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Cronaca

Prescrivevano farmaci con ricette false, maxi truffa al Servizio Sanitario Nazionale

Molti farmaci sono stati rinvenuti tra i rifiuti o bruciati in campagna: coinvolta anche la provincia Bat

Venivano prescritti farmaci a fantomatici pazienti con ricette false. Le indagini hanno consentito di portare alla luce un meccanismo complesso basato sulla prescrizione di farmaci, molti dei quali venivano gettati tra i rifiuti o bruciati in campagna, creando un giro d'affari di almeno 20 milioni di euro e un danno erariale in corso di quantificazione per truffa in danno del Servizio Sanitario Nazionale.

Oggi i Carabinieri del NAS hanno eseguito 44 perquisizioni personali e domiciliari nei confronti di titolari di aziende farmaceutiche, informatori scientifici, farmacisti, medici specialisti e di medicina generale nell'ambito di una inchiesta coordinata dalla Procura della Repubblica di Bari e diffusa su diverse province italiane, tra cui anche la provincia Barletta-Andria-Trani.

L'operazione del nucleo anti sofisticazione dei Carabinieri rientra nell'attività mirata a scoprire presunte truffe ai danni del servizio sanitario nazionale e regionale. Sono state inoltre eseguiti 17 ordini di esibizione di documentazione ad altrettante aziende farmaceutiche. I provvedimenti hanno riguardato le province di Bari, Brindisi, Bat, Foggia, Napoli, Roma, Avellino, Salerno, Milano, Imperia, Torino, Ancona, Potenza e Catania.

Parole di apprezzamento all'operato dei carabinieri sono state espresse dal ministro della salute Speranza. "Voglio esprimere il mio apprezzamento ai Carabinieri dei Nas per l'importante operazione svolta a Bari. Non sono ammissibili truffe ai danni del Servizio Sanitario Nazionale, specialmente in questa fase così delicata. Ogni risorsa sottratta illegalmente alla nostra sanità è un danno alla salute dei cittadini" ha affermato il ministro.
  • Truffa
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