Viva
Piccoli parcheggi continuano a crescere, Barlettalife intervistata da Isoradio
L’emittente nazionale di Radio Rai, in diretta radiofonica. Share elevato per l’intervista a Tommaso Francavilla
Italia - lunedì 18 giugno 2012
0.28
Barlettalife e Isoradio di Radio Rai, un matrimonio reso possibile dal lavoro redazionale che quotidianamente proponiamo ai nostri lettori con il massimo impegno. La prima e più grande rete di emittenti televisive italiane, "mamma" Rai, e Barlettalife come un Davide a proprio agio a braccetto con Golia. Non è sfuggito uno degli ultimi articoli della nostra testata al network radiofonico nazionale, molto famoso soprattutto tra chi viaggia in autostrada proprio per un palinsesto attento ai bisogni dei guidatori, con notizie in tempo reale dello stato delle Autostrade italiane e varie altre notizie connesse.
Eco nazionale piuttosto forte ha dunque ricevuto la nota del redattore Tommaso Francavilla, arguto a notare e preservare per l'informazione una pratica agli occhi di tutti ma spesso segreta ai media: il parcheggio selvaggio, spesso preservato con mezzi di fortuna –utile rileggere l'articolo in questione- quanto mai fantasiosi. La pratica, sapida e ingegnosa, sembra sconosciuta ai grandi circuiti nazionali fin quando Giusi Panara, conduttrice di Isoradio non ha scoperchiato il vaso di Pandora. L'intervista telefonica al nostro redattore, venerdì in diretta nella nota "Area di sosta", quotidiano rotocalco di Isoradio, ha ricevuto un ottimo share come ci conferma la stessa conduttrice.
Nella variegata Italia, le nazionali redazioni non possono prescindere dai massimi sistemi: Monti, Fornero, Severino, tecnici di una nazionale politica e tutti gli altri politici, come pubblico e comparse di uno dei più riusciti teatri. Cronaca di rilevanza nazionale, iterata per giorni, settimane, fino alla successiva. Un po' di tutto il resto come contorno. E il locale? Inutile cimentarsi, ciò che succede nella provincia di Barletta (cronaca nazionale a parte) non interessa alla casalinga di Voghera e viceversa. Per il tutto il resto c'è il web, e qui casca asino con contadino e carico. Il web c'è come contenitore, come lavagna bianca. Sta alle coraggiose redazioni locali, evitare comunicati, agenzie, e fare –tentare di fare- quel Giornalismo utile di cui si ha sempre più bisogno e disegnare sulla suddetta lavagna.
Ancora un po' di incenso? Solo per parlare del lavoro quotidiano della redazione di Barlettalife e non per vanagloria: storture della vita di tutti i giorni meritano di essere elevate agli onori della cronaca per raggiungere il perfettibile obiettivo di sanarle. In questo continueremo, con entusiasmo. Collaborazioni con i grandi network continueranno. Non per una qualche strana profezia, ma per osservare sempre di più come l'informazione generalista e nazionale non può più permettersi di isolarsi nella propria torre d'avorio e non notare situazioni vivaci, vivacissime come Barlettalife, coraggiosa testata ad esporsi, a soffrire, a lavorare. Talvolta a raccogliere un nazionale plauso. Ben venga, non ci appagherà. Non quanto lo fa il quotidiano e insistente lavoro di ricerca e denuncia.
Eco nazionale piuttosto forte ha dunque ricevuto la nota del redattore Tommaso Francavilla, arguto a notare e preservare per l'informazione una pratica agli occhi di tutti ma spesso segreta ai media: il parcheggio selvaggio, spesso preservato con mezzi di fortuna –utile rileggere l'articolo in questione- quanto mai fantasiosi. La pratica, sapida e ingegnosa, sembra sconosciuta ai grandi circuiti nazionali fin quando Giusi Panara, conduttrice di Isoradio non ha scoperchiato il vaso di Pandora. L'intervista telefonica al nostro redattore, venerdì in diretta nella nota "Area di sosta", quotidiano rotocalco di Isoradio, ha ricevuto un ottimo share come ci conferma la stessa conduttrice.
Nella variegata Italia, le nazionali redazioni non possono prescindere dai massimi sistemi: Monti, Fornero, Severino, tecnici di una nazionale politica e tutti gli altri politici, come pubblico e comparse di uno dei più riusciti teatri. Cronaca di rilevanza nazionale, iterata per giorni, settimane, fino alla successiva. Un po' di tutto il resto come contorno. E il locale? Inutile cimentarsi, ciò che succede nella provincia di Barletta (cronaca nazionale a parte) non interessa alla casalinga di Voghera e viceversa. Per il tutto il resto c'è il web, e qui casca asino con contadino e carico. Il web c'è come contenitore, come lavagna bianca. Sta alle coraggiose redazioni locali, evitare comunicati, agenzie, e fare –tentare di fare- quel Giornalismo utile di cui si ha sempre più bisogno e disegnare sulla suddetta lavagna.
Ancora un po' di incenso? Solo per parlare del lavoro quotidiano della redazione di Barlettalife e non per vanagloria: storture della vita di tutti i giorni meritano di essere elevate agli onori della cronaca per raggiungere il perfettibile obiettivo di sanarle. In questo continueremo, con entusiasmo. Collaborazioni con i grandi network continueranno. Non per una qualche strana profezia, ma per osservare sempre di più come l'informazione generalista e nazionale non può più permettersi di isolarsi nella propria torre d'avorio e non notare situazioni vivaci, vivacissime come Barlettalife, coraggiosa testata ad esporsi, a soffrire, a lavorare. Talvolta a raccogliere un nazionale plauso. Ben venga, non ci appagherà. Non quanto lo fa il quotidiano e insistente lavoro di ricerca e denuncia.