La città
«Mai più lavoro nero a Barletta»: la proposta di Potere al Popolo
«Attraverso l'adozione della delibera 100, la concessione di suolo pubblico sarà inibita o revocata»
Barletta - venerdì 12 aprile 2019
Comunicato Stampa
«Il percorso amministrativo, presso il Comune di Barletta, della delibera 100 del Comune di Napoli, che inibisce la concessione di suolo pubblico a tutti coloro che sfruttano il lavoro dei propri dipendenti, procede spedito - scrive in una nota Cosimo D. Matteucci, referente di Potere al Popolo Barletta».
«La proposta di PaP Barletta, dopo il vaglio della III Commissione Consiliare Permanente "Affari Generali ed Istituzionali", presieduta dall'Avv. Pier Paolo Grimaldi approda alla II Commissione Consiliare Permanente "Attività Produttive e sviluppo economico e lavoro" che curerà il successivo iter procedimentale. Ringraziamo il Presidente della IlI Commissione Avv. Grimaldi e tutti i suoi componenti per il sostegno e la condivisione, dando seguito all'impulso da parte dello stesso Sindaco Cannito, che si era impegnato a promuoverne l'adozione fin dalla campagna elettorale.
Ricordiamo che in campagna elettorale si erano espressi a favore dell'adozione di questa delibera anche i candidati Michelangelo Filannino per il M5S, Carmine Doronzo per la Coalizione civica e Dino Delvecchio per il PD-MDP, per cui il suo approdo in Consiglio comunale non potrà che avvenire tra i migliori auspici per la sua approvazione. Barletta, dopo Napoli, sarà così il secondo comune in Italia a dotarsi di uno strumento importantissimo per il contrasto del lavoro nero, irregolare e sottopagato, sulla base di un principio tanto importante quanto elementare: l'amministrazione pubblica non può e non deve consentire che i beni pubblici siano concessi in uso a datori di lavoro senza scrupoli che lucrino sfruttando il lavoro dei propri dipendenti, sottopagandoli o non adempiendo agli obblighi previdenziali connessi alla regolare assunzione. In questi casi, infatti, grazie all'adozione della delibera, la concessione di suolo pubblico sarà inibita o revocata.
Il passaggio successivo all'approvazione della delibera sarà la stipulazione di un protocollo di intesa con l'Ispettorato del lavoro, che materialmente eseguirà i controlli, sulla scorta di quanto già avvenuto a Napoli. Restiamo in attesa della convocazione da parte di Luigi Dimonte, presidente della II Commissione Consiliare Permanente "Attività Produttive e sviluppo economico e lavoro", certi della condivisione e della prosecuzione del proficuo lavoro che finora è stato fatto e per il quale ringraziamo. Grazie a tutti coloro che collaboreranno al fine di raggiungere questo importante risultato, nella consapevolezza che il rispetto della legislazione del lavoro sia un valore imprescindibile, che può generare effetti virtuosi, non soltanto economici, per tutta la comunità».
«La proposta di PaP Barletta, dopo il vaglio della III Commissione Consiliare Permanente "Affari Generali ed Istituzionali", presieduta dall'Avv. Pier Paolo Grimaldi approda alla II Commissione Consiliare Permanente "Attività Produttive e sviluppo economico e lavoro" che curerà il successivo iter procedimentale. Ringraziamo il Presidente della IlI Commissione Avv. Grimaldi e tutti i suoi componenti per il sostegno e la condivisione, dando seguito all'impulso da parte dello stesso Sindaco Cannito, che si era impegnato a promuoverne l'adozione fin dalla campagna elettorale.
Ricordiamo che in campagna elettorale si erano espressi a favore dell'adozione di questa delibera anche i candidati Michelangelo Filannino per il M5S, Carmine Doronzo per la Coalizione civica e Dino Delvecchio per il PD-MDP, per cui il suo approdo in Consiglio comunale non potrà che avvenire tra i migliori auspici per la sua approvazione. Barletta, dopo Napoli, sarà così il secondo comune in Italia a dotarsi di uno strumento importantissimo per il contrasto del lavoro nero, irregolare e sottopagato, sulla base di un principio tanto importante quanto elementare: l'amministrazione pubblica non può e non deve consentire che i beni pubblici siano concessi in uso a datori di lavoro senza scrupoli che lucrino sfruttando il lavoro dei propri dipendenti, sottopagandoli o non adempiendo agli obblighi previdenziali connessi alla regolare assunzione. In questi casi, infatti, grazie all'adozione della delibera, la concessione di suolo pubblico sarà inibita o revocata.
Il passaggio successivo all'approvazione della delibera sarà la stipulazione di un protocollo di intesa con l'Ispettorato del lavoro, che materialmente eseguirà i controlli, sulla scorta di quanto già avvenuto a Napoli. Restiamo in attesa della convocazione da parte di Luigi Dimonte, presidente della II Commissione Consiliare Permanente "Attività Produttive e sviluppo economico e lavoro", certi della condivisione e della prosecuzione del proficuo lavoro che finora è stato fatto e per il quale ringraziamo. Grazie a tutti coloro che collaboreranno al fine di raggiungere questo importante risultato, nella consapevolezza che il rispetto della legislazione del lavoro sia un valore imprescindibile, che può generare effetti virtuosi, non soltanto economici, per tutta la comunità».