Attualità
Le scuse della Parietti: «Ho usato il telefono, ma era morta una persona a me cara»
L’attrice ripercorre sui social quanto accaduto durante la Disfida: “Era il figlio del mio ex fidanzato. Nonostante tutto ho sorriso”
Barletta - venerdì 20 settembre 2024
11.54
"Si lo ammetto, ho usato il telefono". Comincia così il lungo post dell'attrice Alba Parietti, pubblicato poco fa sui suoi canali Instagram, per scusarsi e spiegare quanto accaduto durante la sfilata della Disfida, nei giorni scorsi.
"Il corteo è iniziato verso le 20 e terminato verso mezzanotte. Abbiamo attraversato la città a piedi per circa 8 km mi è stato detto con migliaia e miglia di persone felici. Ho stretto mani e abbracciato quasi tutti i disabili, anziani seduti, bambini, segnalatimi lungo il percorso di persone educatissime affettuose, salutato gente, sorriso tutta la sera, senza mai fare trapelare il mio stato d'animo, esattamente come un'artista fa, conoscendo la legge dello spettacolo. La gente mi ha commosso, la loro incredibile accoglienza ed energia", racconta.
"Poi dopo ore di corteo ad un certo punto ci siamo fermati e ho chiesto il telefono in un momento di stallo per chiamare una persona a cui voglio bene – ha spiegato -. Ne avevo bisogno perché quel giorno, la mattina mi era stata comunicata improvvisamente, la morte di una persona a me molto cara (Luca Salvadori che conoscevo fin da bambino), ero stata fidanzata con il padre a cui voglio bene, ero devastata. Avrei voluto solo stare chiusa in camera", rivela.
"A fatica sono riuscita, come tutti i miei colleghi e persone presenti sapevano a stare in piedi vestirmi. Ero totalmente devastata e nonostante i giorni passati lo sono ancora. Il rispetto per il mio lavoro e l'importanza del mio ruolo nella manifestazione mi ha dato la forza, La gente meravigliosa, calorosa di Barletta mi ha ringraziato e sostenuto fino a commuovermi, perché mi è sembrato un segnale di forza, in mezzo a quel momento surreale che per me era tragedia. E nella tragedia non potevo deludere. Non sapevo che non avrei potuto usare il telefono, l'ho fatto per pochissimi minuti in ore e ore di corteo quando eravamo fermi, ma di questo chiedo comunque scusa se ho mancato di rispetto a qualcuno".
E poi sull'assessore Oronzo Cilli dice: "L'assessore Cilli che ammiro era alle prove e sapeva delle circostanze tragiche che non abbiamo reso note, per non tediare la manifestazione e io sono rimasta per amore della gente e del mio lavoro, questa è la legge dello spettacolo. Show must go on. La verità è solo questa. Sono un essere umano ho avuto bisogno di conforto. ma so di avere messo quella sera tutta la mia professionalità e forza per farla al meglio".
"Il corteo è iniziato verso le 20 e terminato verso mezzanotte. Abbiamo attraversato la città a piedi per circa 8 km mi è stato detto con migliaia e miglia di persone felici. Ho stretto mani e abbracciato quasi tutti i disabili, anziani seduti, bambini, segnalatimi lungo il percorso di persone educatissime affettuose, salutato gente, sorriso tutta la sera, senza mai fare trapelare il mio stato d'animo, esattamente come un'artista fa, conoscendo la legge dello spettacolo. La gente mi ha commosso, la loro incredibile accoglienza ed energia", racconta.
"Poi dopo ore di corteo ad un certo punto ci siamo fermati e ho chiesto il telefono in un momento di stallo per chiamare una persona a cui voglio bene – ha spiegato -. Ne avevo bisogno perché quel giorno, la mattina mi era stata comunicata improvvisamente, la morte di una persona a me molto cara (Luca Salvadori che conoscevo fin da bambino), ero stata fidanzata con il padre a cui voglio bene, ero devastata. Avrei voluto solo stare chiusa in camera", rivela.
"A fatica sono riuscita, come tutti i miei colleghi e persone presenti sapevano a stare in piedi vestirmi. Ero totalmente devastata e nonostante i giorni passati lo sono ancora. Il rispetto per il mio lavoro e l'importanza del mio ruolo nella manifestazione mi ha dato la forza, La gente meravigliosa, calorosa di Barletta mi ha ringraziato e sostenuto fino a commuovermi, perché mi è sembrato un segnale di forza, in mezzo a quel momento surreale che per me era tragedia. E nella tragedia non potevo deludere. Non sapevo che non avrei potuto usare il telefono, l'ho fatto per pochissimi minuti in ore e ore di corteo quando eravamo fermi, ma di questo chiedo comunque scusa se ho mancato di rispetto a qualcuno".
E poi sull'assessore Oronzo Cilli dice: "L'assessore Cilli che ammiro era alle prove e sapeva delle circostanze tragiche che non abbiamo reso note, per non tediare la manifestazione e io sono rimasta per amore della gente e del mio lavoro, questa è la legge dello spettacolo. Show must go on. La verità è solo questa. Sono un essere umano ho avuto bisogno di conforto. ma so di avere messo quella sera tutta la mia professionalità e forza per farla al meglio".