
Politica
Marcello Lanotte: «Chi oggi parla di speculazione edilizia, ieri costruiva senza garantire servizi a Barletta»
La nota del segretario provinciale e neo eletto consigliere regionale azzurro
Barletta - martedì 16 dicembre 2025
18.26 Comunicato Stampa
«Le posizioni sull'urbanistica a Barletta del Segretario e Consigliere regionale del Partito Democratico, Domenico De Santis, riportano alla mente la "doppiezza togliattina". Al Segretario regionale del PD qualcuno dovrebbe spiegare di chi sono le responsabilità della mancata realizzazione di urbanizzazioni sulle aree delle B5 e sopratutto chiarire che il Comune (in quegli anni imperavano coalizioni di sinistra centro a Barletta) ha incassato gli oneri dai privati, ma senza completare espropri e senza mai realizzare le urbanizzazioni oggi invocate a gran voce da chi è smemorato o intellettualmente omissivo nei confronti dei barlettani». Così il segretario provinciale e neo-eletto consigliere regionale di Forza Italia, Marcello Lanotte.
«Il modello di città della sinistra è stato per trenta lunghi anni quello della Zona 167, quella sì una colata di cemento indiscriminata, mai supportata da scuole, verde pubblico e parcheggi a sufficienza. Ed è proprio in questa parte della città che gli sforzi della nostra Amministrazione comunale di centrodestra si sono concentrati, per rimediare ai danni della sinistra. In quel quartiere, infatti, verranno completate - entro il 2027 - scuole primarie, una piscina comunale, diverse aree a parcheggio attrezzate e servizi di vario tipo. Dov'erano i novelli questurini della sinistra in salsa barlettana quando la Zona 167 era priva di questa visione?
E ancora, al Segretario regionale del PD, verrebbe da chiedergli come mai a Bari, che ha un Piano Regolatore vecchio di cinquant'anni, non si è approvato il PUG prima di consentire l'edificazione di grattacieli in Via Amendola, cambi di destinazione d'uso di alberghi in costruzioni residenziali, capannoni in palazzi e, addirittura, anche l'abbattimento di due storici teatri per costruire altrettanti condomini?
Visto che suggerisce a noi di attendere prima l'approvazione del PUG, come mai questa stessa sensibilità non si è realizzata a Bari, roccaforte del PD? Noi, invece, abbiamo scelto la strada della parità di trattamento della proprietà privata a fronte delle inadempienze di chi ha amministrato prima di noi, oltre che di preservare i barlettani da contenziosi legali in cui già siamo risultati soccombenti in fattispecie analoghe. In sostanza, vorremmo evitare che i cittadini continuino ad essere doppiamente beffati, perchè da un lato costretti a sopportare luoghi abbandonati e scarsamente decorosi nel cuore della città e dall'altro a pagare spese legali di contenziosi ormai consolidati in ambito giurisprudenziale.
Quanto al PUG, speriamo che entro la fine dell'anno, come da volontà innanzitutto del Sindaco Cannito e poi di tutto il centrodestra barlettano, si riprenda speditamente il cammino verso una pianificazione che trasformi e modernizzi una città sventrata da varianti approvate negli anni da una sola parte politica. E se a Desantis non hanno detto di quale parte politica si tratta, possiamo dirlo noi, senza timore di essere smentiti: è quella antesignana proprio dell'attuale Partito Democratico.
La Barletta che noi vogliamo è quella rappresentata dalla parte laboriosa della città, quella che produce e costruisce benessere e servizi. Non quella dell'odio, del sospetto infondato, delle chiacchiere e delle polemiche infruttuose».
«Il modello di città della sinistra è stato per trenta lunghi anni quello della Zona 167, quella sì una colata di cemento indiscriminata, mai supportata da scuole, verde pubblico e parcheggi a sufficienza. Ed è proprio in questa parte della città che gli sforzi della nostra Amministrazione comunale di centrodestra si sono concentrati, per rimediare ai danni della sinistra. In quel quartiere, infatti, verranno completate - entro il 2027 - scuole primarie, una piscina comunale, diverse aree a parcheggio attrezzate e servizi di vario tipo. Dov'erano i novelli questurini della sinistra in salsa barlettana quando la Zona 167 era priva di questa visione?
E ancora, al Segretario regionale del PD, verrebbe da chiedergli come mai a Bari, che ha un Piano Regolatore vecchio di cinquant'anni, non si è approvato il PUG prima di consentire l'edificazione di grattacieli in Via Amendola, cambi di destinazione d'uso di alberghi in costruzioni residenziali, capannoni in palazzi e, addirittura, anche l'abbattimento di due storici teatri per costruire altrettanti condomini?
Visto che suggerisce a noi di attendere prima l'approvazione del PUG, come mai questa stessa sensibilità non si è realizzata a Bari, roccaforte del PD? Noi, invece, abbiamo scelto la strada della parità di trattamento della proprietà privata a fronte delle inadempienze di chi ha amministrato prima di noi, oltre che di preservare i barlettani da contenziosi legali in cui già siamo risultati soccombenti in fattispecie analoghe. In sostanza, vorremmo evitare che i cittadini continuino ad essere doppiamente beffati, perchè da un lato costretti a sopportare luoghi abbandonati e scarsamente decorosi nel cuore della città e dall'altro a pagare spese legali di contenziosi ormai consolidati in ambito giurisprudenziale.
Quanto al PUG, speriamo che entro la fine dell'anno, come da volontà innanzitutto del Sindaco Cannito e poi di tutto il centrodestra barlettano, si riprenda speditamente il cammino verso una pianificazione che trasformi e modernizzi una città sventrata da varianti approvate negli anni da una sola parte politica. E se a Desantis non hanno detto di quale parte politica si tratta, possiamo dirlo noi, senza timore di essere smentiti: è quella antesignana proprio dell'attuale Partito Democratico.
La Barletta che noi vogliamo è quella rappresentata dalla parte laboriosa della città, quella che produce e costruisce benessere e servizi. Non quella dell'odio, del sospetto infondato, delle chiacchiere e delle polemiche infruttuose».
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