Servizi sociali
Mamma e figlia, insieme in ospedale: la storia condivisa da Asl BT
La donna, accudendo la figlia positiva al Covid, è stata assistita per un'altra patologia
Barletta - mercoledì 2 dicembre 2020
9.34 Comunicato Stampa
«Le chiameremo Chiara e Serena e ci diremo che hanno 50 e 20 anni. Perché età e nomi hanno poca importanza. Quello che importa è la loro storia». Lo riporta il canale social della Asl BT.
«Chiara e Serena sono mamma e figlia e hanno avuto l'una bisogno dell'altra. Serena si è ammalata di Covid, non si sa come. Febbre e mal di pancia, poi il pronto soccorso e poi il ricovero. Ma Serena ha sempre bisogno della sua mamma che è negativa al Covid. Da sola in ospedale non può stare. Una storia semplice, solo nella forma però, perché nella sostanza le cose a volte si complicano enormemente. La richiesta di poter assistere sua figlia è rimbalza da una scrivania a un'altra per diventare immediatamente un "si". Ad accoglierle è stato un reparto di quelli riconvertiti nell'arco di poche ore. Tutto sembrava procedere bene (Serena sta sempre meglio) fino a quando Chiara, la mamma, non ha cominciato a stare male. "Sintomi riconducibili al covid", si sono detti subito i medici poi smentiti da un tampone negativo. Gli esami del sangue hanno evidenziato un quadro più complesso.
"I troppi impegni di mamma non mi hanno consentito negli ultimi anni di prendermi troppa cura di me, di fare anche dei semplici controlli - racconta Chiara - per fortuna questo episodio acuto è arrivato proprio ora che sono in ospedale con mia figlia". Lo sottolineano anche i clinici: "abbiamo avuto la possibilità di intervenire subito".
"Le nostre storie sono intrecciate - aggiunge Chiara - abbiamo l'una bisogno dell'altra e insieme affronteremo anche questa storia, grazie all'aiuto e al sostegno degli operatori sanitari e di tutti quelli che ci aspettano a casa"».
«Chiara e Serena sono mamma e figlia e hanno avuto l'una bisogno dell'altra. Serena si è ammalata di Covid, non si sa come. Febbre e mal di pancia, poi il pronto soccorso e poi il ricovero. Ma Serena ha sempre bisogno della sua mamma che è negativa al Covid. Da sola in ospedale non può stare. Una storia semplice, solo nella forma però, perché nella sostanza le cose a volte si complicano enormemente. La richiesta di poter assistere sua figlia è rimbalza da una scrivania a un'altra per diventare immediatamente un "si". Ad accoglierle è stato un reparto di quelli riconvertiti nell'arco di poche ore. Tutto sembrava procedere bene (Serena sta sempre meglio) fino a quando Chiara, la mamma, non ha cominciato a stare male. "Sintomi riconducibili al covid", si sono detti subito i medici poi smentiti da un tampone negativo. Gli esami del sangue hanno evidenziato un quadro più complesso.
"I troppi impegni di mamma non mi hanno consentito negli ultimi anni di prendermi troppa cura di me, di fare anche dei semplici controlli - racconta Chiara - per fortuna questo episodio acuto è arrivato proprio ora che sono in ospedale con mia figlia". Lo sottolineano anche i clinici: "abbiamo avuto la possibilità di intervenire subito".
"Le nostre storie sono intrecciate - aggiunge Chiara - abbiamo l'una bisogno dell'altra e insieme affronteremo anche questa storia, grazie all'aiuto e al sostegno degli operatori sanitari e di tutti quelli che ci aspettano a casa"».