Cronaca
Operazione "Guarantee Free", rinviati a giudizio i vertici di note società finanziarie
La GdF di Barletta aveva accertato un abusivismo finanziario per oltre 1,5 milioni di euro
Barletta - martedì 4 febbraio 2014
15.30
Al termine di delicate indagini delegate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trani sono stati rinviati a giudizio amministratori e soci di note società finanziarie per aver immesso sul mercato finanziario ed assicurativo titoli fideiussori non garantiti. L'attività è stata inizialmente condotta nei confronti di un mediatore creditizio operante nel territorio della provincia BAT, ed in seguito, al termine di riscontri oggettivi e documentali è stato ampliato lo scenario probatorio mettendo alla luce una illegale rete di vendita diramata nelle altre province pugliesi con epicentro operativo nella capitale e nella provincia di Frosinone. L'attività fraudolenta è stata perpetrata con il pieno coinvolgimento dei responsabili di due società finanziarie di cui una iscritta all'albo ex art 106 del TUB.
Una delle società finanziarie implicate nell'indagine era stata oggetto di sanzioni irrogate a seguito di ispezione eseguita da parte dell'Autorità di vigilanza alla quale però era riuscita a celare la rete di vendita parallela di polizze non garantite. Nella realtà la frode delineata, incentrata sull'emissione di polizze fidejussorie risultate non coperte da garanzia, non solo ha sottratto ingenti profitti al mercato legale dei titoli fidejussori, facendo così perdere ingenti guadagni alle società finanziarie ed alle banche che operano nella legalità e che forniscono servizi leciti ai clienti, ma ha esposto a grave rischio i consumatori e per alcuni casi anche le pubbliche amministrazioni beneficiarie delle polizze, le quali qualora escusse sarebbero risultate prove di copertura. Parecchie polizze erano state stipulate da costruttori locali per poter accedere alle gare di appalto per lo sviluppo di un intero quartiere nel comune di Andria il quale non appena presa contezza del raggiro ha presentato subito querela per il pericolo di danno.
Il volume complessivo dell'attività di abusivismo finanziario accertato dai Finanzieri del Gruppo di Barletta è pari ad euro 1.579.743,24 per un valore garantito presunto pari a circa euro 157.074.324,00. mentre per l'attività abusiva di agente finanziario è pari ad euro 28.600,00. In ultimo è stata anche accertata la truffa nei confronti di ignari imprenditori per l'importo di euro 29.680,00. al termine delle indagini è stato accertato che il mediatore creditizio era parzialmente sconosciuto al fisco avendo presentato le dichiarazioni dei redditi omettendo completamente quelli conseguiti nell'ambito dell'attività finanziaria illecitamente esercitata per un totale di euro 1.509.743,24.
Una delle società finanziarie implicate nell'indagine era stata oggetto di sanzioni irrogate a seguito di ispezione eseguita da parte dell'Autorità di vigilanza alla quale però era riuscita a celare la rete di vendita parallela di polizze non garantite. Nella realtà la frode delineata, incentrata sull'emissione di polizze fidejussorie risultate non coperte da garanzia, non solo ha sottratto ingenti profitti al mercato legale dei titoli fidejussori, facendo così perdere ingenti guadagni alle società finanziarie ed alle banche che operano nella legalità e che forniscono servizi leciti ai clienti, ma ha esposto a grave rischio i consumatori e per alcuni casi anche le pubbliche amministrazioni beneficiarie delle polizze, le quali qualora escusse sarebbero risultate prove di copertura. Parecchie polizze erano state stipulate da costruttori locali per poter accedere alle gare di appalto per lo sviluppo di un intero quartiere nel comune di Andria il quale non appena presa contezza del raggiro ha presentato subito querela per il pericolo di danno.
Il volume complessivo dell'attività di abusivismo finanziario accertato dai Finanzieri del Gruppo di Barletta è pari ad euro 1.579.743,24 per un valore garantito presunto pari a circa euro 157.074.324,00. mentre per l'attività abusiva di agente finanziario è pari ad euro 28.600,00. In ultimo è stata anche accertata la truffa nei confronti di ignari imprenditori per l'importo di euro 29.680,00. al termine delle indagini è stato accertato che il mediatore creditizio era parzialmente sconosciuto al fisco avendo presentato le dichiarazioni dei redditi omettendo completamente quelli conseguiti nell'ambito dell'attività finanziaria illecitamente esercitata per un totale di euro 1.509.743,24.