Associazioni
Presentata la strategia “rifiuti zero” per Barletta
«Bisogna evitare la dittatura degli inceneritori». Iniziativa dell’associazione Beni Comuni e del Collettivo Exit
Barletta - venerdì 24 febbraio 2012
L'associazione Beni Comuni e il Collettivo Exit sostengono la strategia "Rifiuti Zero", presentata martedì 21Febbraio presso la Sala Consiliare del Comune di Barletta.
La strategia "rifiuti zero" mira a chiudere il ciclo dei rifiuti e viene presentata come l'unica alternativa sostenibile che possa limitare la dannosa attività di inceneritori e cementifici. La realizzazione di un tale progetto ha come idea iniziale quella di concepire i rifiuti come risorsa per il nostro territorio e come obiettivo finale costruire un nuovo modello di sviluppo. Fondamentale diventa dunque la realizzazione di un sistema "porta a porta" volta al recupero e al riciclaggio: alternativa già adoperata da decine di Comuni Italiani. La pericolosità di discariche e inceneritori come mezzo di eliminazione dei rifiuti, viene affrontata da un punto di vista non solo ambientale, ma anche scientifico e sociale.
L'analisi in ambito scientifico è affidata al Dott. Agostino Di Ciaula, che attraverso una proiezione analizza i dannosi effetti che i rifiuti inceneriti possono causare alla salute umana, rifacendosi ad uno slogan su cui pone l'accento: "Nei rifiuti c'è ancora tanta vita, gli inceneritori la distruggono insieme alla nostra." Per quanto concerne l'ambito sociale invece, basti pensare alla situazione barlettana in cui la raccolta dell'umido viene fatta solo nel centro della città e non nelle periferie. Non viene tralasciato nemmeno l'ambito legislativo in cui è chiarito che riciclare viene prima di qualsiasi altra forma di incenerimento. Nonostante ciò, dati certi dimostrano l'incremento costante delle costruzioni di inceneritori in Italia e nel particolare, la Puglia consta soltanto il 15% circa nell'ambito della raccolta differenziata.
Interviene infine Sabrina Salerno, che ancora una volta si fa portavoce della questione ambientale e mette in evidenza l'importanza di informazione e partecipazione della cittadinanza: per ottenere ciò è già stata protocollata una richiesta al sindaco di Barletta in cui viene richiesto che il piano venga esteso a tutti i cittadini anche in previsione del fatto che dalla fine del 2012, tutte le regioni che non avranno raggiunto il 50% del riciclo, saranno esposte al pagamento di una sopratassa.
La strategia "rifiuti zero" mira a chiudere il ciclo dei rifiuti e viene presentata come l'unica alternativa sostenibile che possa limitare la dannosa attività di inceneritori e cementifici. La realizzazione di un tale progetto ha come idea iniziale quella di concepire i rifiuti come risorsa per il nostro territorio e come obiettivo finale costruire un nuovo modello di sviluppo. Fondamentale diventa dunque la realizzazione di un sistema "porta a porta" volta al recupero e al riciclaggio: alternativa già adoperata da decine di Comuni Italiani. La pericolosità di discariche e inceneritori come mezzo di eliminazione dei rifiuti, viene affrontata da un punto di vista non solo ambientale, ma anche scientifico e sociale.
L'analisi in ambito scientifico è affidata al Dott. Agostino Di Ciaula, che attraverso una proiezione analizza i dannosi effetti che i rifiuti inceneriti possono causare alla salute umana, rifacendosi ad uno slogan su cui pone l'accento: "Nei rifiuti c'è ancora tanta vita, gli inceneritori la distruggono insieme alla nostra." Per quanto concerne l'ambito sociale invece, basti pensare alla situazione barlettana in cui la raccolta dell'umido viene fatta solo nel centro della città e non nelle periferie. Non viene tralasciato nemmeno l'ambito legislativo in cui è chiarito che riciclare viene prima di qualsiasi altra forma di incenerimento. Nonostante ciò, dati certi dimostrano l'incremento costante delle costruzioni di inceneritori in Italia e nel particolare, la Puglia consta soltanto il 15% circa nell'ambito della raccolta differenziata.
Interviene infine Sabrina Salerno, che ancora una volta si fa portavoce della questione ambientale e mette in evidenza l'importanza di informazione e partecipazione della cittadinanza: per ottenere ciò è già stata protocollata una richiesta al sindaco di Barletta in cui viene richiesto che il piano venga esteso a tutti i cittadini anche in previsione del fatto che dalla fine del 2012, tutte le regioni che non avranno raggiunto il 50% del riciclo, saranno esposte al pagamento di una sopratassa.