Cronaca
Nella calda estate barlettana...prendono fuoco anche i gazebo dei venditori di angurie
L'episodio questa notte sulla Litoranea di Ponente. Provvidenziale l'intervento di Vigili del Fuoco e Carabinieri
Barletta - sabato 14 luglio 2012
03.24
E' vero che stiamo vivendo una delle estati più calde e soffocanti che i ricordi recenti dell'uomo possano richiamare a sè, funestata dal passaggio dei vari Minosse, Caronte, Lucifero, Scipione l'Africano e chi più ne ha più ne metta, ma vedere dei fumi anche di sera, quando di giorno gli incendi di sterpaglie e boschi a Barletta e dintorni stanno diventando ormai parte della quotidianità, beh, questa è una consuetudine che proprio non vogliamo prendere. E' questo che però ci racconta l'episodio che questa notte ha avuto come palcoscenico la Litoranea di Ponente, nel tratto compreso tra via Marina e l'inizio della Litoranea: poco prima delle 2, fiamme alte si sono innalzate in cielo, con l'origine del fuoco risiedente nel furgoncino retrostante il gazebo di un venditore di angurie, attività molto diffusa nella nostra città nel periodo estivo. L'incendio, propagatosi nei pressi di una pompa di benzina, non ha avuto gravi conseguenze solo grazie all'intervento di Vigili del Fuoco e Carabinieri che hanno domato le fiamme, unendosi al tentativo di "salvare il salvabile" dei proprietari del gazebo, che non hanno però salvato dalle fiamme il furgoncino.
Alla fine solo un grande spavento, ma per fortuna nessun ferito da segnalare. Parte della merce è andata bruciata, sollevando nell'aria un odore di bruciato quasi agrodolce misto all'acre odore di gomma bruciata proveniente dal furgoncino. Resta da chiarire come si sia innescato il pericoloso incendio: i Carabinieri, dopo aver parlato con i titolari dell'attività e averli tranquillizzati, hanno spiegato che il rogo è sorto quando sul luogo c'era solo un operaio, addetto alla chiusura dell'attività. Probabile che l'incendio sia stato causato da imperizia, dunque, e non abbia origine dolosa o ancor meno che trovi le proprie motivazioni in piste di racket. Tanto fumo e poco arrosto: a volte lo si dice con dispiacere, in questo caso tirando un sospiro di sollievo.
(Twitter: @GuerraLuca88)
Alla fine solo un grande spavento, ma per fortuna nessun ferito da segnalare. Parte della merce è andata bruciata, sollevando nell'aria un odore di bruciato quasi agrodolce misto all'acre odore di gomma bruciata proveniente dal furgoncino. Resta da chiarire come si sia innescato il pericoloso incendio: i Carabinieri, dopo aver parlato con i titolari dell'attività e averli tranquillizzati, hanno spiegato che il rogo è sorto quando sul luogo c'era solo un operaio, addetto alla chiusura dell'attività. Probabile che l'incendio sia stato causato da imperizia, dunque, e non abbia origine dolosa o ancor meno che trovi le proprie motivazioni in piste di racket. Tanto fumo e poco arrosto: a volte lo si dice con dispiacere, in questo caso tirando un sospiro di sollievo.
(Twitter: @GuerraLuca88)