Istituzionale
Nichi Vendola firma a Barletta un protocollo d’intesa contro il lavoro nero
Accordo tra la Cgil, la Filctem e il consorzio “Cinque stelle”. Sigla questa mattina all’anniversario esatto del crollo di via Roma
Barletta - mercoledì 3 ottobre 2012
13.06
Ad un anno preciso dal crollo di via Roma, una prima firma è stata apposta da rappresentanti del mondo politico e sindacale per un'intesa comune contro il fenomeno mai sopito del lavoro "sommerso". La sigla del protocollo è avvenuta questa mattina presso la sala consiliare alla presenza del presidente della regione Puglia Nichi Vendola, dell'assessore regionale al welfare Elena Gentile, del sindaco Nicola Maffei, della segretaria nazionale della Cgil Serena Sorrentino, del segretario generale della Cgil Puglia Giovanni Forte, della segretaria della Cgil Puglia Francesca Abbrescia, del segretario generale della Filctem Puglia Vito De Mario e del segretario generale della Cgil Bat Luigi Antonucci.
Il protocollo ha assunto oggi una portata forse più emblematica che concreta perché siglato nell'anniversario del crollo di Barletta, portando di nuovo l'attenzione degli amministratori locali e regionali non solo sul problema del lavoro nero, ma anche sulla situazione di lunga e angosciante attesa che la città intera vive da un anno a questa parte attendendo una giustizia che, forse, presto, auspichiamo arrivi. Nell'occasione abbiamo incontrato il presidente Vendola a cui abbiamo consegnato la il volume della Memoria Fotografica che raccoglie gli scatti del 3 ottobre scorso, lo stesso consegnato al Capo di Stato Giorgio Napolitano. «Ne ho parlato proprio col presidente Napolitano – ha dichiarato Vendola – perché non bisogna accontentarsi del ricordi ma occorre lavorare sui fatti». E un fatto concreto è questo protocollo d'intesa, a differenza di qualsiasi ipocrita sfilata e tante (troppe) commemorazioni sterili.
Avviare un discorso contro il lavoro nero, e farlo a Barletta, nel luogo ferito dal crollo e dalle innocenti morti sul lavoro, è un primo passo concreto della politica locale. Secondo l'Eurispes ogni anno ammonta a 540 miliardi il peso del lavoro sommerso sull'economia del Paese. «Il protocollo di oggi - ha spiegato Francesca Abbrescia - servirà a garantire servizi per i lavoratori e per le imprese, perché il sostegno pubblico all'economia è possibile». «I terzisti si impegneranno, siglando questo accordo – ha continuato la Abbrescia - a trasferire le proprie imprese, operanti nel centro abitato, nell'area di insediamento produttivo di via Trani per poter così produrre nel rispetto delle norme sulla sicurezza dei luoghi di lavoro. Inoltre, il consorzio si impegnerà ad assumere il personale con contratti di lavoro a tempo indeterminato part-time garantendo, però, la trasformazione degli stessi in rapporti a tempo pieno nell'arco di quattro anni».
«In un momento storico in cui il sommerso rappresenta ancora una percentuale importante del Pil in Italia, dalla nuova provincia pugliese vogliamo far partire una 'rivoluzione'» dichiara il segretario generale della Cgil Bat, Luigi Antonucci. «Per uscire dalla crisi bisogna individuare delle priorità: la nostra è incentivare l'occupazione. Risolvendo questa emergenza avremo posto le basi per rimettere in moto la macchina dello sviluppo in questa terra».
Il protocollo ha assunto oggi una portata forse più emblematica che concreta perché siglato nell'anniversario del crollo di Barletta, portando di nuovo l'attenzione degli amministratori locali e regionali non solo sul problema del lavoro nero, ma anche sulla situazione di lunga e angosciante attesa che la città intera vive da un anno a questa parte attendendo una giustizia che, forse, presto, auspichiamo arrivi. Nell'occasione abbiamo incontrato il presidente Vendola a cui abbiamo consegnato la il volume della Memoria Fotografica che raccoglie gli scatti del 3 ottobre scorso, lo stesso consegnato al Capo di Stato Giorgio Napolitano. «Ne ho parlato proprio col presidente Napolitano – ha dichiarato Vendola – perché non bisogna accontentarsi del ricordi ma occorre lavorare sui fatti». E un fatto concreto è questo protocollo d'intesa, a differenza di qualsiasi ipocrita sfilata e tante (troppe) commemorazioni sterili.
Avviare un discorso contro il lavoro nero, e farlo a Barletta, nel luogo ferito dal crollo e dalle innocenti morti sul lavoro, è un primo passo concreto della politica locale. Secondo l'Eurispes ogni anno ammonta a 540 miliardi il peso del lavoro sommerso sull'economia del Paese. «Il protocollo di oggi - ha spiegato Francesca Abbrescia - servirà a garantire servizi per i lavoratori e per le imprese, perché il sostegno pubblico all'economia è possibile». «I terzisti si impegneranno, siglando questo accordo – ha continuato la Abbrescia - a trasferire le proprie imprese, operanti nel centro abitato, nell'area di insediamento produttivo di via Trani per poter così produrre nel rispetto delle norme sulla sicurezza dei luoghi di lavoro. Inoltre, il consorzio si impegnerà ad assumere il personale con contratti di lavoro a tempo indeterminato part-time garantendo, però, la trasformazione degli stessi in rapporti a tempo pieno nell'arco di quattro anni».
«In un momento storico in cui il sommerso rappresenta ancora una percentuale importante del Pil in Italia, dalla nuova provincia pugliese vogliamo far partire una 'rivoluzione'» dichiara il segretario generale della Cgil Bat, Luigi Antonucci. «Per uscire dalla crisi bisogna individuare delle priorità: la nostra è incentivare l'occupazione. Risolvendo questa emergenza avremo posto le basi per rimettere in moto la macchina dello sviluppo in questa terra».