La città
Le potenzialità ignorate di Via Andria
La riflessione di Ettore Bergamaschi del MIDA. Barletta indietro dal punto di vista urbanistico
Barletta - venerdì 31 agosto 2012
«I professori che da circa quarant'anni progettano la Barletta del futuro non si sono accorti che Barletta è diventata Provincia e che condivide tale ruolo con Trani e con Andria: sarebbe insensato pensare che tali città debbano, anche sotto il profilo urbanistico, convergere e non divergere?». Interessante è la riflessione di Ettore Bergamaschi, presidente del MIDA, che riprende un annoso problema: quello della problematica urbanizzazione di una città come Barletta, tanto differente da quartiere a quartiere, e spesso "trascurata" anche dal punto di vista della viabilità.
«Nessuno si è accorto – continua Bergamaschi - che disponiamo già di una struttura importante che dovrebbe costituire la vetrina stessa della città: appunto via Andria con il casello autostradale, lo svincolo della S.S. 16 bis con S.S. 170 e relative complanari, la ferrovia in via di forte potenziamento, un importante interporto, stazioni di servizio, condotte principali di acqua, luce, metano e, non ultimo, un sistema viario che consente il pieno utilizzo delle infrastrutture industriali esistenti (Cementeria, via Callano, via Trani) senza interferire sulla Città: certo i camion provenienti dal porto e diretti al P.LP. di via Regina Margherita attraverso la litoranea di Ponente avrebbero ben altro fascino!
Pare che l'abbiano detto perfino gli "ecologisti" nostrani, attuali depositari della cultura, della tutela della salute, dell'uso più appropriato dell'Energia: quelli che, seguiti dal Sindaco "senza se e senza ma", hanno deciso che gl'impianti a biomasse (con relativi investimenti, occupazione, autentica tutela dell'ambiente, rispetto delle Leggi vigenti) tranquillamente realizzati in quelle topaie che sono Brescia, Copenhagen, Boston, sono nocivi per i nostri meravigliosi prodotti agricoli pagati euro 0,30 al chilo come l'uva, mentre - con buona pace dei cosiddetti progressisti - la Francia dispone dei migliori prodotti agricoli del mondo che crescono sotto settanta centrali nucleari.
Tutte le città adriatiche, da Rimini a Molfetta, mostrano al visitatore la loro immagine migliore esibendo sul collegamento autostrada-città insediamenti commerciali, concessionarie, strutture pubbliche, complessi sportivi: uno spaccato di vita pulsante che vede, paradossalmente, assente soltanto Barletta che pur di tale mentalità propulsiva è stata riconosciuta campione.
A ben vedere, tuttavia, noi disponiamo, a partire dal confine con il Comune di Andria (che viceversa ha dato impulso alla zona) di malinconiche scritte: "qui uova fresche da bere" ovvero qualche sfasciacarrozze, qualche costruzione abusiva, tipo il palazzo di cinque piani sorto dal nulla in mezzo alla campagna».
«Nessuno si è accorto – continua Bergamaschi - che disponiamo già di una struttura importante che dovrebbe costituire la vetrina stessa della città: appunto via Andria con il casello autostradale, lo svincolo della S.S. 16 bis con S.S. 170 e relative complanari, la ferrovia in via di forte potenziamento, un importante interporto, stazioni di servizio, condotte principali di acqua, luce, metano e, non ultimo, un sistema viario che consente il pieno utilizzo delle infrastrutture industriali esistenti (Cementeria, via Callano, via Trani) senza interferire sulla Città: certo i camion provenienti dal porto e diretti al P.LP. di via Regina Margherita attraverso la litoranea di Ponente avrebbero ben altro fascino!
Pare che l'abbiano detto perfino gli "ecologisti" nostrani, attuali depositari della cultura, della tutela della salute, dell'uso più appropriato dell'Energia: quelli che, seguiti dal Sindaco "senza se e senza ma", hanno deciso che gl'impianti a biomasse (con relativi investimenti, occupazione, autentica tutela dell'ambiente, rispetto delle Leggi vigenti) tranquillamente realizzati in quelle topaie che sono Brescia, Copenhagen, Boston, sono nocivi per i nostri meravigliosi prodotti agricoli pagati euro 0,30 al chilo come l'uva, mentre - con buona pace dei cosiddetti progressisti - la Francia dispone dei migliori prodotti agricoli del mondo che crescono sotto settanta centrali nucleari.
Tutte le città adriatiche, da Rimini a Molfetta, mostrano al visitatore la loro immagine migliore esibendo sul collegamento autostrada-città insediamenti commerciali, concessionarie, strutture pubbliche, complessi sportivi: uno spaccato di vita pulsante che vede, paradossalmente, assente soltanto Barletta che pur di tale mentalità propulsiva è stata riconosciuta campione.
A ben vedere, tuttavia, noi disponiamo, a partire dal confine con il Comune di Andria (che viceversa ha dato impulso alla zona) di malinconiche scritte: "qui uova fresche da bere" ovvero qualche sfasciacarrozze, qualche costruzione abusiva, tipo il palazzo di cinque piani sorto dal nulla in mezzo alla campagna».