Maffei, «Con la mia nuova giunta Barletta riparte. Finalmente»

«Dopo lunghi mesi di attesa Barletta ha finalmente il suo bilancio approvato e una nuova Giunta in grado di lavorare agli obiettivi finali del mio mandato amministrativo. Nonostante tutto devo ringraziare la mia città. Non è facile comprendere, per chi sta fuori dalle logiche della politica e della amministrazione, quanto accaduto in questi ultimi tempi. Io stesso in alcune occasioni stentavo a capire. Ma la città, con i suoi malumori, le sue critiche anche feroci, i suoi legittimi punti di vista su questioni apparentemente incomprensibili, ha vissuto questi momenti con compostezza, sapendo attendere e offrendo un punto di vista differente anche a chi frequenta abitualmente Palazzo di Città».

«Ho preso un gavettone e me lo sono tenuto anche se pensavo che non dovesse essere destinato a me. Fare il Sindaco significa avere delle responsabilità amministrative e rappresentare anche chi non la pensa come te. Fare il Sindaco, però, significa anche avere delle responsabilità politiche. In tempi come questi, nei quali alla politica si stenta a dare fiducia, comprendo che si abbia difficoltà a capire. Io, però, non ho mai smesso di credere nella Politica, quella con la P maiuscola. In questo sta il senso per l'attesa della nomina della nuova Giunta. Bisognava avere pazienza, ascoltare tutte le istanze politiche, capire, comprendere, mediare, soprattutto in un momento come questo, nel quale il governo nazionale in un sol colpo butta fuori chi non la pensa allo stesso modo, dimostrando scarsa considerazione per la Politica e, conseguentemente, per la Democrazia. É la Politica la forma di democrazia alla quale i cittadini delegano i progetti per il futuro della propria città e dei propri territori; progetti che sono anche quelli per i loro figli».

«Era necessario, dunque, avere una Giunta che sapesse che i prossimi mesi, quelli che chiuderanno questi cinque anni del mio mandato, saranno fondamentali per Barletta. Ci saranno grandi momenti di elaborazione urbana: dal confronto sul PUG (Piano Urbanistico Generale) per il disegno della città dei prossimi quindici anni, all'attuazione dei PIRP ed alla definizione delle questioni riguardanti la zona 167, per continuare col Contratto di Quartiere II sottoscritto da me e dal Presidente Vendola. Si aprirà il cantiere per l'adeguamento dello stadio Puttilli per accogliere il Barletta tornato finalmente in C1, la minima aspirazione per una città che in tempi brevissimi deve mirare alla serie B! Nei prossimi giorni, per cominciare, sarà adeguato l'impianto di videosorveglianza dello stadio. La fontana della Stazione, pur con qualche ritardo dovuto alle necessità del restauro, sarà riaperta tra pochi giorni e tornerà a zampillare. Avremo la possibilità di volare a Parigi con De Nittis e, come assaggio, a settembre godremo di un suo splendido quadro, "La Signora col cane", a Palazzo Della Marra: tutti, nessuno escluso! Tra pochi mesi sarà inaugurata la chiusura del primo passaggio a livello con il ponte sulla ferrovia sulla strada delle Salinelle e anche i lavori che porteranno all'eliminazione dei due passaggi a livello di via Andria e via Vittorio Veneto partiranno a brevissimo. Ancora: dall'inizio del 2011 inizieremo i lavori per l'interramento degli elettrodotti».

«Sono le cose che avevo promesso e Barletta non può pensare che lo abbia scordato. Ma come tutte le cose fatte bene, per il Bene della città, richiedevano tempo e attente valutazioni. Ora ci siamo, con il ritardo, non da me dipeso, dovuto anche all'approvazione del bilancio, e si partirà! I nuovi Assessori, tutte persone capaci e che godono della mia fiducia, lavoreranno con me per Barletta. Insieme! La Politica è anche questo: saper attendere e valutare per non trovarsi, poi, a stupirsi di qualcosa fatta male. Credo, in questo, di avercela messa tutta e, con me, tutti coloro che mi hanno dato una mano. Dai miei alleati di coalizione (in Consiglio ed in Giunta) sino alla gente comune che incontravo per strada e mi suggeriva alternative o, semplicemente, mi dava una pacca sulla spalla, spingendomi a insistere. Per questo ringrazio la mia città, pregando tutti, da ora in poi, di mantenere la stessa attenzione, perchè io so che il mio operato è mirato a fare il meglio per tutti».