Politica
Mancato aumento Tari, il Movimento 5 Stelle: «Le soluzioni sono tante, serve agire per tempo»
La nota dei pentastellati
Barletta - sabato 29 giugno 2024
10.54
«La politica barlettana sta toccando in questi ultimi giorni livelli di bassezza inediti, tra accuse personali, ipocrisie e menzogne che non contribuiscono di certo a ristabilire la giusta fiducia tra cittadini e politica, che gli ultimi dati sull'affluenza alle urne evidenziano in forte crisi. Ieri in Consiglio Comunale è andato in scena l'ennesimo rimpallo di accuse spicciole messo in atto da una maggioranza sempre più divisa: il terreno di scontro è stato nuovamente la TARI, un argomento particolarmente delicato perché mette mano direttamente nelle tasche dei contribuenti». Così il responsabile territoriale del Movimento 5 Stelle, Luca Savella.
«Meno di un anno fa erano già stati percepiti aumenti dell'imposta comunale: mentre il Sindaco ripeteva il mantra di non aver stabilito nessun aumento, il gruppo territoriale del Movimento 5 Stelle gli faceva notare che la sua amministrazione, diversamente dalle scelte operate dal commissario prefettizio Francesco Alecci, non aveva confermato le agevolazioni TARI a sostegno alle famiglie più in difficoltà.
Dopo qualche mese la storia si ripete ma questa volta il Sindaco e la sua maggioranza hanno scelto di attingere alle casse comunali per assorbire un aumento disposto dall'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA). La mossa però non sembra particolarmente furba perché, se è vero che i cittadini non vedranno aumentare l'imposta annuale, è altrettanto vero che usufruiranno di 1,2 milioni di euro di servizi in meno che potevano essere destinati alla cura del verde o al ripristino del manto stradale.
Ma questi costi non potranno gravare a lungo sulle casse comunali: verrà prima o poi il momento di aumentare la Tari come già accaduto, senza grandi clamori, in altre città d'Italia e nella stessa BAT. Già si prospetta all'orizzonte un ulteriore esborso di circa 2,5 mln a causa di un provvedimento della Regione Puglia bocciato dal Consiglio di Stato.
Allora cosa si può fare? Tanto, come spiegato in Consiglio Comunale dagli esponenti del Partito Democratico e di Coalizione Civica e come sostenuto da tempo dalle associazioni ambientaliste quali Italia Nostra, Legambiente e WWF. Serve innanzitutto passare al sistema di tariffazione puntuale, che premia le famiglie che aumentano la differenziata e riducono il conferimento in discarica. È infatti dimostrato che nei Comuni nei quali viene applicata la tariffazione puntuale sono stati ottenuti ottimi risultati, non solo in termini di tutela dell'ambiente e della salute, ma anche economici, con un abbattimento dei costi di smaltimento. A Barletta invece la raccolta differenziata arranca: i cittadini sono stufi perché la buona volontà nel differenziare non viene premiata, anzi…
È necessaria poi una seria lotta all'evasione fiscale, perseguendo tutti quei furbetti (e sono tanti) che riescono a eludere il pagamento della tassa cittadina: se tutti pagano la spesa a famiglia risulterà sensibilmente più bassa.
Sono soluzioni a portata di mano già attuate in altre città: invece l'unica soluzione proposta dal Centrodestra per risolvere il problema sarebbe la realizzazione di nuovi inceneritori per "chiudere il ciclo dei rifiuti". Ci fa onestamente specie vederli al fianco dei cittadini arrabbiati quando si tratta di lottare per l'ambiente, per poi boicottare innovativi modelli di raccolta e chiedere la realizzazione di nuovi impianti di combustione salvo poi fare le barricate quando vengono realizzate "sotto casa nostra". Il Movimento 5 Stelle in molti comuni italiani si è fatto promotore di iniziative che vanno in questa direzione. Alle nuove discariche e ai nuovi inceneritori che propone il Centrodestra barlettano noi rispondiamo con la tariffazione puntuale e la lotta all'evasione e siamo certi che tra forze politiche, associazioni e semplici cittadini, in tanti siano disposti a lavorare con noi per arrivare a questo risultato. Alle aberrazioni ecologiche che propone l'amministrazione Cannito e la sua maggioranza, noi rispondiamo con proposte specifiche, misurabili e attuabili che vanno nella direzione della tutela dell'ambiente, della salute e della salvaguardia del nostro futuro».
«Meno di un anno fa erano già stati percepiti aumenti dell'imposta comunale: mentre il Sindaco ripeteva il mantra di non aver stabilito nessun aumento, il gruppo territoriale del Movimento 5 Stelle gli faceva notare che la sua amministrazione, diversamente dalle scelte operate dal commissario prefettizio Francesco Alecci, non aveva confermato le agevolazioni TARI a sostegno alle famiglie più in difficoltà.
Dopo qualche mese la storia si ripete ma questa volta il Sindaco e la sua maggioranza hanno scelto di attingere alle casse comunali per assorbire un aumento disposto dall'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA). La mossa però non sembra particolarmente furba perché, se è vero che i cittadini non vedranno aumentare l'imposta annuale, è altrettanto vero che usufruiranno di 1,2 milioni di euro di servizi in meno che potevano essere destinati alla cura del verde o al ripristino del manto stradale.
Ma questi costi non potranno gravare a lungo sulle casse comunali: verrà prima o poi il momento di aumentare la Tari come già accaduto, senza grandi clamori, in altre città d'Italia e nella stessa BAT. Già si prospetta all'orizzonte un ulteriore esborso di circa 2,5 mln a causa di un provvedimento della Regione Puglia bocciato dal Consiglio di Stato.
Allora cosa si può fare? Tanto, come spiegato in Consiglio Comunale dagli esponenti del Partito Democratico e di Coalizione Civica e come sostenuto da tempo dalle associazioni ambientaliste quali Italia Nostra, Legambiente e WWF. Serve innanzitutto passare al sistema di tariffazione puntuale, che premia le famiglie che aumentano la differenziata e riducono il conferimento in discarica. È infatti dimostrato che nei Comuni nei quali viene applicata la tariffazione puntuale sono stati ottenuti ottimi risultati, non solo in termini di tutela dell'ambiente e della salute, ma anche economici, con un abbattimento dei costi di smaltimento. A Barletta invece la raccolta differenziata arranca: i cittadini sono stufi perché la buona volontà nel differenziare non viene premiata, anzi…
È necessaria poi una seria lotta all'evasione fiscale, perseguendo tutti quei furbetti (e sono tanti) che riescono a eludere il pagamento della tassa cittadina: se tutti pagano la spesa a famiglia risulterà sensibilmente più bassa.
Sono soluzioni a portata di mano già attuate in altre città: invece l'unica soluzione proposta dal Centrodestra per risolvere il problema sarebbe la realizzazione di nuovi inceneritori per "chiudere il ciclo dei rifiuti". Ci fa onestamente specie vederli al fianco dei cittadini arrabbiati quando si tratta di lottare per l'ambiente, per poi boicottare innovativi modelli di raccolta e chiedere la realizzazione di nuovi impianti di combustione salvo poi fare le barricate quando vengono realizzate "sotto casa nostra". Il Movimento 5 Stelle in molti comuni italiani si è fatto promotore di iniziative che vanno in questa direzione. Alle nuove discariche e ai nuovi inceneritori che propone il Centrodestra barlettano noi rispondiamo con la tariffazione puntuale e la lotta all'evasione e siamo certi che tra forze politiche, associazioni e semplici cittadini, in tanti siano disposti a lavorare con noi per arrivare a questo risultato. Alle aberrazioni ecologiche che propone l'amministrazione Cannito e la sua maggioranza, noi rispondiamo con proposte specifiche, misurabili e attuabili che vanno nella direzione della tutela dell'ambiente, della salute e della salvaguardia del nostro futuro».