Politica
Le quote rosa si spogliano al Comune di Barletta
Conturbante apparizione, è l’assessorato al burlesque?. Il nudo risolve la crisi di giunta
Barletta - martedì 17 aprile 2012
La proiezione a Palazzo di Città dell'artista Raffaele Fiorella (l'ombra di una donna che balla in modo sensuale su un tavolo) ha creato scompiglio nella Rete. In effetti non era credibile un Maffei in versione satiro. I festini di Arcore sono stati sepolti dalla sobrietà e dal rigore dei Professori. I compagni di cordata del Primo cittadino erano già pronti con aspersori e turiboli per cancellare ogni traccia di pensieri peccaminosi in grado di distrarre dalla serie e difficili trattative in corso. Dalla giunta tecnica alle tecniche di seduzione, in Italia il passo è sempre breve. Ma non solo in Italia, se è vero (come è vero, e raccontato da Fabio Sabatini su Micromega) che, discutendo di capitale sociale, si può incorrere in saggi di economisti sul rapporto tra dimensioni del pene e andamento del Pil. E allora è forse lecito cercare un qualche parallelo tra la situazione politica cittadina e le dinamiche del desiderio.
Azzerata giunta e desiderio, con il rapporto "interruptus" tra Primo cittadino e Presidente del Consiglio provvisorio, non sappiamo quanto durerà il periodo refrattario. Il Re è nudo, si sarebbe detto un tempo. Ma, come nella favola dei Vestiti nuovi dell'Imperatore, tutti fingono che non lo sia. E la cultura, come sovrastruttura, non fa che assecondare lo stato di salute, pessimo, della struttura. Balla su un tavolo, l'odalisca di Fiorella. Ma balla sulle macerie, o peggio su una polveriera, la politica barlettana che ha spento ogni forma di desiderio. Troppe tragedie ha vissuto la città in questo anno. E questo momento non può che essere farsa. E' una farsa parlare di giunta tecnica. E' una farsa cercare una quadra in una coalizione impazzita. Il maiale è scappato ed è ormai inutile chiudere il recinto. Maffei ha promesso mille volte una giunta definitiva. Il congresso del Pd sembrava dovesse cambiare le sorti dell'umanità. E invece tutto ci porta a una grande ammucchiata: scambi di coppie, come avvenuto tra Pd e Sel, corteggiamenti a destra e favorite da adulare a sinistra. Il desiderio è, può essere una forza di liberazione; l'affermazione del desiderio ha un significato liberatorio.
Ma il desiderio può essere anche una trappola. Il desiderio è un campo sul quale si scontrano tensione, pulsioni, modi di essere. Il desiderio può diventare un elemento di cattura, diventare desiderio di autodistruzione, di morte. Per non rovesciarsi nel suo contrario, il desiderio deve avere chiaro il proprio oggetto, scrive Lacan. La città di Barletta ha chiara la propria mancanza: una guida politica autorevole e credibile; coerenza, rigore, senso di responsabilità. Si ascolti il desiderio della città. Barletta è ancora, non sappiamo per quanto, una città che desidera.
Azzerata giunta e desiderio, con il rapporto "interruptus" tra Primo cittadino e Presidente del Consiglio provvisorio, non sappiamo quanto durerà il periodo refrattario. Il Re è nudo, si sarebbe detto un tempo. Ma, come nella favola dei Vestiti nuovi dell'Imperatore, tutti fingono che non lo sia. E la cultura, come sovrastruttura, non fa che assecondare lo stato di salute, pessimo, della struttura. Balla su un tavolo, l'odalisca di Fiorella. Ma balla sulle macerie, o peggio su una polveriera, la politica barlettana che ha spento ogni forma di desiderio. Troppe tragedie ha vissuto la città in questo anno. E questo momento non può che essere farsa. E' una farsa parlare di giunta tecnica. E' una farsa cercare una quadra in una coalizione impazzita. Il maiale è scappato ed è ormai inutile chiudere il recinto. Maffei ha promesso mille volte una giunta definitiva. Il congresso del Pd sembrava dovesse cambiare le sorti dell'umanità. E invece tutto ci porta a una grande ammucchiata: scambi di coppie, come avvenuto tra Pd e Sel, corteggiamenti a destra e favorite da adulare a sinistra. Il desiderio è, può essere una forza di liberazione; l'affermazione del desiderio ha un significato liberatorio.
Ma il desiderio può essere anche una trappola. Il desiderio è un campo sul quale si scontrano tensione, pulsioni, modi di essere. Il desiderio può diventare un elemento di cattura, diventare desiderio di autodistruzione, di morte. Per non rovesciarsi nel suo contrario, il desiderio deve avere chiaro il proprio oggetto, scrive Lacan. La città di Barletta ha chiara la propria mancanza: una guida politica autorevole e credibile; coerenza, rigore, senso di responsabilità. Si ascolti il desiderio della città. Barletta è ancora, non sappiamo per quanto, una città che desidera.