Nonna Vincenza compie 100 anni, l'abbraccio della famiglia
«Siamo felici di averti accompagnata in questo lungo viaggio, di non averti mai lasciata sola»
Da qualche parte, a Barletta, giovedì 29 marzo 1923, in una delle tante case dove alla spicciolata sta finalmente arrivando l'acqua corrente, viene al mondo Vincenza Damato.
Cresciuta in una Barletta ben lontana da quella finto-opulenta e consumista dei giorni nostri, Vincenza inizierà a lavorare fin da ragazza.
Ha appena compiuto 17 anni quando il 10 giugno 1940 l'Italia entra in guerra. Guerra di cui Vincenza, come i tanti che hanno vissuto quel tragico periodo, conoscerà le nefaste conseguenze, soprattutto dal punto di vista delle privazioni. Poco dopo sposa il suo Angelo, da cui avrà sette figli, di cui sei femmine e un maschio. Sette figli che la signora Vincenza crescerà con l'energia e la dedizione tipica delle donne di un tempo.
Ha attraversato la storia Vincenza, conoscendo da vicino dittatura, guerra, privazioni, boom economico, progresso. Ha visto Barletta passare da città quasi esclusivamente agricola e marinara a importante realtà industriale.
Oggi Vincenza Damato festeggia il suo primo secolo di vita tra il calore e l'abbraccio dei suoi cari e l'omaggio delle istituzioni, sindaco Cannito in testa.
A Vincenza Damato e alla sua famiglia vanno i nostri più sentiti auguri.
Questa la lettera a lei dedicata dai familiari:
Mamma Vincenza, il racconto di una vita, la storia della nostra famiglia, una storia che si è arricchita anno dopo anno, mese dopo mese, giorno dopo giorno. Cento anni ! Intanto, il mondo è cambiato, l' hai visto scorrere come in un lungo film, correre come un treno veloce attraverso i tuoi occhi sempre vigili e curiosi; hai conosciuto la guerra, il sacrificio, le ristrettezze di altri tempi, hai visto arrivare il progresso, la conquista della luna, quella luna che tante volte avrai guardato e tante volte avrà rischiarato le tue notti insonni accanto a noi tuoi figli; ti sarà sembrato strano, allora, che l' uomo, nonostante le scoperte mediche, la tecnologia, la scienza si sia sentito indifeso di fronte alla pandemia, anche quella hai conosciuto ! E avrai sicuramente pensato che magari, dietro le tante sicurezze, si nasconda la nostra fragilità di esseri umani. La tua scuola è stata l' esperienza della vita, quell' esperienza concreta, pratica che ti ha fatto trovare la forza di stringere i denti e sacrificarti per la famiglia, soprattutto quando arrivavano i momenti difficili e tanti figli da accudire, guidare e consigliare insieme a papà Angelo, una persona, come te, di altri tempi, sempre disponibile e gran lavoratore.
E allora, ora siamo qui a festeggiare questo tuo lungo viaggio accanto a noi tutti figli e nipoti. Leggiamo nei tuoi occhi la gioia di sentirti ancora il nostro faro, la nostra guida e così anche noi siamo felici di averti accompagnata in questo lungo viaggio, di non averti mai lasciata sola, di non aver mollato nei momenti difficili. Siamo qui tutti insieme, la nostra è una famiglia numerosa e ci rendiamo conto che riuniti intorno a te ancora una volta, come sempre, il tempo non conta. Sono cento anni, ma quando c'è amore e unione l' età proprio non conta!
Dunque, anche noi vogliamo ringraziare chi oggi festeggia con gioia questo tuo bellissimo traguardo; innanzitutto, il sindaco Cosimo Cannito che ci onora della sua presenza, il dottor Lamacchia sempre premuroso e disponibile, il gentilissimo dottor Lombardi che incarna perfettamente la missione di medico vicino alla gente, è lui che mensilmente si accerta del tuo stato di salute, il carissimo don Filippo, il quale ha sempre raccomandato di non lasciare mai gli anziani da soli e infine un pensiero va anche a noi tutti, figli e nipoti che ti abbiamo amata e custodita come una perla preziosa, la nostra perla preziosa!
Ancora tanti auguri mamma e cento di questi giorni irripetibili! I TUOI FIGLI E NIPOTI