La città
Nel segno di Pietro Mennea, ecco la nuova pista d'atletica di Barletta
Il ministro Lotti promette: «A dicembre gli investimenti per rendere fruibile l'intero stadio»
Barletta - martedì 28 novembre 2017
17.03
"Esiste un solo modo per sapere se si vincerà o si perderà: provarci". È la frase pronunciata da Pietro Mennea, campione barlettano e simbolo dello sport italiano, scolpita sulla stele costruita all'interno dello stadio "Cosimo Puttilli" di Barletta, dove oggi pomeriggio è stata inaugurata la nuova pista d'atletica dedicata proprio a Mennea. Una grande festa per le associazioni sportive barlettane, intervenute per calcare questa nuova pista, affidata a loro con un protocollo d'intesa voluto dal Comune di Barletta per rendere vivo già da subito l'impianto di atletica. Tante le figure istituzionali intervenute oggi, tra cui il presidente del CONI Giovanni Malagò, il ministro per lo sport Luca Lotti, il presidente della FIDAL Alfio Giomi e la signora Emanuela Olivieri Mennea, al fianco del sindaco di Barletta Pasquale Cascella e di tanti altri rappresentanti politici del territorio.
«Fate sport, perché è importantissimo per vincere nella vita» è il messaggio lanciato di vero cuore a tutti i giovani di Barletta da Emanuela Olivieri Mennea, che ha ricordato con affetto il "nostro Pietro", rievocandone il senso di sacrificio e di motivazione non solo nello sport, ma nella vita di tutti i giorni. «Non solo simbolo dell'atletica, Pietro Mennea è simbolo dell'intero sport italiano» sono state le parole commosse del presidente della FIDAL Alfio Giomi.
Grande entusiasmo, ma anche grande amarezza da parte di molti perché, nonostante la grande celebrazione di oggi, la struttura sportiva non è ancora agibile nella sua interezza. «Entro i primi 15 giorni di dicembre potremo mettere a disposizione le somme per far sì che si possa rendere fruibile l'intera struttura sportiva barlettana»: è la promessa del ministro Luca Lotti, che ha risposto così alla richiesta della cittadinanza di vedere di nuovo lo stadio aperto a tutti.
«Il CONI ha solo fatto le cose per bene perché il governo ci ha dato fiducia per realizzare questo progetto» ha dichiarato il numero 1 dello sport azzurro Giovanni Malagò, che nella mattinata ha presieduto una seduta di giunta dell'organo sportivo nazionale per la prima volta nella città di Bari. «Tempi rispettati, costi rispettati, adesso c'è una nuova responsabilità: non solo la pista, ma occorre completare il resto della struttura e gli esterni per far sì che questo impianto diventi veramente multidisciplinare». Ma per il presidente le parole più importanti che simboleggiano il senso della giornata sono state quelle di Veronica Inglese, velocista barlettana ed emblema della nuova generazione sportiva nella nostra città: «Ministro, finalmente non dovrò fare più tanti chilometri per andare ad allenarmi».
Restano le polemiche, con gli esponenti degli ultras assiepati all'esterno dello stadio, che rivendicano l'utilizzo dello stadio per tutti. "O tutti o nessuno: vogliamo lo stadio" recita così lo striscione esposto su via Vittorio Veneto a firma del Gruppo Erotico. In tanti hanno criticato la scelta di inaugurare la pista all'interno di uno stadio inagibile, dove da troppo tempo mancano i colori del Barletta Calcio. Proprio i referenti della società calcistica biancorossa hanno deciso di evitare la passerella che ha visto protagoniste le associazioni sportive, rimanendo ai margini come atto di protesta.
Nonostante tutto, nella giornata di oggi ha dominato l'entusiasmo, lo spirito di festa, e oltre le promesse e gli impegni della politica, resteranno impressi nella memoria i sorrisi di tanti giovani e giovanissimi atleti barlettani, che finalmente possono correre e allenarsi nella propria città.
«Fate sport, perché è importantissimo per vincere nella vita» è il messaggio lanciato di vero cuore a tutti i giovani di Barletta da Emanuela Olivieri Mennea, che ha ricordato con affetto il "nostro Pietro", rievocandone il senso di sacrificio e di motivazione non solo nello sport, ma nella vita di tutti i giorni. «Non solo simbolo dell'atletica, Pietro Mennea è simbolo dell'intero sport italiano» sono state le parole commosse del presidente della FIDAL Alfio Giomi.
Grande entusiasmo, ma anche grande amarezza da parte di molti perché, nonostante la grande celebrazione di oggi, la struttura sportiva non è ancora agibile nella sua interezza. «Entro i primi 15 giorni di dicembre potremo mettere a disposizione le somme per far sì che si possa rendere fruibile l'intera struttura sportiva barlettana»: è la promessa del ministro Luca Lotti, che ha risposto così alla richiesta della cittadinanza di vedere di nuovo lo stadio aperto a tutti.
«Il CONI ha solo fatto le cose per bene perché il governo ci ha dato fiducia per realizzare questo progetto» ha dichiarato il numero 1 dello sport azzurro Giovanni Malagò, che nella mattinata ha presieduto una seduta di giunta dell'organo sportivo nazionale per la prima volta nella città di Bari. «Tempi rispettati, costi rispettati, adesso c'è una nuova responsabilità: non solo la pista, ma occorre completare il resto della struttura e gli esterni per far sì che questo impianto diventi veramente multidisciplinare». Ma per il presidente le parole più importanti che simboleggiano il senso della giornata sono state quelle di Veronica Inglese, velocista barlettana ed emblema della nuova generazione sportiva nella nostra città: «Ministro, finalmente non dovrò fare più tanti chilometri per andare ad allenarmi».
Restano le polemiche, con gli esponenti degli ultras assiepati all'esterno dello stadio, che rivendicano l'utilizzo dello stadio per tutti. "O tutti o nessuno: vogliamo lo stadio" recita così lo striscione esposto su via Vittorio Veneto a firma del Gruppo Erotico. In tanti hanno criticato la scelta di inaugurare la pista all'interno di uno stadio inagibile, dove da troppo tempo mancano i colori del Barletta Calcio. Proprio i referenti della società calcistica biancorossa hanno deciso di evitare la passerella che ha visto protagoniste le associazioni sportive, rimanendo ai margini come atto di protesta.
Nonostante tutto, nella giornata di oggi ha dominato l'entusiasmo, lo spirito di festa, e oltre le promesse e gli impegni della politica, resteranno impressi nella memoria i sorrisi di tanti giovani e giovanissimi atleti barlettani, che finalmente possono correre e allenarsi nella propria città.