Cronaca
Operazione antibracconaggio nelle campagne tra Barletta, Margherita e Trinitapoli
L'azione del Nucleo IFAE di Barletta. Sequestrati 6 richiami acustici elettromagnetici
Barletta - mercoledì 16 ottobre 2013
16.00
Operazioni miranti alla tutela della fauna selvatica e per la lotta al bracconaggio, coordinate dal Capo Nucleo Prof. Giuseppe Cava ed il Vice Capo Nucleo Rag. Ruggiero Porcelluzzi, del Nucleo di Vigilanza I.F.A.E. di Barletta, hanno determinato il sequestro contro ignoti di richiami acustici elettromagnetici non consentiti. Le attività di controllo, svolte in ore notturne da cinque nostri operatori, hanno interessato il territorio agro-silvo-pastorale dei comuni di Barletta, Margherita di Savoia, e Trinitapoli ed hanno determinato il rinvenimento di ben 6 richiami elettromagnetici vietati (funzionanti ed incustoditi) che riproducevano il verso della "Quaglia" (Coturnix coturnix) completi di lettore casetta-timer - batteria - diffusore del suono - cavetti/morsetti e vari accessori atti all'occultamento del materiale.
I richiami vengono piazzati in ore serali nelle zone più idonee e per mezzo di un congegno (timer) si attivano nella notte diffondendo il verso della "quaglia" (esemplare di fauna selvatica cacciabile) per un raggio di diversi chilometri. Questa pratica consente al bracconiere di trovare nella successiva mattinata più animali nel territorio, i quali, ingannati dal richiamo illegale, gli consentono di ottenere carnieri più congrui. Il tutto a discapito dei cacciatori rispettosi delle norme, i quali da tali azioni vengono sempre più mortificati con il rischio di essere confusi con chi non rispetta le norme venatorie.
I richiami, in applicazione dell'art. 49 comma 2° della Legge Regionale Puglia n. 27/98, sono stati depositati presso il competente Ufficio della Provincia BAT ove, dopo il decreto di confisca, saranno distrutti. "Le azioni poste in essere - sottolineano i Responsabili Cava e Porcelluzzi - si protrarranno nel tempo e riguarderanno l'intero territorio provinciale della BAT e puntano all'ottenimento della necessaria tutela della fauna e dell'ambiente nonché all'affermazione della legalità anche in questo delicato settore, già fortemente mortificato dalle variegate azioni irrispettose e lesive causate dall'incoscienza e dall'ignoranza di parte di alcune frange di popolazione".
I richiami vengono piazzati in ore serali nelle zone più idonee e per mezzo di un congegno (timer) si attivano nella notte diffondendo il verso della "quaglia" (esemplare di fauna selvatica cacciabile) per un raggio di diversi chilometri. Questa pratica consente al bracconiere di trovare nella successiva mattinata più animali nel territorio, i quali, ingannati dal richiamo illegale, gli consentono di ottenere carnieri più congrui. Il tutto a discapito dei cacciatori rispettosi delle norme, i quali da tali azioni vengono sempre più mortificati con il rischio di essere confusi con chi non rispetta le norme venatorie.
I richiami, in applicazione dell'art. 49 comma 2° della Legge Regionale Puglia n. 27/98, sono stati depositati presso il competente Ufficio della Provincia BAT ove, dopo il decreto di confisca, saranno distrutti. "Le azioni poste in essere - sottolineano i Responsabili Cava e Porcelluzzi - si protrarranno nel tempo e riguarderanno l'intero territorio provinciale della BAT e puntano all'ottenimento della necessaria tutela della fauna e dell'ambiente nonché all'affermazione della legalità anche in questo delicato settore, già fortemente mortificato dalle variegate azioni irrispettose e lesive causate dall'incoscienza e dall'ignoranza di parte di alcune frange di popolazione".