Territorio
«Per l'ambiente cittadino il 2012 è stato un anno difficile»
Il professor Ruggiero Quarto ricorda problemi e casi ancora non risolti. Soluzioni concrete per la vivibilità urbana
Barletta - lunedì 31 dicembre 2012
«E' tempo di bilanci per l'anno vecchio e buoni propositi per il nuovo». Riprendendo soprattutto la questione ambientale, è così che Ruggiero Quarto, docente di Geofisica presso l'Università degli Studi di Bari, propone ai lettori di Barlettalife una sua sintesi personale dell'anno ormai in conclusione.
«Per l'ambiente cittadino è stato un anno difficile. Non lo dico per lamentazione, né per strumentale critica politica, essendoci un commissario, ma perché nel 2013 si migliori. Il nostro bel mare, fattore di sviluppo socio-economico, simbolo di libertà ("Chi ama il mare sarà sempre libero" cita il motto della Lega Navale barlettana), nel 2012 ha sofferto. In una drammatica conferenza stampa della Procura di Trani, Asl, Capitaneria di Porto e GdF, abbiamo appreso che il nostro mare non gode di buona salute. Più campioni d'acqua sono risultati inquinati, tanto da far redigere un vademecum al consulente, in cui si consiglia di avere pronta disponibilità di cortisonici e disinfettanti (li terremo in borsa con la crema abbronzante!). Molti bistrattati cittadini avevano paventato il pericolo, senza aver bisogno di analisi. Bastano occhi e naso per capirlo! Il depuratore di Barletta, che versa reflui in mare, è stato posto sotto sequestro per illecito funzionamento. Il depuratore di Andria idem. I suoi reflui vanno a mare tramite il putrido canale Ciappetta Camaggi. A mare giungono pesanti inquinamenti anche dall'Ofanto. Dulcis in fundo, il nostro litorale è stato invaso da una strana e preoccupante schiuma proveniente dal mare. In passato, in simili occasioni, nell'Adriatico, in Bretagna e Mar del Nord, non si sono rilevate sostanze pericolose, ma decomposizioni di alghe e uova di gasteropodi. Purtroppo, l'ARPA non ci fa sapere nulla e la cosa non è comprensibile, nonostante le feste in corso! Ma, anche se, come mi auguro, sia lo stesso da noi, mi vien il dubbio che tale fenomeno sia comunque causato da nitrati e fosfati (potenti nutrienti) ed altre sostanze e prodotti versati nel mare in colossali quantità dalle citate fonti inquinanti. Sarà fatta un'analisi approfondita o ci diranno solo che la schiuma non è tossica, se ci va bene?
Dal mare alla terra la musica non cambia! Discariche autorizzate appena sorte. Discariche da bonificare (finanziamenti pronti da anni!). Discariche abusive ad ogni piè sospinto, con amianto, plastiche... L'aria non gode. Il fuoco delle discariche ci accerchia da Sud (cito l'episodio tossico di un paio di mesi fa a Montaltino), le emissioni industriali ci preoccupano a Est e il traffico urbano fa il resto nel centro città, tanto da aver fatto rilevare nel 2012 valori molto alti (con numerosi superamenti dei limiti) di benzene e biossido d'azoto nella centralina di via Canosa, dove vanno a scuola oltre mille dei nostri bambini!
Il verde nel 2012 ha sofferto indegnamente; dai lecci disseccati alle palme raggiunte dal terribile punteruolo rosso che le sta distruggendo. L'orto botanico fermo e nessun giardino recente, a fronte di centinaia di palazzi nuovi. Sintesi 2012: cemento a colate ciclopiche, verde sottozero.
Per i rifiuti, il 2012 è stato un anno nero. Anzi in rosso! La raccolta differenziata è calata rispetto al 2011: dal 22.9% al 20.6%. Per mia conoscenza, avvenimento più unico che raro a livello planetario!
Facile accanirsi sulle responsabilità del disastroso 2012 per l'ambiente cittadino. Certo, approfondire le cause può farci capire il cancro. Ma trovo più utile curare. La terapia d'urto sta nel mettere l'ambiente ai primi posti nell'agenda politica. Non programmi fumosi, falsi e da libro dei sogni, ma pochi punti chiari, seri e raggiungibili:
«Per l'ambiente cittadino è stato un anno difficile. Non lo dico per lamentazione, né per strumentale critica politica, essendoci un commissario, ma perché nel 2013 si migliori. Il nostro bel mare, fattore di sviluppo socio-economico, simbolo di libertà ("Chi ama il mare sarà sempre libero" cita il motto della Lega Navale barlettana), nel 2012 ha sofferto. In una drammatica conferenza stampa della Procura di Trani, Asl, Capitaneria di Porto e GdF, abbiamo appreso che il nostro mare non gode di buona salute. Più campioni d'acqua sono risultati inquinati, tanto da far redigere un vademecum al consulente, in cui si consiglia di avere pronta disponibilità di cortisonici e disinfettanti (li terremo in borsa con la crema abbronzante!). Molti bistrattati cittadini avevano paventato il pericolo, senza aver bisogno di analisi. Bastano occhi e naso per capirlo! Il depuratore di Barletta, che versa reflui in mare, è stato posto sotto sequestro per illecito funzionamento. Il depuratore di Andria idem. I suoi reflui vanno a mare tramite il putrido canale Ciappetta Camaggi. A mare giungono pesanti inquinamenti anche dall'Ofanto. Dulcis in fundo, il nostro litorale è stato invaso da una strana e preoccupante schiuma proveniente dal mare. In passato, in simili occasioni, nell'Adriatico, in Bretagna e Mar del Nord, non si sono rilevate sostanze pericolose, ma decomposizioni di alghe e uova di gasteropodi. Purtroppo, l'ARPA non ci fa sapere nulla e la cosa non è comprensibile, nonostante le feste in corso! Ma, anche se, come mi auguro, sia lo stesso da noi, mi vien il dubbio che tale fenomeno sia comunque causato da nitrati e fosfati (potenti nutrienti) ed altre sostanze e prodotti versati nel mare in colossali quantità dalle citate fonti inquinanti. Sarà fatta un'analisi approfondita o ci diranno solo che la schiuma non è tossica, se ci va bene?
Dal mare alla terra la musica non cambia! Discariche autorizzate appena sorte. Discariche da bonificare (finanziamenti pronti da anni!). Discariche abusive ad ogni piè sospinto, con amianto, plastiche... L'aria non gode. Il fuoco delle discariche ci accerchia da Sud (cito l'episodio tossico di un paio di mesi fa a Montaltino), le emissioni industriali ci preoccupano a Est e il traffico urbano fa il resto nel centro città, tanto da aver fatto rilevare nel 2012 valori molto alti (con numerosi superamenti dei limiti) di benzene e biossido d'azoto nella centralina di via Canosa, dove vanno a scuola oltre mille dei nostri bambini!
Il verde nel 2012 ha sofferto indegnamente; dai lecci disseccati alle palme raggiunte dal terribile punteruolo rosso che le sta distruggendo. L'orto botanico fermo e nessun giardino recente, a fronte di centinaia di palazzi nuovi. Sintesi 2012: cemento a colate ciclopiche, verde sottozero.
Per i rifiuti, il 2012 è stato un anno nero. Anzi in rosso! La raccolta differenziata è calata rispetto al 2011: dal 22.9% al 20.6%. Per mia conoscenza, avvenimento più unico che raro a livello planetario!
Facile accanirsi sulle responsabilità del disastroso 2012 per l'ambiente cittadino. Certo, approfondire le cause può farci capire il cancro. Ma trovo più utile curare. La terapia d'urto sta nel mettere l'ambiente ai primi posti nell'agenda politica. Non programmi fumosi, falsi e da libro dei sogni, ma pochi punti chiari, seri e raggiungibili:
- monitoraggio in continuo di acque e aria e controllo del territorio con vigili ambientali potenziati e istituzione di guardie ecologiche volontarie;
- depuratore a norma e potenziato;
- contrarietà a concessioni per impianti potenzialmente inquinanti (centrali a biomasse, inceneritori, discariche);
- manutenzione attenta del verde, completamento orto botanico e verde per le zone d'espansione urbana;
- raccolta porta a porta dei rifiuti e adozione della delibera "rifiuti zero"; 6)Piano Urbano del Traffico a misura di pedone (con isole pedonali, bus, parcheggi park&ride, bici…).