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«Preoccupazione per gli effetti devastanti di una protesta legittima»

Rabbia e sconcerto, la nota di Ual Barletta

«Tutti noi pensavamo di dover rivivere esperienze già vissute ed affrontarle con la solita corsa a riempire i serbatoi dei nostri mezzi di trasporto, manifestando la solidarietà di circostanza ed eventualmente condividendo, in via generale, gli obiettivi dei promotori, aspettando - con rassegnazione o insofferenza - la conclusione della protesta-sciopero». E' quanto scrivono i referenti della libera associazione UAL di Barletta (Uniti per l'Affermazione della Legalità) in merito ai giorni di protesta che si sono vissuti in città.

Invece, da un paio di giorni, abbiamo cominciato a trovarci di fronte ad una moltitudine eterogenea di cittadini, di certo non autotrasportatori né agricoltori; a qualcosa di diverso, di nuovo ed antico allo stesso tempo. E abbiamo compreso che il caos esistente ad ogni livello e l'assenza di qualsivoglia punto di riferimento efficace a dar risposte – anche temporanee -, avrebbe amplificato questa protesta sociale ed ogni disagio rappresentato, sia pur sottovalutato un po' da tutti e da gran parte del mondo politico, impantanato – com'è da lungo tempo - a discutere questioni spesso incomprensibili e inconcludenti e, comunque, lontano dalla gente comune.

E abbiamo registrato:
  • la preoccupazione dei titolari di negozi della città, consapevoli dei danni commerciali che andavano subendo - proprio adesso che si sperava di migliorare i propri bilanci aziendali - ma pensando di muoversi individualmente o attraverso gruppi senza guida e scoordinati tra loro;
  • la rabbia di improvvisati rappresentanti dei cittadini che, al Sindaco e ai responsabili delle Forze dell'Ordine, hanno ribadito concetti e rivendicazioni che sono sembrati, purtroppo, uguali a quelli di sempre e rappresentate prevalentemente a tutela del singolo e non della collettività; si è ascoltato e condiviso il dramma espresso da chi ha ribadito la propria difficoltà ad arrivare a fine mese, a trovare un qualunque lavoro, l'insofferenza a ricorrere al lavoro nero o a sopportare prestazioni sottopagate e senza regole di sorta, la rabbia per i propri figli costretti ad emigrare.
La massiccia adesione a questa forma di protesta e la mancanza di promotori dichiarati, riconosciuti e riconoscibili è, però, destinata a causare danni difficilmente riparabili, producendo un peggioramento dello "stato di salute" dell'intero Sistema Paese, senza ridurre i tempi necessari al miglioramento delle sue condizioni generali e sottoponendo le Istituzioni dello Stato e la politica in generale ad un nervosismo che ingenera più confusione e non fa decidere nel migliore dei modi e tempi, utili per dare risposte veloci ed eque .

Nonostante tutto sentiamo il dovere di condividere e rispettare tali sofferenze umane ed imprenditoriali, senza accettare né ora né mai azioni sconsiderate, aggressive e violente nei confronti di propri simili, come quelle registrate a Barletta, verosimilmente, per effetto anche di infiltrazioni delinquenziali forestiere.
  • Alle Forze dell'Ordine continuiamo ad esprimere tutto il nostro ringraziamento per la loro opera orientata a garantire la sicurezza dei cittadini e la legalità nell'intera città.
  • Alle stesse e alle Autorità Giudiziarie chiediamo di insistere per far emergere il malaffare ed ogni tipo di comportamento fuori-legge, dentro e fuori le Istituzioni ed in ogni ambito di vita e di lavoro.
  • Alle Istituzioni Pubbliche preposte – di ogni ordine, grado e livello territoriale – chiediamo di svolgere celermente la propria funzione di servizio pubblico e di entità di riferimento permanente e sicuro per tutti i cittadini e disagiati di ogni tipo, dando risposte concrete e durature, ed orientate ad una ripresa dello sviluppo e delle condizioni di vita della comunità barlettana e dell'intero Paese.
  • Agli uomini politici di questa città - di maggioranza e di opposizione, del governo locale e di quello regionale - chiediamo più attenzione verso i cittadini – lavoratori e disoccupati, studenti ed anziani -, svolgendo un ruolo di rappresentanza istituzionale all'altezza del momento, con senso del dovere, dell'impegno totale in favore della collettività e senza favoritismi o clientele di sorta, dando buon esempio di vita pubblica e privata, senza arricchimenti indebiti legati al ruolo politico rivestito.
  • Come pure sensibilizziamo ogni attore e spettatore della protesta di questi giorni a non lasciarsi trascinare in pericolose situazioni in odor di Usura, Racket, Abusivismo, Contraffazione, Riciclaggio, partecipando e migliorando, con proposte e senso di appartenenza, il funzionamento e le capacità rivendicative delle proprie associazioni e organizzazioni sindacali e "vigilando" anche sull'attività delle pubbliche istituzioni e di chi le rappresenta.
Purché fatto con gli strumenti della civiltà, della democrazia e della tolleranza reciproca! Consapevoli che, con le minacce, gli insulti, l'aggressione fisica e la violenza non si va da nessuna parte!
  • Protesta
  • Attività commerciale
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