Territorio
Piano delle coste: le proposte dei cittadini riscontrano successo
Partecipazione e impegno rispondono alle richieste degli addetti ai lavori
Barletta - mercoledì 16 luglio 2014
0.24
Qualche giorno fa sulla pagina facebook "Cosa non va a Barletta" è stato pubblicato un post con foto, del signor Pasquale Signorile, che ha destato non pochi commenti, critiche e anche molta ammirazione. Il signor Signorile, cittadino barlettano, ha proposto una revisione della litoranea di Ponente che preveda l'uso di ogni elemento architettonico e ornamentale, rendendolo funzionale ai servizi per il cittadino.
Nella didascalia della foto si legge: "A Dicembre 2013 fu deliberato dalla giunta di Barletta di restaurare il litorale di Ponente, sostituendo le panchine e di dare una sistemata ai corrimano arrugginiti. Francamente a mio avviso, l'aspetto architettonico di Ponente è un' insulto all'intelligenza e al senso estetico che stride con lo spettacolo naturale della spiaggia e delle bellissime palme, quindi perché sono un giramondo e un po' girando per il web ho pensato che senza spendere cifre stratosferiche, si potrebbe ricostruire il litorale Barlettano in questa maniera. Dato che il camminamento è molto stretto e le palme non si possono certo spostare, si renderebbe necessario allargare lo stesso prendendo almeno 1m di spiaggia lineare, l'utilizzo di particolari sedute che abbraccino le palme, si rende necessario e strategico per ricavare lo spazio necessario alla camminata, come piante (siepi spartitraffico e salva sabbia) preferisco gli oleandri perché si adattano a qualsiasi ambiente e regalano fioriture multicolore spettacolari. Premetto che non sono un' architetto, quindi abbiate pietà di me." conclude scherzosamente Signorile sottoponendo il suo progetto al giudizio degli altri cittadini che scrivono sulla pagina facebook.
In realtà la proposta, a cui sono seguiti oltre ottanta commenti, è ben esposta dall'immagine che riporta soluzioni altamente efficaci per un miglioramento della nostra litoranea e si caratterizza come risposta alla richiesta di propositività e partecipazione più volte auspicata dagli addetti ai lavori durante gli incontri espositivi sul "Piano delle coste".
Quando pensiamo a "cosa non va" nella nostra città spesso tralasciamo l'importanza dell'intervento propositivo in prima persona. Spesso dimentichiamo che nonostante la base d'esperienza, anche le istituzioni necessitano stimoli e idee che provengano dalla "gente". Spesso dimentichiamo che la critica il più delle volte resta fine a se stessa, andando ad infiacchire metodi e obiettivi nella palude del rimorso, mentre agire sull'onda di una proposta popolare gioverebbe a chi governa una città, al suo umore e all'umore dei cittadini che almeno potranno dire di averci provato e creduto.