Mascherine e prudenza per il ritorno delle processioni del Venerdì Santo
Riti unici a Barletta, espressione di una sentita pietà popolare: presentato il programma
Alla conferenza stampa di presentazione erano presenti Don Francesco Fruscio, Arciprete della Concattedrale di Santa Maria Maggiore, Don Rino Mastrodomenico, Cerimoniere capitolare, Victor Rivera Magos, Storico (Università di Foggia) e Riccardo Losappio, Direttore Ufficio diocesano cultura e comunicazioni sociali.
Il ritorno delle processioni dopo la pandemia
«Siamo cresciuti con queste tradizioni popolari, le sentiamo nel nostro DNA. Il Venerdì Santo si crea un vero spirito di comunione» ha spiegato Don Rino Mastrodomenico, che ha sottolineato l'unicità dei riti che viviamo a Barletta. «Mentre nelle altre città le processioni seguono dei segni materiali, come statue e icone sacre, la processione di Barletta segue invece il segno per eccellenza, l'Eucarestia, come principale sorgente della Fede».Domenica scorsa a Barletta si è svolta la prima processione post Covid nell'intera Diocesi, dedicata alla Reliquia della Sacra Spina. A partire da questa domenica 10 aprile 2022, Domenica delle Palme, cominceranno i riti della Settimana Santa.
Il momento più atteso dalla cittadinanza avverrà a partire dalle ore 13.30 del Venerdì Santo, 15 aprile 2022, con la processione eucaristico-penitenziale che partirà come di consueto dalla Cattedrale di Santa Maria Maggiore, a cui seguirà l'omelia del vescovo in Piazza Plebiscito. La seconda processione, quella dedicata al Santo Legno della Croce, partirà invece la sera dello stesso giorno alle ore 20.00 dalla Basilica del Santo Sepolcro.
La valenza storica e il rinnovo del "Voto" del 1656
Presente alla conferenza stampa anche lo storico barlettano Victor Rivera Magos, che ha ricordato non solo «la particolarità dei culti che non si ritrovano in altre parti del Mezzogiorno», ma anche la valenza storica di questi riti, alcuni dei quali risalgono addirittura agli inizi del '300.Ma il legame più forte è quello con il "Voto" del 1656, motivo per cui la città di Barletta si impegnò a rinnovare l'omaggio al Sacramento come pegno per la liberazione dalla peste.
Nel rogito notarile dell'epoca, con cui venne formalizzato il "Voto", si legge infatti:
"…facciamo voto e giuriamo, intendendo di obbligare a tal voto e giuramento le nostre vite e di tutti i nostri cittadini presenti e futuri, di far fabbricare un trofeo delle divine misericordie, acciò sia questa città libera dal contagio: una Cassa o una urna d'argento di valore di scudi duecento, nel quale si debba portare in processione per la città il Santissimo Sacramento il Venerdì Santo a sera".
Consigliate le mascherine anche in strada
«In sintonia con quanto indicato dai Vescovi pugliesi e dal nostro Vescovo mons. D'Ascenzo, possiamo racchiudere tutto in una parola: prudenza. I contagi non sono cessati, quindi invitiamo coloro che parteciperanno alle processioni a indossare la mascherina». Sono state le parole di Don Francesco Fruscio, Arciprete della Concattedrale.
Nel corso delle celebrazioni in chiesa, secondo le indicazioni dell'arcivescovo, sarà obbligatorio indossare le mascherine FFP2. Per quanto riguarda invece le processioni, pur non essendoci un obbligo, è fortemente consigliata la mascherina anche a tutti i fedeli che saranno presenti lungo le strade e le piazze. I confratelli, i parroci e tutti coloro che parteciperanno attivamente alle processioni indosseranno la mascherina.
Per scoraggiare assembramenti sarà inoltre predisposto un servizio d'ordine da parte del Comune di Barletta, con il coinvolgimento della Polizia locale e delle associazioni di volontariato. In particolare in piazza Plebiscito il Comune di Barletta, d'intesa con il Commissario straordinario Francesco Alecci, provvederà alla distribuzione gratuita di mascherine. «La prima attenzione che la Chiesa deve avere è il Bene, quindi la salute e la vita delle persone» ha concluso don Francesco Fruscio.