Politica
Pastore, guardiamo al futuro dell'energia con un vocabolario completo
«Alternative, rinnovabili, pulite». Guardiamo al futuro
Barletta - giovedì 15 luglio 2010
Riceviamo e volentieri pubblichiamo una nota del consigliere Franco Pastore.
«Alternative, rinnovabili, pulite. Sono questi i termini che si utilizzano quando si parla oggi di energia. Io, però, ne aggiungerei altri due: affari e necessità. Gli affari sono quelli che fanno i grossi gruppi, le banche che comprano o affittano i terreni dei nostri agricoltori, spesso costretti a dismettere produzioni più onerose che remunerative; il termine necessità, invece, si riferisce ai quantitativi di energia da produrre, al fabbisogno. La Puglia è autosufficiente dal punto di vista energetico, anzi produce più di quanto le serva».
«Completato il vocabolario energetico si può e deve guardare al futuro. Ed è in questo senso e in questa direzione che, per esempio, noi componenti della V commissione mercoledì prossimo incontreremo l'assessore regionale all'Agricoltura ed i rappresentati delle associazioni di categoria del settore agricolo, per comprendere responsabilità, esigenze e oneri. Quando, tra dieci – venti anni, gli impianti fotovoltaici saranno dismessi, a chi spetterà smaltire quel che rimane, e quei terreni che fine faranno? Al futuro bisogna pensarci. Il ritardo con cui siamo arrivati al solare e all'eolico fa vivere il presente al passato. Dobbiamo andare oltre e pensare a soluzioni di approvvigionamento energetico che rispettino anche la bellezza della nostra terra, ad alternative come il geotermico per esempio, o in tempi un po' più lunghi, all'idrogeno sperimentato ancora in poche centrali al mondo, di cui una in Veneto».
«Alternative, rinnovabili, pulite. Sono questi i termini che si utilizzano quando si parla oggi di energia. Io, però, ne aggiungerei altri due: affari e necessità. Gli affari sono quelli che fanno i grossi gruppi, le banche che comprano o affittano i terreni dei nostri agricoltori, spesso costretti a dismettere produzioni più onerose che remunerative; il termine necessità, invece, si riferisce ai quantitativi di energia da produrre, al fabbisogno. La Puglia è autosufficiente dal punto di vista energetico, anzi produce più di quanto le serva».
«Completato il vocabolario energetico si può e deve guardare al futuro. Ed è in questo senso e in questa direzione che, per esempio, noi componenti della V commissione mercoledì prossimo incontreremo l'assessore regionale all'Agricoltura ed i rappresentati delle associazioni di categoria del settore agricolo, per comprendere responsabilità, esigenze e oneri. Quando, tra dieci – venti anni, gli impianti fotovoltaici saranno dismessi, a chi spetterà smaltire quel che rimane, e quei terreni che fine faranno? Al futuro bisogna pensarci. Il ritardo con cui siamo arrivati al solare e all'eolico fa vivere il presente al passato. Dobbiamo andare oltre e pensare a soluzioni di approvvigionamento energetico che rispettino anche la bellezza della nostra terra, ad alternative come il geotermico per esempio, o in tempi un po' più lunghi, all'idrogeno sperimentato ancora in poche centrali al mondo, di cui una in Veneto».