Cronaca
Pesca a strascico in zona vietata, interviene la Guardia Costiera di Barletta
Sequestrati gli attrezzi da pesca e 70 kg di prodotto ittico
Barletta - mercoledì 13 novembre 2024
10.55 Comunicato Stampa
Durante la notte tra l'11 e il 12 novembre, personale del nucleo operativo di Polizia Ambientale della Capitaneria di porto di Barletta, unitamente al personale della dipendente motovedetta CP 730 in servizio presso L'ufficio Locale Marittimo di Trani e dell'Ufficio Locale Marittimo di Margherita di Savoia, sotto il coordinamento della Direzione Marittima di Bari, nel corso dell'attività regionale di contrasto della pesca in zone vietate, hanno proceduto a verbalizzare un motopeschereccio iscritto negli Uffici Navi Minori e Galleggianti di Barletta, intento alla pesca con rete a strascico in zona vietata.
È stato redatto un processo verbale di accertamento e contestazione per sanzione complessiva di €2.000 per pesca sotto costa con relativo verbale di sequestro di attrezzi da pesca quali una rete a strascico di lunghezza parti a Mt. 35, due divergenti e 70 kg. di prodotto ittico vario.
Al termine delle attività si è proceduto a consegnare il prodotto giudicato idoneo al consumo umano ad un ente caritatevole del territorio di giurisdizione. Inoltre venivano elevato verbale con decurtazione di 6 punti a carico del comandante dell'unità da pesca e 6 punti al titolare della licenza di pesca.
Si ricorda che, in via generale la normativa vigente vieta la pesca a strascico entro le 3 miglia nautiche dalla costa o entro i 50 metri di profondità, se tale profondità è raggiunta a distanze inferiori. Oltre ad un secondo ordine di prescrizioni relative alle dimensioni delle maglie delle reti da utilizzare, si rammentano due ulteriori limiti consistenti in un periodo dell'anno nel quale è fatto assoluto divieto di pesca stabilito dal Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali con apposito decreto e con il divieto di pesca nelle aree costiere protette nazionali o regionali stabilite dal Ministero per l'ambiente ora Ministero per la transizione ecologica oppure dalla Regione.
I controlli della Guardia Costiera, volti a prevenire e reprimere il ripetersi di tali pratiche non consentite, continueranno anche nei prossimi giorni su tutto il territorio di giurisdizione.
È stato redatto un processo verbale di accertamento e contestazione per sanzione complessiva di €2.000 per pesca sotto costa con relativo verbale di sequestro di attrezzi da pesca quali una rete a strascico di lunghezza parti a Mt. 35, due divergenti e 70 kg. di prodotto ittico vario.
Al termine delle attività si è proceduto a consegnare il prodotto giudicato idoneo al consumo umano ad un ente caritatevole del territorio di giurisdizione. Inoltre venivano elevato verbale con decurtazione di 6 punti a carico del comandante dell'unità da pesca e 6 punti al titolare della licenza di pesca.
Si ricorda che, in via generale la normativa vigente vieta la pesca a strascico entro le 3 miglia nautiche dalla costa o entro i 50 metri di profondità, se tale profondità è raggiunta a distanze inferiori. Oltre ad un secondo ordine di prescrizioni relative alle dimensioni delle maglie delle reti da utilizzare, si rammentano due ulteriori limiti consistenti in un periodo dell'anno nel quale è fatto assoluto divieto di pesca stabilito dal Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali con apposito decreto e con il divieto di pesca nelle aree costiere protette nazionali o regionali stabilite dal Ministero per l'ambiente ora Ministero per la transizione ecologica oppure dalla Regione.
I controlli della Guardia Costiera, volti a prevenire e reprimere il ripetersi di tali pratiche non consentite, continueranno anche nei prossimi giorni su tutto il territorio di giurisdizione.