Eventi
Passione e sana follia, Michele Riondino come Pietro Mennea
Consegnato all'attore pugliese un frammento della pista solcata dalla Freccia del Sud
Barletta - domenica 13 gennaio 2019
«L'amore per quello che faccio sopra ogni cosa». Tenace, travolgente, ribelle, combattente: le parole di Michele Riondino suggellano una vicinanza a Pietro Mennea che non è stata del tutto casuale, o meramente lavorativa. Nel carattere del velocista barlettano Riondino rivede in pieno sé stesso, con tutta la sua sincera pugliesità. Tarantino, con un legame che lo stringe alla vicina Margherita di Savoia tramite suo nonno, Michele Riondino è tornato ieri nella città della Disfida per la prima volta dopo le riprese della fiction Rai "La freccia del Sud", dove Riondino interpretava il campione barlettano Pietro Mennea. Un incontro aperto al pubblico nel foyer del teatro "Curci", dove l'attore è di scena stasera, dopo ieri e venerdì, per lo spettacolo "Il Maestro e Margherita". Ma ieri l'intero spazio è stato dedicato a Mennea e al ruolo televisivo di Riondino, interprete apprezzato di un Mennea giovane e sofferente, in bilico tra l'attaccamento alle proprie radici e il destino di campione mondiale.
«Non si raggiunge un risultato perché si è fortunati, ma con il sacrificio, l'impegno, la sofferenza, il sudore, e anche un po' di follia. È stato il coraggio di osare, una sana follia sostenuta dalla passione più vera». Sono state le parole del sindaco Cosimo Cannito, emozionato nel conoscere Riondino. A lui il primo cittadino ha consegnato un riconoscimento simbolico per rinsaldare ancora di più il legame con Barletta: un frammento della pista di atletica sulla quale si allenava Mennea.
Tra ricordi, emozioni e una pioggia di entusiasmanti pareri sullo spettacolo teatrale in programma al "Curci", Barletta ha salutato così l'attore nel segno di Pietro Mennea, la cui storia è stata ricordata anche da Ruggiero Mennea, presente all'incontro in qualità di rappresentante della Fondazione Mennea, e da Tommy Dibari, autore di un recente libro dedicato proprio al campione di Barletta.
«Non si raggiunge un risultato perché si è fortunati, ma con il sacrificio, l'impegno, la sofferenza, il sudore, e anche un po' di follia. È stato il coraggio di osare, una sana follia sostenuta dalla passione più vera». Sono state le parole del sindaco Cosimo Cannito, emozionato nel conoscere Riondino. A lui il primo cittadino ha consegnato un riconoscimento simbolico per rinsaldare ancora di più il legame con Barletta: un frammento della pista di atletica sulla quale si allenava Mennea.
Tra ricordi, emozioni e una pioggia di entusiasmanti pareri sullo spettacolo teatrale in programma al "Curci", Barletta ha salutato così l'attore nel segno di Pietro Mennea, la cui storia è stata ricordata anche da Ruggiero Mennea, presente all'incontro in qualità di rappresentante della Fondazione Mennea, e da Tommy Dibari, autore di un recente libro dedicato proprio al campione di Barletta.