Cronaca
Morta dopo vaccino, genitori di 17enne barlettana denunciano il Ministro Lorenzin
Attendono da due anni il pagamento di un indennizzo
Barletta - venerdì 27 giugno 2014
10.07
Attendono il pagamento di un indennizzo da poco più di 15mila euro, già riconosciuto loro con sentenza di primo grado e d'appello. Questo il contenuto di una denuncia-querela presentata alla Procura della Repubblica di Roma dai genitori di una ragazza di Barletta, morta a 17 anni per le conseguenze di più vaccini che le erano stati somministrati sin da quando aveva un anno, nei confronti del ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, e di dirigenti dello stesso dicastero.
La denuncia-querela è stata presentata dall'avv. Francesco Terruli, del foro di Taranto, per conto della coppia, Luigi Giovanni Tupputi, di 51 anni, e Mariangela Dibenedetto, di 47 anni, genitori di Marianna, deceduta il 24 ottobre 2007. I genitori di Marianna, che hanno inutilmente tentato di ottenere il pagamento dell'indennizzo attraverso pignoramenti, ipotizzano nei confronti del ministro e dei dirigenti del ministero il reato di omissione di atti d'ufficio (art.328 del codice penale). Il nesso di causalità, viene ricordato nella denuncia, tra "le somministrazioni vaccinali e le conseguenti patologie neurologiche di cui era risultata affetta la minore Marianna Tupputi", era stato accertato già nel giudizio di primo grado con una consulenza tecnica eseguita da un medico legale e disposta dal Tribunale di Trani.
La sentenza di condanna in primo grado del ministero della Salute, che stabilisce anche l'indennizzo per i genitori della ragazza deceduta, è stata emessa il 18 aprile 2012, e confermata dalla Corte di appello di Bari, dopo ricorso dell'Avvocatura distrettuale dello Stato di Bari, il 24 aprile scorso.
La denuncia-querela è stata presentata dall'avv. Francesco Terruli, del foro di Taranto, per conto della coppia, Luigi Giovanni Tupputi, di 51 anni, e Mariangela Dibenedetto, di 47 anni, genitori di Marianna, deceduta il 24 ottobre 2007. I genitori di Marianna, che hanno inutilmente tentato di ottenere il pagamento dell'indennizzo attraverso pignoramenti, ipotizzano nei confronti del ministro e dei dirigenti del ministero il reato di omissione di atti d'ufficio (art.328 del codice penale). Il nesso di causalità, viene ricordato nella denuncia, tra "le somministrazioni vaccinali e le conseguenti patologie neurologiche di cui era risultata affetta la minore Marianna Tupputi", era stato accertato già nel giudizio di primo grado con una consulenza tecnica eseguita da un medico legale e disposta dal Tribunale di Trani.
La sentenza di condanna in primo grado del ministero della Salute, che stabilisce anche l'indennizzo per i genitori della ragazza deceduta, è stata emessa il 18 aprile 2012, e confermata dalla Corte di appello di Bari, dopo ricorso dell'Avvocatura distrettuale dello Stato di Bari, il 24 aprile scorso.