La città
Le direttive del Codice di comportamento del Comune di Barletta
Divieti e obblighi per dirigenti e dipendenti
Barletta - martedì 31 dicembre 2013
Il Comune di Barletta, con una recente delibera della Giunta Cascella (n. 128 del 21 dicembre scorso) ha approvato il Codice di comportamento dell'Amministrazione Comunale. Come abbiamo riportato, il provvedimento è arrivato dopo la precedente approvazione di uno schema, al quale sono seguiti dieci giorni con la possibilità di presentare osservazioni. Come riferisce la delibera, "alcuna osservazione è pervenuta", e "non è pervenuto il parere che avrebbe dovuto rendere l'Organismo indipendente di valutazione".
Approfondiamo in questo articolo i contenuti del codice, riportando di seguito i principali articoli. L'intero provvedimento è consultabile nell'allegato che trovate di seguito. Nel box a lato, sono elencati i principali riferimenti normativi del suddetto Codice, legati al "Codice di comportamento dei dipendenti pubblici" (DPR n. 62/2013).
Art. 3: Disciplina dei regali, compensi e altre utilità
E' posto divieto di ricevere, in forma individuale, regali o atre utilità, anche sotto forma di sconto, di valore superiore a 150 euro complessivi nell'arco dell'anno.
I regali ricevuti al di fuori del limite consentito sono, senza indugio, resi disponibili all'Amministrazione per la restituzione o per essere destinati a finalità istituzionali o sociali.
Ai sensi dell'art. 4 comma 6 del DPR n. 62/2013, il dipendente non accetta incarichi di collaborazione da soggetti privati che abbiano, o abbiano avuto nel biennio precedente, un interesse economico significativo in decisioni o attività inerenti all'ufficio di appartenenza.
Art. 4: Disciplina della partecipazione ad associazioni e organizzazioni
Non è consentita la partecipazione ad associazioni e organizzazioni con finalità esclusive o prevalenti in materia di edilizia pubblica e privata, e di piani e programmi urbani.
In fase di prima applicazione, nel termine di quindici giorni dall'approvazione del "Codice" e, successivamente, entro quindici giorni dal verificarsi della condizione di "adesione ad associazioni e organizzazioni", in esecuzione a quanto prescritto dall'art. 5 del DPR n. 62/2013, il dipendente comunica al responsabile dell'ufficio in cui è in organico la propria adesione o appartenenza ad associazioni od organizzazioni, a prescindere dal loro carattere riservato o meno, i cui ambiti di interessi possano interferire con lo svolgimento dell'attività d'ufficio.
Art. 8: Norme di comportamento rispetto ai soggetti privati
E' fatto divieto espresso ai dipendenti di utilizzare o menzionare, nelle relazioni con soggetti privati, il ruolo rivestito all'interno dell'amministrazione per ricevere indebite utilità.
E' fatto divieto espresso ai dipendenti di porre in essere azioni o dichiarazioni che possano ledere l'immagine dell'amministrazione.
Art. 10: Norme di comportamento con il pubblico
Il termine per il riscontro alle comunicazioni degli utenti è, di regola, fissato in trenta giorni.
I dirigenti o i dipendenti, questi ultimi se legittimati da specifica norma giuridica o, nei casi previsti per legge, da apposita delega dirigenziale, rilasciano dichiarazioni pubbliche o altre forme di esternazione, in qualità di rappresentanti dell'amministrazione, in ordine a fatti e circostanze che abbiano specifica attinenza con le linee di attività ascritte agli uffici di competenza.
Tutti i dipendenti sono obbligati ad incrementare la qualità dei rapporti con il pubblico, nell'esclusiva logica del servizio alla persona e al cittadino, con particolare riferimento ai dipendenti in organico all'URP, agli sportelli e ad altri uffici che operano a stretto contatto con l'utenza.
Approfondiamo in questo articolo i contenuti del codice, riportando di seguito i principali articoli. L'intero provvedimento è consultabile nell'allegato che trovate di seguito. Nel box a lato, sono elencati i principali riferimenti normativi del suddetto Codice, legati al "Codice di comportamento dei dipendenti pubblici" (DPR n. 62/2013).
Art. 3: Disciplina dei regali, compensi e altre utilità
E' posto divieto di ricevere, in forma individuale, regali o atre utilità, anche sotto forma di sconto, di valore superiore a 150 euro complessivi nell'arco dell'anno.
I regali ricevuti al di fuori del limite consentito sono, senza indugio, resi disponibili all'Amministrazione per la restituzione o per essere destinati a finalità istituzionali o sociali.
Ai sensi dell'art. 4 comma 6 del DPR n. 62/2013, il dipendente non accetta incarichi di collaborazione da soggetti privati che abbiano, o abbiano avuto nel biennio precedente, un interesse economico significativo in decisioni o attività inerenti all'ufficio di appartenenza.
Art. 4: Disciplina della partecipazione ad associazioni e organizzazioni
Non è consentita la partecipazione ad associazioni e organizzazioni con finalità esclusive o prevalenti in materia di edilizia pubblica e privata, e di piani e programmi urbani.
In fase di prima applicazione, nel termine di quindici giorni dall'approvazione del "Codice" e, successivamente, entro quindici giorni dal verificarsi della condizione di "adesione ad associazioni e organizzazioni", in esecuzione a quanto prescritto dall'art. 5 del DPR n. 62/2013, il dipendente comunica al responsabile dell'ufficio in cui è in organico la propria adesione o appartenenza ad associazioni od organizzazioni, a prescindere dal loro carattere riservato o meno, i cui ambiti di interessi possano interferire con lo svolgimento dell'attività d'ufficio.
Art. 8: Norme di comportamento rispetto ai soggetti privati
E' fatto divieto espresso ai dipendenti di utilizzare o menzionare, nelle relazioni con soggetti privati, il ruolo rivestito all'interno dell'amministrazione per ricevere indebite utilità.
E' fatto divieto espresso ai dipendenti di porre in essere azioni o dichiarazioni che possano ledere l'immagine dell'amministrazione.
Art. 10: Norme di comportamento con il pubblico
Il termine per il riscontro alle comunicazioni degli utenti è, di regola, fissato in trenta giorni.
I dirigenti o i dipendenti, questi ultimi se legittimati da specifica norma giuridica o, nei casi previsti per legge, da apposita delega dirigenziale, rilasciano dichiarazioni pubbliche o altre forme di esternazione, in qualità di rappresentanti dell'amministrazione, in ordine a fatti e circostanze che abbiano specifica attinenza con le linee di attività ascritte agli uffici di competenza.
Tutti i dipendenti sono obbligati ad incrementare la qualità dei rapporti con il pubblico, nell'esclusiva logica del servizio alla persona e al cittadino, con particolare riferimento ai dipendenti in organico all'URP, agli sportelli e ad altri uffici che operano a stretto contatto con l'utenza.