Eventi
Paolo Vitali, il talento barlettano ai 'Dialoghi di Trani'
Video-intervista al pittore che ha realizzato una Personale sulla guerra civile in Tunisia. Dal titolo 'La rivolta dei gelsomini'
Barletta - giovedì 16 giugno 2011
17 gennaio - 19 marzo 2011: date dai molteplici significati, a qualcuno evocheranno date di compleanno, ad altri la Festa del Papà e San Giuseppe, per il Prof. Paolo Vitali, pittore barlettano di provata esperienza, rappresentano le coordinate temporali entro le quali sono incluse concepimento e realizzazione della sua mostra, dal titolo "La rivolta dei gelsomini", esposta nelle sale del primo piano del Castello Svevo di Trani dal 9 al 12 giugno, in contemporanea con i "Dialoghi".
Il nostro concittadino racconta in questa "Guernica" dai toni e colori moderni, composta di 14 dipinti a olio, lo scoppio della guerra civile in Tunisia e altri Stati del Nord-Africa. Un periodo tumultuoso vissuto "sul campo" da Vitali, che si trovava nei confini tunisini il 17 gennaio, allo scoppio della guerra civile, e ha individuato nel 19 marzo, inizio dei bombardamenti francesi in Libia, la fine, solo meritoria, del conflitto, che lascia il posto all'inizio di un altro di maggiore portata. Noi di Barlettalife abbiamo intervistato il professore e pittore barlettano durante l'esposizione della sua Personale, lasciandoci trasportare in questo viaggio "mentale" e fatto di riflessione, ancor più che fisico:
Il nostro concittadino racconta in questa "Guernica" dai toni e colori moderni, composta di 14 dipinti a olio, lo scoppio della guerra civile in Tunisia e altri Stati del Nord-Africa. Un periodo tumultuoso vissuto "sul campo" da Vitali, che si trovava nei confini tunisini il 17 gennaio, allo scoppio della guerra civile, e ha individuato nel 19 marzo, inizio dei bombardamenti francesi in Libia, la fine, solo meritoria, del conflitto, che lascia il posto all'inizio di un altro di maggiore portata. Noi di Barlettalife abbiamo intervistato il professore e pittore barlettano durante l'esposizione della sua Personale, lasciandoci trasportare in questo viaggio "mentale" e fatto di riflessione, ancor più che fisico: