La città
Lega Navale Barletta, Gammarota: «Non si può uscire in barca»
Il presidente ha scritto una lettera ai suoi soci
Barletta - lunedì 22 marzo 2021
18.19
Il presidente della Sezione di Barletta della Lega Navale Italiana Giuseppe Gammarota ha scritto una lettera aperta per tutti i soci pescatori che non vedono l'ora di andare a pesca.
«In questi giorni - scrive Gammarota - tutti noi amanti del mare e della pesca sportiva ci poniamo una domanda: Ma possiamo andare a pesca? Possiamo chiedere di alare l'imbarcazione e passare una giornata in mare premesso che la sede sociale deve rispettare la chiusura come da decreto fino al 5 aprile prossimo? Il decreto ci dice chiaramente che tutti devono fare un sacrificio per poter tornare serenamente a fare cose che fino a poco tempo fa ci sembravano "normali". Andare a pesca era una di quelle cose. Rinunciare ad andare a pesca per molti di noi è come rinunciare alla propria sanità mentale. Ricordo a me stesso che è vietato è spostarsi con qualsiasi mezzo anche a piedi per raggiungere posti o località per motivi che non siano davvero "importanti". Per alcuni sembra il contrario, ma onestamente la pesca sportiva non è un motivo importante o valido per spostarsi anche nel proprio Comune visti i dati che purtroppo si registrano e che stentano a diminuire. Quanto stabilito dal Governo col decreto, ha natura imperativa, obbligatoria ed il non attenersi alle indicazioni genera un reato penale. Il Decreto ci dice chiaramente che si può uscire da casa solo per comprovate esigenze (vedi autocertificazione) e sicuramente la pesca non ne fa parte».
«Le Autorità Marittime - prosegue la lettera - allo scopo di contrastare il contagio hanno emanato il divieto a lasciare gli ormeggi e navigare e questo riguarda natanti e imbarcazioni. Quindi non è possibile andare a pesca in barca per chi ha il suo mezzo nella nostra sede sociale. Inutile ogni polemica. In questi giorni anche per rispetto dei troppi morti, dei troppi malati e di chi sta lavorando per il nostro benessere dobbiamo rinunciare ad andare a pesca. Tra l'altro la pesca per noi è solo un hobby, o no?».
«ZONA ROSSA. Nel periodo zona rossa - conclude Gammarota - non si può uscire in barca perché, per quanto ci piaccia il mare, una uscita anche individuale non è contemplabile tra i motivi di necessità inseribili nella autocertificazione. Stando al testo, come nel periodo di lockdown, non sarebbe nemmeno giustificabile una "visita" alla propria barca in banchina, a meno che non sussista l'assoluta necessità».
«In questi giorni - scrive Gammarota - tutti noi amanti del mare e della pesca sportiva ci poniamo una domanda: Ma possiamo andare a pesca? Possiamo chiedere di alare l'imbarcazione e passare una giornata in mare premesso che la sede sociale deve rispettare la chiusura come da decreto fino al 5 aprile prossimo? Il decreto ci dice chiaramente che tutti devono fare un sacrificio per poter tornare serenamente a fare cose che fino a poco tempo fa ci sembravano "normali". Andare a pesca era una di quelle cose. Rinunciare ad andare a pesca per molti di noi è come rinunciare alla propria sanità mentale. Ricordo a me stesso che è vietato è spostarsi con qualsiasi mezzo anche a piedi per raggiungere posti o località per motivi che non siano davvero "importanti". Per alcuni sembra il contrario, ma onestamente la pesca sportiva non è un motivo importante o valido per spostarsi anche nel proprio Comune visti i dati che purtroppo si registrano e che stentano a diminuire. Quanto stabilito dal Governo col decreto, ha natura imperativa, obbligatoria ed il non attenersi alle indicazioni genera un reato penale. Il Decreto ci dice chiaramente che si può uscire da casa solo per comprovate esigenze (vedi autocertificazione) e sicuramente la pesca non ne fa parte».
«Le Autorità Marittime - prosegue la lettera - allo scopo di contrastare il contagio hanno emanato il divieto a lasciare gli ormeggi e navigare e questo riguarda natanti e imbarcazioni. Quindi non è possibile andare a pesca in barca per chi ha il suo mezzo nella nostra sede sociale. Inutile ogni polemica. In questi giorni anche per rispetto dei troppi morti, dei troppi malati e di chi sta lavorando per il nostro benessere dobbiamo rinunciare ad andare a pesca. Tra l'altro la pesca per noi è solo un hobby, o no?».
«ZONA ROSSA. Nel periodo zona rossa - conclude Gammarota - non si può uscire in barca perché, per quanto ci piaccia il mare, una uscita anche individuale non è contemplabile tra i motivi di necessità inseribili nella autocertificazione. Stando al testo, come nel periodo di lockdown, non sarebbe nemmeno giustificabile una "visita" alla propria barca in banchina, a meno che non sussista l'assoluta necessità».