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Piano di lottizzazione ex Cartiera, De Santis (PD): «Urge portare a termine il percorso del Pug»
La nota del segretario regionale PD Puglia
Barletta - giovedì 13 novembre 2025
16.27 Sponsorizzato
"Nel bel mezzo della campagna elettorale, rispunta l'ex Cartiera di Barletta, col piano di lottizzazione che riguarda parte dei terreni di quel vecchio complesso industriale affacciato sul mare" dichiara il segretario regionale PD Puglia Domenico De Santis.
"I proprietari intendono procedere, anche in ordine sparso, tanto che hanno chiesto al Comune la scomposizione in 4 comparti delle aree che rientrano nel piano di lottizzazione. C'è una loro istanza a sindaco, assessore all'Urbanistica, presidente del Consiglio comunale, presidente e componenti della commissione Urbanistica (che non si riunisce da quattro mesi), datata 30 giugno 2025 e una più recente, del 30 ottobre scorso. Chiedono che "ciascun comparto potrà essere oggetto di un Piano esecutivo autonomo, capace di adeguarsi alle dinamiche urbanistiche ed economiche del momento e di interpretare le esigenze del territorio in chiave contemporanea".
Difficile che possa accadere al di fuori di un più ampio e generale disegno urbanistico che solo il Pug può offrire, si spera il prima possibile.
Cosa si aspetta a procedere verso il nuovo Pug? Perché ancora tanto indugiare? Il vecchio Piano regolatore risale al 1971, ha più di 50 anni, mentre il nuovo Pug è sospeso alla fase del Documento programmatico preliminare, approvato nel 2018. Da allora pochi e inconcludenti passi in avanti, funzionali a una urbanistica che ha quasi consentito una variante, mascherata da rettifica interpretativa delle zone B5, che se fosse approvata definitivamente porterebbe a un'ulteriore cementificazione della città e interventi spot che pregiudicano uno sviluppo armonioso e una visione moderna e sostenibile di Barletta, che è quello che noi immaginiamo e vogliamo, con parchi, luoghi di aggregazione e cultura, aree attrezzate per bambini e famiglie, playground".
"I proprietari intendono procedere, anche in ordine sparso, tanto che hanno chiesto al Comune la scomposizione in 4 comparti delle aree che rientrano nel piano di lottizzazione. C'è una loro istanza a sindaco, assessore all'Urbanistica, presidente del Consiglio comunale, presidente e componenti della commissione Urbanistica (che non si riunisce da quattro mesi), datata 30 giugno 2025 e una più recente, del 30 ottobre scorso. Chiedono che "ciascun comparto potrà essere oggetto di un Piano esecutivo autonomo, capace di adeguarsi alle dinamiche urbanistiche ed economiche del momento e di interpretare le esigenze del territorio in chiave contemporanea".
Difficile che possa accadere al di fuori di un più ampio e generale disegno urbanistico che solo il Pug può offrire, si spera il prima possibile.
Cosa si aspetta a procedere verso il nuovo Pug? Perché ancora tanto indugiare? Il vecchio Piano regolatore risale al 1971, ha più di 50 anni, mentre il nuovo Pug è sospeso alla fase del Documento programmatico preliminare, approvato nel 2018. Da allora pochi e inconcludenti passi in avanti, funzionali a una urbanistica che ha quasi consentito una variante, mascherata da rettifica interpretativa delle zone B5, che se fosse approvata definitivamente porterebbe a un'ulteriore cementificazione della città e interventi spot che pregiudicano uno sviluppo armonioso e una visione moderna e sostenibile di Barletta, che è quello che noi immaginiamo e vogliamo, con parchi, luoghi di aggregazione e cultura, aree attrezzate per bambini e famiglie, playground".
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