
Politica
Legge “50/50”: il provvedimento è fermo in Consiglio regionale
La protesta del comitato “Doppia Preferenza”. Vendola: «La discussione arrivi quanto prima in Consiglio»
Puglia - venerdì 26 ottobre 2012
Lunedì, nell'ultimo Consiglio regionale seguito in diretta da Barlettalife, che ha discusso del solo riordino delle province pugliesi, sono tornate a far sentire la loro protesta, munite di maschera bianca, le donne del comitato "Doppia Preferenza", che hanno promosso nei mesi scorsi, attraverso una raccolta firme, un'iniziativa di legge regionale sulla parità nella rappresentanza di genere alle elezioni regionali, e che da mesi chiedono che il provvedimento venga calendarizzato dal Consiglio regionale, e non finisca, volutamente o meno, nel dimenticatoio.
Sono infatti circa 30.000 le firme, come abbiamo riportato a Giugno, raccolte in soli 3 mesi, che sono state consegnate dal comitato al presidente del consiglio regionale Onofrio Introna, con le quali i cittadini pugliesi hanno sottoscritto la proposta di legge regionale di iniziativa popolare, avente ad oggetto "Disposizioni in materia di equilibrio nella rappresentanza di genere nelle elezioni per il consiglio regionale e il Presidente della Regione. Modifiche alla legge regionale 28 gennaio 2005 n. 2 Norme per l'elezione del Consiglio regionale e del Presidente della Giunta regionale" (di cui Barlettalife ha parlato nell'aprile scorso, nel corso della presentazione della legge a Barletta), che sancisce, all'art. 1, l'obbligo della parità di genere nelle liste elettorali (pena l'esclusione della lista) e della presenza paritaria di genere nei programmi di comunicazione politica e nei messaggi elettorali autogestiti, e all'art. 2, la possibilità della doppia preferenza, che è valida se il voto è espresso per una candidata donna e un candidato uomo.
«Caro Presidente, le 30.000 firme raccolte per la presentazione della proposta di legge di iniziativa popolare 50/50 sul riequilibrio della rappresentanza di genere, avanzata da una larga platea di donne, appartenenti ai partiti, ai movimenti, alle associazioni e agli enti di parità meritano una risposta immediata da parte del Consiglio regionale - così si è espresso il presidente della Giunta regionale Nichi Vendola, in una lettera inviata al presidente del Consiglio regionale Onofrio Introna per sollecitare i lavori della VII commissione Affari Istituzionali - Ti invito pertanto a sollecitare e a vigilare affinché i lavori della VII Commissione consiliare abbiano, nella prossima seduta, all'ordine del giorno l'esame della proposta di legge su "Disposizioni in materia di riequilibrio della rappresentanza di genere nelle elezioni del Consiglio Regionale", come da impegno preso martedì 16 u.s. con le donne del Comitato Promotore. Mi auguro altresì che la discussione arrivi in Consiglio quanto prima in modo da scongiurare quanto accaduto in altre Regioni in tempi recenti. Noi sappiamo quanto male farebbe alla politica un incidente di percorso di questo genere». Non resta quindi che attendere il passo concreto della politica, che spesso ancora in Italia parla quasi esclusivamente al maschile.
Sono infatti circa 30.000 le firme, come abbiamo riportato a Giugno, raccolte in soli 3 mesi, che sono state consegnate dal comitato al presidente del consiglio regionale Onofrio Introna, con le quali i cittadini pugliesi hanno sottoscritto la proposta di legge regionale di iniziativa popolare, avente ad oggetto "Disposizioni in materia di equilibrio nella rappresentanza di genere nelle elezioni per il consiglio regionale e il Presidente della Regione. Modifiche alla legge regionale 28 gennaio 2005 n. 2 Norme per l'elezione del Consiglio regionale e del Presidente della Giunta regionale" (di cui Barlettalife ha parlato nell'aprile scorso, nel corso della presentazione della legge a Barletta), che sancisce, all'art. 1, l'obbligo della parità di genere nelle liste elettorali (pena l'esclusione della lista) e della presenza paritaria di genere nei programmi di comunicazione politica e nei messaggi elettorali autogestiti, e all'art. 2, la possibilità della doppia preferenza, che è valida se il voto è espresso per una candidata donna e un candidato uomo.
«Caro Presidente, le 30.000 firme raccolte per la presentazione della proposta di legge di iniziativa popolare 50/50 sul riequilibrio della rappresentanza di genere, avanzata da una larga platea di donne, appartenenti ai partiti, ai movimenti, alle associazioni e agli enti di parità meritano una risposta immediata da parte del Consiglio regionale - così si è espresso il presidente della Giunta regionale Nichi Vendola, in una lettera inviata al presidente del Consiglio regionale Onofrio Introna per sollecitare i lavori della VII commissione Affari Istituzionali - Ti invito pertanto a sollecitare e a vigilare affinché i lavori della VII Commissione consiliare abbiano, nella prossima seduta, all'ordine del giorno l'esame della proposta di legge su "Disposizioni in materia di riequilibrio della rappresentanza di genere nelle elezioni del Consiglio Regionale", come da impegno preso martedì 16 u.s. con le donne del Comitato Promotore. Mi auguro altresì che la discussione arrivi in Consiglio quanto prima in modo da scongiurare quanto accaduto in altre Regioni in tempi recenti. Noi sappiamo quanto male farebbe alla politica un incidente di percorso di questo genere». Non resta quindi che attendere il passo concreto della politica, che spesso ancora in Italia parla quasi esclusivamente al maschile.