Attualità
Pietro Mennea e il suo rapporto con Franco Mascolo, il racconto di Nino Vinella
La riflessione del giornalista nel giorno del Mennea Day
Barletta - sabato 12 ottobre 2024
10.32
"Oggi si tiene a Barletta il "Mennea Day", esattamente un mese dopo quella storica data del 12 settembre 1979 quando, alle Universiadi di Città del Messico, la Freccia del Sud stabilì il record mondiale sui 200 metri destinato a resistere per ben 17 anni. E si tiene questa manifestazione appena tre giorni dopo il decesso di Franco Mascolo che di Mennea fu allenatore e persona di riferimento nella vita e nelle sue imprese sportive"
Così il giornalista barlettano Nino Vinella che prosegue: "Desidero in questa particolare circostanza diffondere anche da parte mia la notizia che l'Avis Barletta sarà presente nella Cittadella dello Sport e del Volontariato aperta durante la giornata con la raccolta straordinaria di sangue in autoemoteca: a tutti i donatori sarà offerto in omaggio, grazie al generoso supporto economico di Vincenzo Bellino, il libro "La Gazzetta del Mezzogiorno racconta Pietro Mennea. L'uomo, l'atleta, il Campione. Le pagine memorabili di una vita straordinaria" edito nel 2023 a dieci anni dalla sua scomparsa da Di Marsico Libri, Bari Modugno".
Prosegue Vinella: "In questo volume, unico ed insostituibile nel suo genere dove tutti gli articoli possono essere letti a grandezza naturale come se si stessero sfogliando i giornali del tempo, con la suggestione dei titoli e delle foto in bianconero, i redattori, gli inviati, i corrispondenti (me compreso) succedutisi dal 1972 al 1988 raccontano gli anni delle cinque Olimpiadi a cui Mennea ha partecipato, pescando dall'archivio del quotidiano storico di Puglia e Basilicata la cui Proprietà ha volentieri concesso il suo consenso per la straordinarietà del volume composto da oltre 300 pagine in formato elefante".
Conclude il giornalista Vinella: "La fatale coincidenza del Mennea Day posticipato ad ottobre con la morte del professor Mascolo mi consente, sia pur con estremo rammarico ed immutato dolore ma con tutta la mia professionalità, di riportare qui appresso le parole dettate alla Gazzetta in una delle sue prime interviste. Questa risalente ad un anno prima del suo debutto nelle Olimpiadi di Monaco del 1972 (medaglie di bronzo), dove Pietro Mennea consegna alla storia il suo rapporto con Mascolo. Leggete: "Mennea, ad Helsinki per gli Europei andrà solo? — Per il momento non lo so. Chiederò alla Federazione di farmi accompagnare dal prof. Franco Mascolo. E' il mio allenatore da 10 anni circa; con lui sono cresciuto. Il prof. Mascolo sa quello che devo fare in una gara; cogliere i miei errori e impostare la mia gara. E poi siamo andati sempre insieme ai grandi appuntamenti. Inoltre la sua presenza è importantissima perché renda al massimo delle mie possibilità.
— Ritiene che la Federazione aderirà a questa sua richiesta?
— Io lo chiederò. Il prof. Mascolo è allenatore nazionale, è molto stimato nell'ambiente e già altre volte mi ha accompagnato. Del resto è indiscutibile che agli europei vada nelle migliori condizioni anche psicologiche. Prima di qualsiasi gara, per esempio, non riesco a parlare con nessuno. Non voglio vedere nessuno. Parlo solo con lui perché solo con lui riesco a concentrarmi al massimo. E questo per un velocista è tutto.
Così il giornalista barlettano Nino Vinella che prosegue: "Desidero in questa particolare circostanza diffondere anche da parte mia la notizia che l'Avis Barletta sarà presente nella Cittadella dello Sport e del Volontariato aperta durante la giornata con la raccolta straordinaria di sangue in autoemoteca: a tutti i donatori sarà offerto in omaggio, grazie al generoso supporto economico di Vincenzo Bellino, il libro "La Gazzetta del Mezzogiorno racconta Pietro Mennea. L'uomo, l'atleta, il Campione. Le pagine memorabili di una vita straordinaria" edito nel 2023 a dieci anni dalla sua scomparsa da Di Marsico Libri, Bari Modugno".
Prosegue Vinella: "In questo volume, unico ed insostituibile nel suo genere dove tutti gli articoli possono essere letti a grandezza naturale come se si stessero sfogliando i giornali del tempo, con la suggestione dei titoli e delle foto in bianconero, i redattori, gli inviati, i corrispondenti (me compreso) succedutisi dal 1972 al 1988 raccontano gli anni delle cinque Olimpiadi a cui Mennea ha partecipato, pescando dall'archivio del quotidiano storico di Puglia e Basilicata la cui Proprietà ha volentieri concesso il suo consenso per la straordinarietà del volume composto da oltre 300 pagine in formato elefante".
Conclude il giornalista Vinella: "La fatale coincidenza del Mennea Day posticipato ad ottobre con la morte del professor Mascolo mi consente, sia pur con estremo rammarico ed immutato dolore ma con tutta la mia professionalità, di riportare qui appresso le parole dettate alla Gazzetta in una delle sue prime interviste. Questa risalente ad un anno prima del suo debutto nelle Olimpiadi di Monaco del 1972 (medaglie di bronzo), dove Pietro Mennea consegna alla storia il suo rapporto con Mascolo. Leggete: "Mennea, ad Helsinki per gli Europei andrà solo? — Per il momento non lo so. Chiederò alla Federazione di farmi accompagnare dal prof. Franco Mascolo. E' il mio allenatore da 10 anni circa; con lui sono cresciuto. Il prof. Mascolo sa quello che devo fare in una gara; cogliere i miei errori e impostare la mia gara. E poi siamo andati sempre insieme ai grandi appuntamenti. Inoltre la sua presenza è importantissima perché renda al massimo delle mie possibilità.
— Ritiene che la Federazione aderirà a questa sua richiesta?
— Io lo chiederò. Il prof. Mascolo è allenatore nazionale, è molto stimato nell'ambiente e già altre volte mi ha accompagnato. Del resto è indiscutibile che agli europei vada nelle migliori condizioni anche psicologiche. Prima di qualsiasi gara, per esempio, non riesco a parlare con nessuno. Non voglio vedere nessuno. Parlo solo con lui perché solo con lui riesco a concentrarmi al massimo. E questo per un velocista è tutto.