Religioni
Madre Maria Ruggerina Cassatella è tornata alla casa del Padre
Era Abbadessa Emerita del Monastero di San Ruggero
Barletta - giovedì 21 novembre 2019
9.27 Comunicato Stampa
Nel pomeriggio di ieri del 20 novembre, vigilia della memoria liturgica della Presentazione di Maria SS. al Tempio e della "Giornata pro orantibus" che la Chiesa dedica alle Claustrali, dopo una lunga malattia accettata con spirito sereno spirito di fede, è deceduta all'età di 86 anni Madre M. Ruggerina Cassatella, Abbadessa emerita del Monastero San Ruggero di Barletta.
La liturgia esequiale si terrà venerdì 22 novembre, a Barletta, nella Chiesa del Monastero, alle ore 16.00. A presiederla sarà l'Arcivescovo Mons. Leonardo D'Ascenzo.
Di seguito un ritratto biografico della consacrata, redatto da Mons Sabino Lattanzio, già confessore delle Monache di San Ruggero.
Madre Maria Ruggerina Cassatella, al secolo Lucia, è nata a Barletta il 16 settembre 1933 da una famiglia benestante e di solidi principi morali e religiosi. Originaria della Parrocchia di San Giacomo Maggiore, maturò la sua vocazione alla vita religiosa sotto la guida spirituale del servo di Dio don Ruggero Caputo, a favore del quale, in data 11 luglio 2006, depose durante la Fase Diocesana della Causa di Canonizzazione. Di lui ha affermato: "Dietro la sua vita c'era un cuore uniformato al cuore di Cristo".
E' entrata nel monastero delle Claustrali Benedettine Celestine di San Ruggero il 2 febbraio 1953, dopo essere stata provata e ostacolata da sua madre, che non voleva distaccarsi dall'unica figlia tra tanti fratelli. In Monastero ha ricoperto cariche di responsabilità, come quella di priora, di insegnante e di direttrice della Scuola Privata Materna ed Elementare "San Ruggiero". Grazie alla sua preparazione culturale, ha ordinato l'archivio storico e la biblioteca monastica.
Inoltre Madre Ruggerina è stata per lunghi anni segretaria della Federazione dei Monasteri delle Benedettine Celestine, affiancando validamente la prima Madre Presidente, Madre Maria Filomena Di Stefano, di santa vita.
Nel 2002 successe nella carica di Abbadessa a Madre Maria Tarcisia Balestrucci che aveva lasciato per raggiunti limiti di età.
Con Madre Ruggerina si è scritta una nuova pagina di storia del Monastero San Ruggero. Si deve, infatti, a lei la rinascita del Monastero che in questi ultimi decenni rischiava di chiudere per l'età avanzata delle monache e per il loro assottigliamento di numero, accogliendo nel maggio 2009 tre monache provenienti dalle Filippine, le Benedettine di Cristo Re Eucaristico del Monastero di Viganò. Questa presenza contribuì al sereno andamento della vita monastica della comunità barlettana.
Già nel luglio 2010 la stessa Madre Ruggerina, tenendo conto delle sue condizioni di salute, sottoscrisse una dichiarazione nella quale annotava: "Le mie condizioni di salute non mi consentono di attuare il programma di rinnovamento della vita comunitaria che è necessario per il futuro stesso della Comunità Monastica di San Ruggiero. Porto avanti il mio servizio di Abbadessa con l'impegno che ho assunto al momento della mia elezione, ma vedo notevoli difficoltà…". Pertanto chiedeva di affidare la concreta conduzione della Comunità a mani più giovani. Concludeva dicendo: "Compio tale passo con piena disponibilità e spirito di servizio alla Comunità Monastica di San Ruggiero e per il bene delle monache, degli Oblati e dei fedeli, soprattutto dei Barlettani, che sono tanto legati a questo santo luogo, ove si venera il Corpo del Santo Vescovo Ruggiero, Patrono di Barletta".
A questo punto intervenne madre Maria Gertrude Civisca, Presidente della Federazione delle Benedettine Celestine e Priora del Monastero dell'Immacolata di Castellana Grotte, la quale, valutando le condizioni delle Monache di Barletta, diede la disponibilità di una sua consorella del Monastero di Castellana Grotte, suor Maria Antonietta Lattarulo, nominata dalla Santa Sede Priora Amministratrice di San Ruggero l'8 dicembre 2011. Intanto, vista l'esiguità dei membri, si ritenne ancora necessaria la presenza in Barletta delle Monache Filippine.
Grazie anche alla disponibilità finanziaria ricevuta generosamente dalla famiglia di origine di Madre Ruggerina, si diede inizio ai lavori di radicale ristrutturazione degli ambienti monastici. Purtroppo l'improvvisa sopravvenuta malattia di Madre Antonietta Lattarulo (deceduta il 30 marzo 2015 all'età di cinquantadue anni), visto l'esiguo numero dei Monasteri e delle Monache Benedettine Celestine, per garantire il prosieguo della vita monastica in San Ruggero, nel gennaio 2015 Madre Ruggerina Cassatella, a nome delle Monache di Barletta, chiese aiuto alla fiorente comunità monastica delle Benedettine del Monastero marchigiano di Santa Maria delle Rose di Sant'Angelo in Pontano, le quali diedero la loro disponibilità, inviando a fine giugno dello stesso anno cinque monache, con a capo l'attuale Abbadessa Madre Anna Lucia Tonelli, per formare la nuova comunità monastica che da Benedettine Celestine sono divenute Benedettine.
Questa, che di fatto è divenuta "nuova Fondazione Benedettina" è stata accolta con grande disponibilità e spirito di umiltà e sottomissione dalla Badessa emerita Madre Ruggerina e dalle altre consorelle che tanto avevano atteso questo momento perché "la lode di Dio in San Ruggero e, quindi, nella città di Barletta non si estinguesse". Così da quel momento Madre Ruggerina, come il santo vecchio Simeone, si è andata preparando all'incontro con Dio nella serenità di spirito e accettando le ultime sofferenze della malattia, causate anche dalla bella età raggiunta.
La liturgia esequiale si terrà venerdì 22 novembre, a Barletta, nella Chiesa del Monastero, alle ore 16.00. A presiederla sarà l'Arcivescovo Mons. Leonardo D'Ascenzo.
Di seguito un ritratto biografico della consacrata, redatto da Mons Sabino Lattanzio, già confessore delle Monache di San Ruggero.
Madre Maria Ruggerina Cassatella, al secolo Lucia, è nata a Barletta il 16 settembre 1933 da una famiglia benestante e di solidi principi morali e religiosi. Originaria della Parrocchia di San Giacomo Maggiore, maturò la sua vocazione alla vita religiosa sotto la guida spirituale del servo di Dio don Ruggero Caputo, a favore del quale, in data 11 luglio 2006, depose durante la Fase Diocesana della Causa di Canonizzazione. Di lui ha affermato: "Dietro la sua vita c'era un cuore uniformato al cuore di Cristo".
E' entrata nel monastero delle Claustrali Benedettine Celestine di San Ruggero il 2 febbraio 1953, dopo essere stata provata e ostacolata da sua madre, che non voleva distaccarsi dall'unica figlia tra tanti fratelli. In Monastero ha ricoperto cariche di responsabilità, come quella di priora, di insegnante e di direttrice della Scuola Privata Materna ed Elementare "San Ruggiero". Grazie alla sua preparazione culturale, ha ordinato l'archivio storico e la biblioteca monastica.
Inoltre Madre Ruggerina è stata per lunghi anni segretaria della Federazione dei Monasteri delle Benedettine Celestine, affiancando validamente la prima Madre Presidente, Madre Maria Filomena Di Stefano, di santa vita.
Nel 2002 successe nella carica di Abbadessa a Madre Maria Tarcisia Balestrucci che aveva lasciato per raggiunti limiti di età.
Con Madre Ruggerina si è scritta una nuova pagina di storia del Monastero San Ruggero. Si deve, infatti, a lei la rinascita del Monastero che in questi ultimi decenni rischiava di chiudere per l'età avanzata delle monache e per il loro assottigliamento di numero, accogliendo nel maggio 2009 tre monache provenienti dalle Filippine, le Benedettine di Cristo Re Eucaristico del Monastero di Viganò. Questa presenza contribuì al sereno andamento della vita monastica della comunità barlettana.
Già nel luglio 2010 la stessa Madre Ruggerina, tenendo conto delle sue condizioni di salute, sottoscrisse una dichiarazione nella quale annotava: "Le mie condizioni di salute non mi consentono di attuare il programma di rinnovamento della vita comunitaria che è necessario per il futuro stesso della Comunità Monastica di San Ruggiero. Porto avanti il mio servizio di Abbadessa con l'impegno che ho assunto al momento della mia elezione, ma vedo notevoli difficoltà…". Pertanto chiedeva di affidare la concreta conduzione della Comunità a mani più giovani. Concludeva dicendo: "Compio tale passo con piena disponibilità e spirito di servizio alla Comunità Monastica di San Ruggiero e per il bene delle monache, degli Oblati e dei fedeli, soprattutto dei Barlettani, che sono tanto legati a questo santo luogo, ove si venera il Corpo del Santo Vescovo Ruggiero, Patrono di Barletta".
A questo punto intervenne madre Maria Gertrude Civisca, Presidente della Federazione delle Benedettine Celestine e Priora del Monastero dell'Immacolata di Castellana Grotte, la quale, valutando le condizioni delle Monache di Barletta, diede la disponibilità di una sua consorella del Monastero di Castellana Grotte, suor Maria Antonietta Lattarulo, nominata dalla Santa Sede Priora Amministratrice di San Ruggero l'8 dicembre 2011. Intanto, vista l'esiguità dei membri, si ritenne ancora necessaria la presenza in Barletta delle Monache Filippine.
Grazie anche alla disponibilità finanziaria ricevuta generosamente dalla famiglia di origine di Madre Ruggerina, si diede inizio ai lavori di radicale ristrutturazione degli ambienti monastici. Purtroppo l'improvvisa sopravvenuta malattia di Madre Antonietta Lattarulo (deceduta il 30 marzo 2015 all'età di cinquantadue anni), visto l'esiguo numero dei Monasteri e delle Monache Benedettine Celestine, per garantire il prosieguo della vita monastica in San Ruggero, nel gennaio 2015 Madre Ruggerina Cassatella, a nome delle Monache di Barletta, chiese aiuto alla fiorente comunità monastica delle Benedettine del Monastero marchigiano di Santa Maria delle Rose di Sant'Angelo in Pontano, le quali diedero la loro disponibilità, inviando a fine giugno dello stesso anno cinque monache, con a capo l'attuale Abbadessa Madre Anna Lucia Tonelli, per formare la nuova comunità monastica che da Benedettine Celestine sono divenute Benedettine.
Questa, che di fatto è divenuta "nuova Fondazione Benedettina" è stata accolta con grande disponibilità e spirito di umiltà e sottomissione dalla Badessa emerita Madre Ruggerina e dalle altre consorelle che tanto avevano atteso questo momento perché "la lode di Dio in San Ruggero e, quindi, nella città di Barletta non si estinguesse". Così da quel momento Madre Ruggerina, come il santo vecchio Simeone, si è andata preparando all'incontro con Dio nella serenità di spirito e accettando le ultime sofferenze della malattia, causate anche dalla bella età raggiunta.