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Associazioni
Maxi-operazione Barletta, Libera «Lo Stato sta facendo la sua parte. Ora tocca a noi»
La nota dell’associazione
Barletta - mercoledì 12 novembre 2025
18.05 Comunicato Stampa
"Nella giornata di ieri, la sveglia nella città di Barletta l'ha suonata lo Stato.
Nel corso della mattinata, infatti, è stata eseguita una importante operazione, condotta dalla Polizia di Stato, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Trani, nella quale sono coinvolti noti sodalizi criminali. L'operazione ha permesso di smascherare un articolato sistema di riciclaggio e reimpiego di capitali di provenienza illecita dai quali risulta un'economia legale fortemente infiltrata e inquinata". Così il presidio Libera di Barletta.
"16 le persone coinvolte, tra cui 6 donne, e 6 le attività commerciali confiscate. E se da un lato non possiamo che complimentarci con la magistratura e le forze dell'ordine che con un grande lavoro investigativo sono riusciti a sgominare un vero e proprio meccanismo per infiltrarsi nel tessuto economico locale, dall'altro appare evidente che i clan non operavano da soli ma con la compiacenza e la collaborazione di consulenti e professionisti.
E allora siamo ancora più convinti che l'aspetto repressivo, se pur fondamentale, da solo non basta: è fondamentale agire in termini preventivi, di cultura, etica e corresponsabilità, dove ognuno fa la propria parte. Dopo il sit-in di martedì 28 ottobre presso la sede del comitato di quartiere 167 come risposta alla gambizzazione di Giuseppe Di Bari, è necessario che la comunità barlettana onesta continui a fare rete, creare momenti di conoscenza e approfondimento, necessari per scuotere le coscienze ed elaborare risposte condivise.
Crediamo sia altresì necessario creare un nuovo patto sociale fra le istituzioni e la grande parte sana della nostra città: imprenditori, società sportive, scuole, comunità parrocchiali, reti culturali tutte unite verso un cambio di rotta. Ogni quartiere ha bisogno di un nuovo slancio, nel quale ci sia maggior ascolto, spazi, progetti e iniziative di ampio respiro. La comunità tutta ha il dovere di essere parte attiva del cambiamento, ognuno con il suo ruolo e la propria professionalità: politica, istituzioni, associazioni, cittadini, uniti nell'attivare percorsi che mettano al centro la giustizia sociale per costruire insieme una visione della città a lungo termine più lungimirante e libera da mafie e corruzione.
Adesso tocca a tutte e tutti noi, nessuno escluso!"
Nel corso della mattinata, infatti, è stata eseguita una importante operazione, condotta dalla Polizia di Stato, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Trani, nella quale sono coinvolti noti sodalizi criminali. L'operazione ha permesso di smascherare un articolato sistema di riciclaggio e reimpiego di capitali di provenienza illecita dai quali risulta un'economia legale fortemente infiltrata e inquinata". Così il presidio Libera di Barletta.
"16 le persone coinvolte, tra cui 6 donne, e 6 le attività commerciali confiscate. E se da un lato non possiamo che complimentarci con la magistratura e le forze dell'ordine che con un grande lavoro investigativo sono riusciti a sgominare un vero e proprio meccanismo per infiltrarsi nel tessuto economico locale, dall'altro appare evidente che i clan non operavano da soli ma con la compiacenza e la collaborazione di consulenti e professionisti.
E allora siamo ancora più convinti che l'aspetto repressivo, se pur fondamentale, da solo non basta: è fondamentale agire in termini preventivi, di cultura, etica e corresponsabilità, dove ognuno fa la propria parte. Dopo il sit-in di martedì 28 ottobre presso la sede del comitato di quartiere 167 come risposta alla gambizzazione di Giuseppe Di Bari, è necessario che la comunità barlettana onesta continui a fare rete, creare momenti di conoscenza e approfondimento, necessari per scuotere le coscienze ed elaborare risposte condivise.
Crediamo sia altresì necessario creare un nuovo patto sociale fra le istituzioni e la grande parte sana della nostra città: imprenditori, società sportive, scuole, comunità parrocchiali, reti culturali tutte unite verso un cambio di rotta. Ogni quartiere ha bisogno di un nuovo slancio, nel quale ci sia maggior ascolto, spazi, progetti e iniziative di ampio respiro. La comunità tutta ha il dovere di essere parte attiva del cambiamento, ognuno con il suo ruolo e la propria professionalità: politica, istituzioni, associazioni, cittadini, uniti nell'attivare percorsi che mettano al centro la giustizia sociale per costruire insieme una visione della città a lungo termine più lungimirante e libera da mafie e corruzione.
Adesso tocca a tutte e tutti noi, nessuno escluso!"
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