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La città
Libero, il cane della Fiumara, non ce l'ha fatta
Era ferito ed è stato curato grazie alla disponibilità dell'ENPA di Barletta
Barletta - sabato 29 marzo 2025
20.54
È deceduto Libero, il cane aiutato dai volontari dell'ENPA. L'animale, inizialmente in apparente ripresa, è rimasto ricoverato per una settimana. I volontari si sono presi cura di lui attraverso amore e terapie mediche. Sono state effettuati prelievi del sangue, risonanza magnetica e tac ma non riusciva ancora a camminare. Sicuramente il suo background ricco di traumi sia fisici che psicologici ha appesantito la sua instabile situazione.
"Il cane è stato chiamato Libero, ora lo è davvero". Il triste epilogo di questa storia annunciato da Annarita Distaso. Si tratta del cane che nel pomeriggio del 22 marzo, è stato notato da un cittadino nei pressi della Fiumara. L'animale riusciva a sollevarsi a fatica, ma dopo pochi passi si accasciava al suolo.
L'uomo ha contattato immediatamente Annarita, volontaria dell'Enpa, spiegando la situazione e successivamente il cane è stato trasportato in sede. La veterinaria della sezione Enpa di Barletta Marcella Rosato e i volontari hanno preso subito a cuore la situazione. Inizialmente si pensava ad un trauma da investimento ma in seguito a controlli e radiografia, si sono scoperte ferite da sparo. Il cane, dunque, è stato puntato da qualcuno con un fucile a colonna a pallettoni.
È già successo altre volte che dei cani siano stati trovati feriti in quella zona della Fiumara. L'associazione tiene d'occhio da anni questo caso e cercando di risanare il più possibile la situazione, ma i risultati sono nulli. Spesso i cani malmessi aiutati dall'associazione sono positivi a leishmaniosi e arkalia, oltre a presentare segni di maltrattamenti e traumi. "Per questo difficilmente vengono adottati ed è impossibile rilasciarli una volta aiutati: purtroppo finiscono in canile in solitudine" prosegue Distaso.
L'associazione di volontari chiede supporto anche all'amministrazione comunale e all'ASL BAT per trovare una soluzione definitiva a questo tipo di situazioni.
"Il cane è stato chiamato Libero, ora lo è davvero". Il triste epilogo di questa storia annunciato da Annarita Distaso. Si tratta del cane che nel pomeriggio del 22 marzo, è stato notato da un cittadino nei pressi della Fiumara. L'animale riusciva a sollevarsi a fatica, ma dopo pochi passi si accasciava al suolo.
L'uomo ha contattato immediatamente Annarita, volontaria dell'Enpa, spiegando la situazione e successivamente il cane è stato trasportato in sede. La veterinaria della sezione Enpa di Barletta Marcella Rosato e i volontari hanno preso subito a cuore la situazione. Inizialmente si pensava ad un trauma da investimento ma in seguito a controlli e radiografia, si sono scoperte ferite da sparo. Il cane, dunque, è stato puntato da qualcuno con un fucile a colonna a pallettoni.
È già successo altre volte che dei cani siano stati trovati feriti in quella zona della Fiumara. L'associazione tiene d'occhio da anni questo caso e cercando di risanare il più possibile la situazione, ma i risultati sono nulli. Spesso i cani malmessi aiutati dall'associazione sono positivi a leishmaniosi e arkalia, oltre a presentare segni di maltrattamenti e traumi. "Per questo difficilmente vengono adottati ed è impossibile rilasciarli una volta aiutati: purtroppo finiscono in canile in solitudine" prosegue Distaso.
L'associazione di volontari chiede supporto anche all'amministrazione comunale e all'ASL BAT per trovare una soluzione definitiva a questo tipo di situazioni.