Cronaca
Malavita e compro oro, il 15% degli esercizi è coinvolto
L’intervento del Consiglio Regionale: impegno comune per la regolarità
Puglia - mercoledì 15 gennaio 2014
Onofrio Introna, presidente del Consiglio della regione Puglia, è intervenuto nell'incontro con la delegazione dell'Antico, Associazione nazionale di tutela degli esercenti che acquistano al dettagli metalli preziosi e oggetti di valore. Introna ha infatti sostenuto l'importanza di comprendere la portata del fenomeno dei compro oro, per garantire il corretto sviluppo delle attività oneste e debellare quelli che sono invece gli atteggiamenti disonesti. Dopo un primo contatto tra l'ufficio consiliare di presidenza con Federpreziosi e Unioncamere, si è avviata la ricognizione, il presidente ha ribadito l'intenzione di valutare quali siano le attività del settore che rispettino le regole di correttezza commerciale e quelle che invece esulino dai codici comportamentali più indicati.
Il settore dei compro oro, soprattutto negli ultimi anni di crisi economica, ha seguito una crescita vertiginosa, inoltre, nonostante la maggior parte degli appartenenti alla categoria agisca in piena onestà, preoccupa che, come attestato dalla Guardia di Finanza, il 15% degli esercizi italiani in questo settore sia contiguo alla malavita, il dato è stato infatti appurato dall'operazione Gold Scrap, contro l'evasione fiscale nel settore. "Servono - come ha detto Introna - chiarezza e tracciabilità, norme più precise, tanto per il conferimento del prezioso che per il pagamento in cambio. Si potrebbe introdurre l'obbligo di fotografare l'oggetto, ridurre l'impiego esclusivo di contanti ed intervenire sulla pubblicità: dovrà essere meno ingannevole e molto chiara sul prezzo dell'oro. È evidente che i '50 euro a grammo' si limitano all'oro puro: andrebbe esposto ben visibile un listino sulle differenze di prezzo per l'oro di pregio minore".
Chiarezza e onestà, anche e soprattutto nel rispetto dei cittadini che in un periodo di grandi difficoltà, rinunce e disavventure, sono costretti a dare via oggetti cari e preziosi ricordi. L'attenzione degli stessi esercenti nel settore della compravendita dei preziosi, potrebbe ridurre drasticamente il numero di scippi e furti, importante in questo senso sarà anche l'intervento preventivo della regione, con la presentazione di una proposta di legge o con un intervento diretto.
Il settore dei compro oro, soprattutto negli ultimi anni di crisi economica, ha seguito una crescita vertiginosa, inoltre, nonostante la maggior parte degli appartenenti alla categoria agisca in piena onestà, preoccupa che, come attestato dalla Guardia di Finanza, il 15% degli esercizi italiani in questo settore sia contiguo alla malavita, il dato è stato infatti appurato dall'operazione Gold Scrap, contro l'evasione fiscale nel settore. "Servono - come ha detto Introna - chiarezza e tracciabilità, norme più precise, tanto per il conferimento del prezioso che per il pagamento in cambio. Si potrebbe introdurre l'obbligo di fotografare l'oggetto, ridurre l'impiego esclusivo di contanti ed intervenire sulla pubblicità: dovrà essere meno ingannevole e molto chiara sul prezzo dell'oro. È evidente che i '50 euro a grammo' si limitano all'oro puro: andrebbe esposto ben visibile un listino sulle differenze di prezzo per l'oro di pregio minore".
Chiarezza e onestà, anche e soprattutto nel rispetto dei cittadini che in un periodo di grandi difficoltà, rinunce e disavventure, sono costretti a dare via oggetti cari e preziosi ricordi. L'attenzione degli stessi esercenti nel settore della compravendita dei preziosi, potrebbe ridurre drasticamente il numero di scippi e furti, importante in questo senso sarà anche l'intervento preventivo della regione, con la presentazione di una proposta di legge o con un intervento diretto.