Nel monastero di San Ruggero la Giornata pro Orantibus
Vespri presieduti dall’Arcivescovo Mons. Leonardo D’Ascenzo
Nella diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie i monasteri di vita claustrale sono due: Monastero di San Ruggero delle suore benedettine e il Monastero di San Luigi delle sorelle povere di Santa Chiara.
Di seguito il messaggio per la Giornata pro Orantibus redatto da Madre Anna Lucia e sorelle e Madre Cristiana e sorelle, rispettivamente badessa del Monastero di San Ruggero e del Monastero di San Luigi.
La vita comtemplativa claustrale come luogo sinodale
«Anche quest'anno vogliamo raggiungervi con la nostra esperienza di vita claustrale che in questo giorno particolare è ricordata come presenza di offerta e dono in questa nostra Chiesa diocesana.
Siamo nel secondo anno del percorso sinodale che la Chiesa ci offre per costruire insieme percorsi che diano maggior luce ai nostri passi, che aprano sentieri nuovi, che ci orientino al dialogo con i 'nuovi mondi' presenti nei nostri territori.
La dimensione della nostra vita monastica, già sinodale nel suo modo di esprimersi e svolgersi, ci permette di presentarci con l'immagine di quei cantieri suggeriti dai nostri Vescovi, perché l'impegno evangelico della vita fraterna porta sempre sugli stipiti dei nostri spazi e tempi di vita quotidiana il cartello 'lavori in corso'. Siamo richiamate dal Pane che nutre e dalla Parola che illumina il cammino di ogni giorno alla responsabilità dell'accoglienza e dell'ospitalità che si gioca già tra le mura domestiche delle nostre case claustrali, prima di affacciarsi alla storia che bussa alle nostre porte.
È un passo di conversione della mente e del cuore l'abbattimento di quei muri dell'orgoglio che talvolta affaticano le nostre relazioni, per poter meglio condividere il frutto del nostro camminare insieme con la gente dei tanti tipi di villaggio che si approssima ai nostri monasteri; con tutti coloro che, lungo la strada della vita, sostano all'ombra della nostra preghiera alla ricerca di Dio.
Inseriti e sollecitati dal cammino sinodale della Chiesa e della Diocesi, tra i nostri monasteri di Barletta e Bisceglie, in quest'ultimo periodo è cresciuta la conoscenza e la stima reciproca: questo ci permette di continuare ad osare percorsi di comunione che facciano emergere la bellezza e la ricchezza delle somiglianze e delle diversità di cui i due Ordini, benedettino e francescano-clariano, sono portatori.
I nostri particolari carismi ci consentono di fare tesoro di ciò che ci fa sentire Sorelle, in una specularità di esperienza ed espressione che dà gioia all'incontro. Lo scambio e la condivisione consentono davvero un'apertura nuova che si riversa come bellezza nell'incontro con gli altri.
La stessa vita liturgica, pur nella diversità delle nostre tradizioni ed eredità spirituali, sa esprimere la sua tensione, mai esauribile, verso l'Unico Dio nel quale crediamo e per il quale viviamo.
Mentre, in questo tempo carico di difficoltà ed incognite, le nostre fraternità sono sempre più visitate da tanta ricerca spirituale e raggiunte da tanta richiesta di intercessione, sosteneteci anche voi con il vostro affetto e la vostra preghiera perché, se Aronne e Cur reggevano le braccia di Mosè nella sua preghiera a Dio, forse anche loro avranno avuto bisogno di sostegno.
Il circuito di bene che ci doniamo reciprocamente, realizzi nelle nostre città e nelle nostre chiese particolari, la visibilità dell'Amore del Padre presente fin nelle realtà più difficili, periferiche, emarginate.
La nostra preghiera e la nostra vicinanza vi raggiunga nelle vostre storie tanto care al Padre delle Misericordie che ha cura di ognuno di noi».