Religioni
Le spoglie di Santa Lucia a Barletta: «Il ricordo della santa dopo secoli è vivo nel cuore dei fedeli e di tutta la comunità religiosa»
«I martiri come Santa Lucia profumano di Cristo»
Barletta - domenica 24 aprile 2016
16.29
C'è stato un grande fermento per l'arrivo delle sacre spoglie della martire siracusana, giunta per la prima volta nella città della Disfida. Nella giornata di ieri, in occasione della breve sosta presso l'ospedale civile Mons. Dimiccoli, le sacre spoglie sono state omaggiate con un intenso momento di preghiera, a cui hanno partecipato i molti fedeli e pellegrini riuniti per l'occasione. Sono giunte poi presso piazza Aldo Moro- dove sono state accolte con gioia e devozione da una nutrita folla di fedeli e dalle autorità civili, religiose e militari - e in processione hanno raggiunto l'omonima parrocchia dedicata alla martire siracusana per la santa messa, alla presenza dell'arcivescovo Mons Pichierri.
Durante la messa celebrata in onore della protettrice della vista, don Ignazio Leone ha esordito dicendo: «Parlando di santi ci sembra che essi siano realtà lontane da noi. Al contrario io credo che la presenza delle reliquie oggi, sia la testimonianza di una realtà tangibile, che ci avvicina ancor di più alla fede e al contempo la invera. Se siamo qui riuniti, vuol dire che il ricordo della martire e santa ventunenne, dopo secoli è vivo nel cuore dei fedeli e di tutta la comunità religiosa»
La funzione religiosa si è svolta perfettamente in linea con l'auspicio di don Ignazio Leone che desidera, specie in occasione di questo evento - come è stato ripetuto durante la liturgia - un momento di spiritualità puro e autentico, di vicinanza alla fede di Cristo e soprattutto di serenità a quanti vogliano avvicinarsi per pregare in silenzio. «La fede è il collirio della vita spirituale e ci ricorda che i martiri come Santa Lucia profumano di Cristo» ha aggiunto a conclusione della santa messa, in cui ha esteso l'invito alla partecipazione dei numerosi momenti religiosi che vi saranno fino al 27 aprile in onore della santa.
Durante la messa celebrata in onore della protettrice della vista, don Ignazio Leone ha esordito dicendo: «Parlando di santi ci sembra che essi siano realtà lontane da noi. Al contrario io credo che la presenza delle reliquie oggi, sia la testimonianza di una realtà tangibile, che ci avvicina ancor di più alla fede e al contempo la invera. Se siamo qui riuniti, vuol dire che il ricordo della martire e santa ventunenne, dopo secoli è vivo nel cuore dei fedeli e di tutta la comunità religiosa»
La funzione religiosa si è svolta perfettamente in linea con l'auspicio di don Ignazio Leone che desidera, specie in occasione di questo evento - come è stato ripetuto durante la liturgia - un momento di spiritualità puro e autentico, di vicinanza alla fede di Cristo e soprattutto di serenità a quanti vogliano avvicinarsi per pregare in silenzio. «La fede è il collirio della vita spirituale e ci ricorda che i martiri come Santa Lucia profumano di Cristo» ha aggiunto a conclusione della santa messa, in cui ha esteso l'invito alla partecipazione dei numerosi momenti religiosi che vi saranno fino al 27 aprile in onore della santa.