Servizi sociali
“La violenza è disagio dell’anima”
Concorso fotografico nella Giornata contro la violenza alle donne. Il femminicidio è un crimine sociale
Barletta - lunedì 26 novembre 2012
La Giornata internazionale contro la violenza sulle donne impone un momento di riflessione. Una concreta, amara, triste e consapevole riflessione, che ci si augura non duri solo il tempo di un giorno. La data del 25 novembre è stata simbolicamente scelta dall'ONU perché proprio in questa data del 1960 è stata compiuta una brutale violenza nei confronti delle tre sorelle Mirabal, esempio di donne che si opponevano al dittatore della Repubblica Domenicana, Trujillo. Queste furono torturate, massacrate e strangolate.
L'Italia aderisce alle celebrazioni da qualche anno; anche Barletta ha visto nello scorso fine settimana diverse iniziative, volte a dire no alla violenza, soprattutto in un Paese che presenta dati raccapriccianti sul tema: 120 vittime nel 2011 e il 2012 non sarà da meno.
Orrore, vergogna, preoccupazione, senso d'inadeguatezza è quello che esprime questo crimine sociale del femminicidio. Gli autori di tali violenze sono uomini, uomini di famiglie insospettabili, mariti, parenti stretti. L'impotenza, non solo fisica, li connota. Quella di vivere il sentimento e di non trasformare le proprie frustrazioni o debolezze in ciò che non è sentimento.
Domenica mattina le donne del Centroantiviolenza "Giulia e Rossella" ONLUS con sede in piazza A. Moro, 16 e il gruppo "Se non ora quando" hanno eseguito la premiazione di una mostra fotografica, svoltasi presso la libreria "La penna blu". Tutte le foto, proprio sul tema della violenza alle donne, sono meritevoli di lode. Due le vincitrici ex aequo, decretate da una commissione di valutazione formata da Paolo Vitali, Cinzia Dicorato, Francesco Morgese, Tina Arbues. Gli scatti vincenti sono "L'OMBRA DELLA PAURA" di Cristina Damato, 20 anni e "IL CHIARORE DI UN TOCCO VIOLENTO" di Pierangelo Dinardo, 21 anni. Le foto vincitrici saranno la copertina di una prossima pubblicazione con storie di violenza. Tutte le foto saranno oggetto di un'altra esposizione a dicembre.
Alla mattinata, introdotta dalla giornalista Floriana Tolve, sono intervenute Giuliana Damato e Annabella Corsini di SNOQ, Tina Arbues, presidente dell'Osservatorio "Giulia e Rossella". "Noi rappresentiamo una realtà provinciale e ci siamo dal 1995 – così Arbues – non riceviamo ormai più nessun sostegno dalle istituzioni locali da diversi mesi. Ma le nostra caparbietà e la nostra passione, non ci hanno mai fatto pensare di mollare"."La violenza è disagio dell'anima" tuona Vitali, facendo il paio ai dati tragici del Pronto Soccorso di Barletta: 287 donne nel 2011 per chiari maltrattamenti. E non tutte denunciano per pudore, illusione di vedere ancora amore. L'invito è chiamare il 1522, perché la violenza rende mute quelle donne, ma non restino ceche le Istituzioni.
L'Italia aderisce alle celebrazioni da qualche anno; anche Barletta ha visto nello scorso fine settimana diverse iniziative, volte a dire no alla violenza, soprattutto in un Paese che presenta dati raccapriccianti sul tema: 120 vittime nel 2011 e il 2012 non sarà da meno.
Orrore, vergogna, preoccupazione, senso d'inadeguatezza è quello che esprime questo crimine sociale del femminicidio. Gli autori di tali violenze sono uomini, uomini di famiglie insospettabili, mariti, parenti stretti. L'impotenza, non solo fisica, li connota. Quella di vivere il sentimento e di non trasformare le proprie frustrazioni o debolezze in ciò che non è sentimento.
Domenica mattina le donne del Centroantiviolenza "Giulia e Rossella" ONLUS con sede in piazza A. Moro, 16 e il gruppo "Se non ora quando" hanno eseguito la premiazione di una mostra fotografica, svoltasi presso la libreria "La penna blu". Tutte le foto, proprio sul tema della violenza alle donne, sono meritevoli di lode. Due le vincitrici ex aequo, decretate da una commissione di valutazione formata da Paolo Vitali, Cinzia Dicorato, Francesco Morgese, Tina Arbues. Gli scatti vincenti sono "L'OMBRA DELLA PAURA" di Cristina Damato, 20 anni e "IL CHIARORE DI UN TOCCO VIOLENTO" di Pierangelo Dinardo, 21 anni. Le foto vincitrici saranno la copertina di una prossima pubblicazione con storie di violenza. Tutte le foto saranno oggetto di un'altra esposizione a dicembre.
Alla mattinata, introdotta dalla giornalista Floriana Tolve, sono intervenute Giuliana Damato e Annabella Corsini di SNOQ, Tina Arbues, presidente dell'Osservatorio "Giulia e Rossella". "Noi rappresentiamo una realtà provinciale e ci siamo dal 1995 – così Arbues – non riceviamo ormai più nessun sostegno dalle istituzioni locali da diversi mesi. Ma le nostra caparbietà e la nostra passione, non ci hanno mai fatto pensare di mollare"."La violenza è disagio dell'anima" tuona Vitali, facendo il paio ai dati tragici del Pronto Soccorso di Barletta: 287 donne nel 2011 per chiari maltrattamenti. E non tutte denunciano per pudore, illusione di vedere ancora amore. L'invito è chiamare il 1522, perché la violenza rende mute quelle donne, ma non restino ceche le Istituzioni.