La città
Nel nome di Barletta turistica, la protesta degli esercenti
Sul posto il sindaco Cascella, «occorre rispettare le regole della convivenza»
Barletta - martedì 4 aprile 2017
19.18 Comunicato Stampa
"Dobbiamo assolutamente evitare che le esigenze degli esercenti dei locali commerciali con dehors si contrappongano alla tutela di un centro storico da vivere come patrimonio comune. C'è un solo modo per riuscirci: rispettare le regole della convivenza e impegnarsi insieme per la valorizzazione dei beni architettonici, artistici, culturali e paesaggistici che rendono questo spazio urbano particolarmente attrattivo". Così il sindaco Pasquale Cascella si è rivolto agli esercenti che questa mattina hanno organizzato un sit-in di protesta dinanzi all'edificio dell'ex Banca d'Italia, sede dello Sportello Unico per le Attività Produttive (Suap).
"La vivibilità del centro storico - ha affermato il sindaco rispondendo alle prime contestazioni avanzate in nome di una 'Barletta turistica' - è il bene più prezioso per salvaguardare l'attrattività della nostra città e non può essere pregiudicata da interessi particolari che alterano spazi urbani di richiamo, con il rischio di compromettere rapporti civili che non possono essere considerati estranei allo sviluppo di una risorsa economica che ha avuto una crescita particolarmente significativa, se è vero che quest'anno sono state già presentate 21 domande di autorizzazioni in più rispetto a quelle dello scorso anno che già avevano determinato particolari criticità, molte delle quali rilevate dalla Soprintendenza ai Beni culturali. Per questo si è voluto cogliere l'occasione dei trenta giorni di sospensione delle attività dei dehors, sancita dal vigente regolamento del Comune, per rivedere l'assetto complessivo delle occupazioni di spazi pubblici in modo da superare le difformità, se non le vere e proprie 'illegittimità' contestate".
Il sindaco ha precisato anche che su 46 istanze di rinnovo delle autorizzazioni 40 sono state già definite con il rilascio del relativo titolo. "Lo stesso lavoro degli uffici, in atto con scrupolo e attenzione, potrebbe diventare ancora più celere se fosse agevolato dalla presentazione di pratiche che corrispondano alle condizioni stabilite dal Regolamento comunale, almeno nelle more del completamento delle procedure per la sua revisione da parte del Consiglio Comunale". Su questo piano il sindaco ha tenuto a sottolineare che l'Amministrazione ha provveduto a esprimere le proprie osservazioni sulle proposte avanzate dalle associazioni rappresentative degli operatori ed è a disposizione della competente Commissione consiliare che sta istruendo l'atto da sottoporre all'esame del Consiglio comunale.
Al termine dell'animato incontro è stato concordato di riprendere il filo del confronto, "dando così - ha sottolineato il sindaco - una prova di consapevolezza e di responsabilità attorno al comune interesse ad attività che facciano crescere l'economia nel rispetto della vivibilità del centro storico, che è di per sé attrattivo, valorizzando un patrimonio dell'intera collettività".
"La vivibilità del centro storico - ha affermato il sindaco rispondendo alle prime contestazioni avanzate in nome di una 'Barletta turistica' - è il bene più prezioso per salvaguardare l'attrattività della nostra città e non può essere pregiudicata da interessi particolari che alterano spazi urbani di richiamo, con il rischio di compromettere rapporti civili che non possono essere considerati estranei allo sviluppo di una risorsa economica che ha avuto una crescita particolarmente significativa, se è vero che quest'anno sono state già presentate 21 domande di autorizzazioni in più rispetto a quelle dello scorso anno che già avevano determinato particolari criticità, molte delle quali rilevate dalla Soprintendenza ai Beni culturali. Per questo si è voluto cogliere l'occasione dei trenta giorni di sospensione delle attività dei dehors, sancita dal vigente regolamento del Comune, per rivedere l'assetto complessivo delle occupazioni di spazi pubblici in modo da superare le difformità, se non le vere e proprie 'illegittimità' contestate".
Il sindaco ha precisato anche che su 46 istanze di rinnovo delle autorizzazioni 40 sono state già definite con il rilascio del relativo titolo. "Lo stesso lavoro degli uffici, in atto con scrupolo e attenzione, potrebbe diventare ancora più celere se fosse agevolato dalla presentazione di pratiche che corrispondano alle condizioni stabilite dal Regolamento comunale, almeno nelle more del completamento delle procedure per la sua revisione da parte del Consiglio Comunale". Su questo piano il sindaco ha tenuto a sottolineare che l'Amministrazione ha provveduto a esprimere le proprie osservazioni sulle proposte avanzate dalle associazioni rappresentative degli operatori ed è a disposizione della competente Commissione consiliare che sta istruendo l'atto da sottoporre all'esame del Consiglio comunale.
Al termine dell'animato incontro è stato concordato di riprendere il filo del confronto, "dando così - ha sottolineato il sindaco - una prova di consapevolezza e di responsabilità attorno al comune interesse ad attività che facciano crescere l'economia nel rispetto della vivibilità del centro storico, che è di per sé attrattivo, valorizzando un patrimonio dell'intera collettività".