puglia) ove si consumerà l'implosione del regno e la conseguente occupazione dell'esercito ungherese (dal 1347 al 1350). Insomma, una possibile rievocazione storica di quegli eventi - che attendono da circa un anno una ricezione Comunale, potrebbero imprimere significative e nuove prospettive per lo sviluppo di un turismo storico e culturale anche alla luce della conseguente Disfida del 1503.

Durante gli Stati Generali della Cultura (del 12-13 dicembre) l'assessore regionale Viviana Mantrangola ha dimostrato la sua piena disponibilità per un dialogo proficuo (verso il mio Centro studi) riconoscendo il valore della progettualità degli studi storici in Puglia, nel rafforzare le identità culturali del territorio barlettano e pugliese. Tuttavia, questa disponibilità pare contrastare l'assenza (durante i lavori del convegno del 14 dicembre) di interesse da parte del sindaco e dell'assessore alla cultura.

Ci dispiace constatare che le massime autorità cittadine non abbiano ritenuto di partecipare, nemmeno con un qualsivoglia usciere delegato, a un momento di confronto e crescita per la comunità, né abbiano finora dato un contributo di sostegno morale a un progetto che, se adeguatamente sostenuto, potrebbe generare un impatto positivo sull'immagine della città e sull'economia locale. È inaccettabile che il primo cittadino e l'assessore alla cultura, custodi della nostra identità culturale, abbiano ignorato un appuntamento che non solo celebra la nostra storia, ma offrirebbe anche un'opportunità concreta di sviluppo per il territorio, attraverso il turismo culturale.

È desolante che l'amministrazione comunale preferisca concentrarsi soltanto su eventi effimeri (come concerti, spettacoli, feste e festicciole), minimizzando il valore autentico della cultura. Tuttavia, auspichiamo una possibile occasione di dialogo e di reciproca collaborazione. La storia è un patrimonio di tutti, e solo attraverso l'unione delle forze tra istituzioni, cittadini e studiosi possiamo renderle giustizia e darle il rilievo che merita.

Un sentito ringraziamento va quindi all'Assessore regionale Debora Cilento, delegata dal Presidente Michele Emiliano, la cui presenza ha mostrato sensibilità e attenzione verso il tema trattato durante il convegno, puntualizzando il suo contributo per l'istituzione della famosa Fondazione della Disfida (tuttora rimasta in alto mare). Si ringraziano inoltre: Michela Diviccaro (consigliere comunale) per la sua eccellente lettura magistrale, intonando le migliori note sul famoso capitolo 22 della Cronaca del Trecento; Patrizia Mele (consigliere comunale) per il suo incoraggiante intervento e l'interesse dimostrato, auspicando un coinvolgimento culturale anche delle scuole. Un doveroso grazie è rivolto al giornalista Nino Vinella e a Michele Grimaldi, già Direttore della Sezione di Archivio di Stato di Barletta, per la loro poderosa e preziosa partecipazione come relatori, e per il loro contributo fondamentale alla comprensione del contesto storico. Infine, si ringrazia il Comandante del Porto di Barletta Antonino Indelicato, che con la sua autorevolezza ha arricchito il dibattito.

Non si tratta solo di celebrare il passato, ma di costruire il futuro di Barletta su basi solide, valorizzando ciò che ci rende unici. La storia della sfida del Trecento ci ricorda come il coraggio e la coesione del popolo possano superare grandi difficoltà. Allo stesso modo, oggi serve una visione condivisa per rilanciare Barletta nel contesto storico della Puglia e di tutte le città della nostra Provincia, nessuno esclusa.

Un segnale importante, se le istituzioni comunali, provinciali e regionali in sinergia volessero contribuire al percorso di valorizzazione di questo progetto editoriale e di rievocazione storica dei famosi eventi Trecenteschi, sostenendo attivamente gli studiosi e tutti coloro che credono nel potenziale del nostro territorio. La cultura non divide, ma unisce: facciamo di questa occasione una dimostrazione di coesione e visione comune per il bene della città e del nostro Paese tutto».
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